Prologo

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Non volevo assolutamente mostrare il mio dolore davanti quel troglodita di Tomlinson e mezza scuola a osservare divertita la scena. Se per una volta avevo pensato, anzi sperato, di poter anche solo interessare al bellissimo e popolare Louis, adesso ero sicuro che non ci sarebbe stato mai niente.

Circa un mese fa ero seduto sul muretto di pietra dove ero solito riunirmi con Niall, il mio migliore amico. Quel giorno comunque, lui era assente e, annoiato, il mio sguardo vagava da una parte all'altra del grande cortile della scuola cercando qualche faccia conosciuta per poter scambiare due parole.

Finché Louis Tomlinson non varcò quel cancello. Io, come al solito, lo fissavo, sperando che si accorgesse di me. Ma sapevo bene che era una cosa impossibile, con uno come lui non sarebbe mai potuto succedere o almeno così pensavo. Entrai subito in panico quando mi accorsi che, effettivamente, stava camminando verso di me e non accennava a cambiare direzione, decisi comunque di inchiodare i miei occhi ai suoi e di non mostrarmi in ansia.

Mi sorrise. E bastò solo questo a farmi sclerare dentro come la fangirl di 16 anni che effettivamente ero.

Il carattere da duro era solo una faccia della medaglia, l'altra gridava ininterrottamente peggio delle tartarughe durante il loro rapporto quando vedeva quel ragazzo. E solitamente lo facevo con Niall che, a dirla tutta, era peggio di me. Era solito mettersi a saltellare intorno a me, se Louis mi passava accanto, preso da non so quale fantasia. Penso che sarebbe svenuto se avesse visto che questa volta si stava niente meno che avvicinando.

Tornando a quel bel pezzo di manzo davanti a me, ormai mi aveva raggiunto e salutato -Hey!-
Arrossii manco si fosse appena dichiarato, al che lui ridacchiò, dovevo darmi un contegno. Mi schiarii la voce e risposi -Hey- con forse fin troppo entusiasmo, come non detto.
-Io sono Louis Tomlinson- come se non sapessi come ti chiami, cioè io non so anche la targa della tua auto, nooo...
-Io sono Harry Styles- ci stringemmo la mano e giuro che a quel contatto rabbrividii. Lui annuì -Sai, ti vedo spesso parlare con quel biondino, con Horan, e mi sei sembrato simpatico, volevo chiederti se ti andasse di prendere un caffè oggi pomeriggio- okay okay, calma, Harry calmati. Louis ti ha solo chiesto di prendere un caffè. Louis. LOUIS TOMLINSON MI AVEVA APPENA CHIESTO DI ANDARE A PRENDERE UN CAFFÈ INSIEME. Porca paletta. -Oh si certo, Louis, mi farebbe più che piacere- gli sorrisi concentrandomi quanto più potevo per non mettermi a urlare come una ragazzina.

Durante le sei ore scolastiche non ci furono né interrogazioni né verifiche e, ovviamente, non prestai la minima attenzione alle lezioni troppo preso com'ero dall'immaginare me e la sassy queen, che era Louis, in una casa con 10 bambini e 5 gatti. Allo scoccare delle due in punto, fui il primo ad alzarmi e a dirigermi fuori dall'istituto, dritto a casa per prepararmi. Chiamai Niall e gli raccontai tutto e, come previsto, diventai sordo per un suo urlo fuori dal normale.

Quel pomeriggio uscii con Louis e, tra una chiacchiera e l'altra mi trovai benissimo. Continuammo così per un mese, e io mi divertii davvero tanto, lui era sempre più aperto con me e stavo iniziando a pensare che potesse esserci qualcosa di serio. Ma avrei fatto meglio se mi fossi limitato a guardarlo come un amico perché quel giorno mi ferì piu di quando mi passava accanto e non sapeva nemmeno della mia esistenza.

Quel giorno ero, come al solito, seduto sul muretto, con Niall finché anche Louis mi raggiunse, mi prese le mani e, con mia grande confusione, mi portò in mezzo al cortile.
-Louis...?! Hai bevuto? Ti sei drogato? Che ti è preso?!-
Lui scoppiò a ridere in modo quasi derisorio quando gli studenti iniziavano a raggrupparsi intorno a noi.
-No, sciocco, ti sto prendendo in giro, da più di un mese a questa parte. È tutto un gioco, una scommessa-
Il tempo di realizzare cosa effettivamente avesse detto che i suoi amici lo incitavano a gran voce, quasi come stessimo giocando una partita. -Louis, che stai dicendo...?- iniziavo a vederci offuscato e di lì a poco sarei scoppiato. -Aspetta, aspetta, aspetta. Pensavi veramente che potessi fare amicizia con uno come te o che potessi soltanto interessarmi? Era solo una scommessa, sfigato.-
Zayn, mi pareva si chiamasse così, mi prese il braccio e mi allontanò da quel gruppo di persone. Lui era amico di Niall e l'avevo visto al massimo un paio di volte. Vidi che il migliore amico di Louis, Liam, lo prese e lo allontanò, sembrava incazzato e scorsi l'Irlandese correre verso Louis e dargli un pugno in pieno volto. Il moro accanto a me mi accompagnò a casa e mi tenne compagnia, quando arrivò anche il biondo, scoppiai. Presi a singhiozzare e a tremare e non avevo ancora spiccicato una parola. Mi aveva distrutto.

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Is vodka straight? No gay.

Buonasera a tutti bellissimi, come state?
Io intanto piango ma voi continuate pure a raccontare. È la mia prima Larry ma spero che vi piaccia.

Un saluto dalla sassy queen (Louis) e company.

Oioioi.

Sassy Queen ~Larry Stylinson~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora