🌬️Messaggio Eliminato~ capitolo 12

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canzone del capitolo:
This Mess dei Five North

Varcammo tutti la soglia mentre per l'emozione e la frenesia il mio cuore continuava a voler uscire fuori dal petto. Sapevo che mio fratello ce l'avesse fatta, o almeno speravo, inoltre mi sentivo molto meglio. Prima di andare in ospedale ero riuscita a rimuovere la benda sporca di aconito, per questo sentivo già il mio corpo guarire: fantastico.
"Scott" gli corsi incontro. Avevo come una strana sensazione, quasi come se ciò che in quel momento desideravo di più fosse diventato realtà. Li avevano sicuramente ritrovati.
"Dove eravate finiti" fu la prima cosa che mi domandò. Io non gli diedi ascolto, gli avrei spiegato tutto ma dirgli dove ero stata in quel momento non era la mia priorità.
"Li avete ritrovati?" i miei occhi brillavano
"Guarda tu stessa" disse Isaac indicando un punto più in là dietro di me.
Mi voltai, mio fratello aveva il branco migliore che potesse desiderare.
Poggiati allo stipite della cucina c'erano i due bambini un po' impolverati che mi sorridevano.
"Ehi" sorrisi mentre il mio cuore continuava a battere velocemente come un cavallo in corsa
"Stai bene" mi raggiunse la più grande
"Si, sembra di sì" mi abbassai alla loro altezza mentre ridevo sarcastica
"Ho avuto tanta paura" rispose il più piccolo mentre stringeva fra le braccia il suo orsacchiotto di peluche "Quella donna ti ha portata via e... e siamo scappati"
"Avete fatto la cosa migliore" gli tendetti la mano
"Volevamo aiutarti ma non sapevamo cosa fare" il maschietto mi diede un bacio sulla guancia
"Ma voi mi avete aiutata"
"Ma se non abbiamo fatto nulla"
"Mi avete fatta ragionare. Mi avete spinto a voler fare sempre meglio, a voler dare di più. Oltre che a farmi prendere un bello spavento" annuii senza mai perdere il sorriso
"Sei molto forte" mi diede il cinque la bambina
"Voi lo siete più di chiunque qui dentro" li guardai. Erano così belli. Due bambini innocenti. Avevano rapito quelle due creature innocue.
"Non ci siamo presentati. Io sono Betty"
"E io Toby"
Entrambi mi sorrisero mentre mi porgevano la mano
"Hayley" proseguì Toby, si ricordava il mio nome. Mi commossi, una lacrima di felicità saltò fuori dal mio occhio destro mentre i due non smettevano di abbracciarmi.
Ero diventata l'eroina di qualcuno.
"Sei molto gentile" era da tanto che non me lo dicevano "E anche molto bella" e questo non era da meno. Arrossii nel vero senso della parola. Stavo andando davvero a fuoco, e Jordan non era nemmeno nei paraggi. Risi e tutti gli altri, che erano rimasti in silenzio, fecero lo stesso.

Dopo circa mezz'ora Noah passò a prendere i bambini per condurli dalla loro famiglia. Scoprii così che Scott li aveva portati a casa solo perché volevano sapere come stesse quella Hayley che stava tentando di salvarli prima che il proiettile allo strozzalupo le attraversasse la spalla.
Quando se ne andarono un vuoto iniziò a pervadere il mio corpo e, prima che me ne accorgessi iniziai a piangere. Sventolavo ancora la mano per salutarli mentre ripensavo a coloro che li avevano rapiti. Betty e Toby erano stati catturati per fare da esca, servivano solo perché i cacciatori sapevano che saremmo andati a cercarli. Erano stati talmente intelligenti e coraggiosi da scappare, e pur non conoscendoli erano diventati una parte fondamentale di me, una fonte di determinazione e amore, mi avevano cambiato la vita.
Per Monroe si era presentata la giusta occasione nel momento i cui li avevo ritrovati, oramai loro non servivano più da esca perché lo ero diventata io. Fortunatamente lui mi aveva trovata, mi aveva salvata...
Quando mi voltai mi ritrovai avvolta dalle braccia calde e protettive di Isaac, stava cambiando tutto. Lo capii dall'aria che circolava, i miei pensieri me lo facevano capire, stava cambiando.

Quando tutti andarono via avevo finalmente il tempo per prendere un po' d'aria. Erano successe così tante cose in così poco tempo.
Come quando ero piccola mi affacciai alla finestra, la brezza estiva mi accarezzava il viso mentre i miei capelli ricadevano morbidi dietro le orecchie. Sentii Scott ritirarsi in camera, e mia madre rientrare con Chris. Lei non sapeva ancora della mia visita in ospedale ma il giorno dopo le avrei sicuramente raccontato tutto.
Mi fermai a contemplare l'orizzonte alla ricerca di un barlume di speranza, qualcosa che mi desse la forza per affrontare il pericolo imminente. Sorrisi nel pensare alle bambina che ammirava i lupi mannari poi capii. Avevo bisogno di fare qualcosa che prima d'ora non avevo mai fatto, provare quel brivido.
Volevo far congiungere le mie labbra con quelle sicuramente morbide e delicate di Liam, andare sulle montagne russe per poi vomitare il gelato gigante al caramello sulla testa calva dell'uomo della biglietteria, fare un viaggio nelle località più remote del paese, visitare l'Italia e poi ancora Parigi e Londra, magari con Jackson e Ethan, volevo quel brivido che riesce a farti esclamare: che vita meravigliosa!

I Hate You~ Theo Raeken Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora