-Bello,vero? Insomma,vedere tutta la cittá da cosí in alto- commentó Ruggero una volta sceso dalla ruota panoramica.
Si voltó indietro,accorgendosi che Lodovica non era accanto a lui; la vide corrergli incontro mentre spintonava qua e lá per uscire dalla massa di gente intorno alla giostra.
-Scusami,non mi facevano passare. Hai detto qualcosa?- domandó riprendendo a camminare normalmente accanto a lui. -No,nulla. Ti va di comprare dello zucchero filato?- propose Ruggero indicando una bancarella all'entrata della sagra.
La ragazza annuí con un sorriso -Adoro lo zucchero filato!- esclamó.Una volta comprati i due batuffoli azzurri,si incamminarono lungo una stradina isolata,poco piú lontana dalla festa.
Niente rumore,niente gente esaltata che correva qua e lá,semplicemente qualche luce blu appesa ai rami degli alberi che costeggiavano la via.
-Da quanto non mangiavo uno di questi!- disse Lodovica mentre assaporava il sapore dello zucchero che si scioglieva sul palato.
Ruggero sorrise. Lui invece lo mangiava spesso: lo zucchero filato era molto comune ad Eraklyon. Si diceva che alcuni Eraklyoniani lo avessero tramandato sulla Terra quando erano scesi per la missione.
-Ehi attenta,non va mangiato con due mani!- esclamó il ragazzo notando che lo zucchero si era appiccicato alle mani di Lodovica,solidificandosi pian piano. -Ti spiego: con una mano devi tenere il bastoncino,invece con l'altra stacchi lo zucchero. Cosí si appiccica solo su quella,se tocchi il bastoncino e cambi mano invece capita a entrambe!-
Lodovica gli lanció un'occhiataccia -Davvero vuoi spiegami come mangiare mentre ho le mani conciate in questo modo?- esclamó continuando a togliere lo zucchero,cercando di non far cadere quello ancora integro.
-Aspetta,ti do una mano- si offrí il ragazzo prendendole il bastoncino,che appoggió a terra con il suo. -E ora come faremo a mangiarlo?- chiese la ragazza preoccupata.
-Te ne compreró un altro,ora pensiamo alle tue mani- spiegó chiudendole tra le sue,e iniziando a sfregare le dita e i palmi con i pollici.
Lodovica osservava ogni accurato movimento,prestando attenzione all'espressione seria del ragazzo. Sembrava che l'unica cosa che gli interessasse fossero le sue mani,neanche fossero d'oro.
-Grazie- sussurró una volta finita l'opera.
Ruggero scoccó un occhiolino -Per te? É il minimo-
Lodovica abbassó lo sguardo -Per me?-
Il ragazzo fece un passo verso di lei; ora erano viso a viso -Sí,per te- sollevó il mento di lei con pollice e indice.
-Quando imparerai a guardarmi mentre parlo?- chiese ironicamente,con un mezzo sorriso.
Lodovica si lasció scappare una risatina -Non lo faccio apposta!- gli colpí un braccio con il pugno destro -Lo sai come sono- abbassó la voce.
Ruggero avvicinó il viso al suo orecchio -Ma potrai sempre cambiare- quasi le sue labbra le sfioravano una guancia -E,chissá,quel giorno potrebbe essere oggi- sussurró.
Ora la sua voce era profonda,diversa alla solita,che si poteva sentire quando stava con Jorge o con i coinquilini. Ora era serio,deciso,dolce.
Lodovica alzó gli occhi,accorgendosi della reale distanza che c'era tra loro.
Non se n'era resa conto fino a quel momento: prima era ancora qualcosa di surreale,ma ora,sí,l'unica cosa che avrebbe voluto fare era attirarlo a sé e unire le labbra alle sue,provare quella sensazione bellissima che sentiva solo in sua presenza,al massimo,triplicata,come se fosse amplificata da un altoparlante.
Voleva sentirlo con lei,senza lasciarlo piú.
-Potrebbe essere oggi- ripeté socchiudendo gli occhi e sopstando il viso esattamente di fronte a quello del ragazzo.
-Lo sará?-
La fronte di Ruggero toccava la sua,il suo respiro si faceva sentire,velocizzato,sulla sua guancia.
-Lo sará-
Il ragazzo non aspettava altro,la spinse a sé afferrandola dalla vita,in modo che le loro labbra combaciassero.
Un bacio dolce,allo stesso tempo frenetico. Le loro labbra si cercavano,bisognose di quell'affetto,carico di elettricitá,che solo loro potevano darsi.
Forse la dolcezza nasceva dai residui di zucchero filato rimasti sulle labbra di entrambi,perché la freneticitá del momento rendeva difficile pensare che fosse una dimostrazione d'amore.
Ma non ci potevano fare nulla,in quel momento non pensavano,semplicemente facevano ció che sentivano,ció che il cuore suggeriva loro.
Avevano aspettato fin troppo,reprimendo il sentimento nato forse troppo velocemente,ma che inevitabilmente li univa.
-Lo é stato- commentó Ruggero accarezzandole dolcemente una guancia con le dita.
Lodovica sorrise,lanciandosi addosso a lui in un abbraccio,che forse esprimeva ancora piú di quel bacio; in una stretta che sperava non terrminasse mai.
STAI LEGGENDO
The Paladins
FanfictionPARINGS: JORTINI-LODOGGERO-FALBA-MECHIANI-accenni DIELARI Cinque ragazzi vivono in un mondo parallelo,loro sono i paladini di Eraclyon,un altrove senza spazio e senza tempo,un grande nulla al centro dell'infinito. La loro missione é riuscire a salva...