Una storia dal nome poetico - SCOPAMI CAZZO

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Sciau, sono A_Wild_Elama, e sono qua per rovinarvi l'esistenza.

Come avrete notato, ho i capelli biondo scuro. Voi vi chiederete cosa centra e io vi dirò: volevo rimanere in tema con l'introduzione, che salterò. Perché? Perché io scrivo tutto a mano, e le mie povere ditina non ne possono più. Quindi iniziamo con il primo capitolo! {non l'ho ancora letto, quindi sarà una specie di first reaction. Uh, un'ultima cosa... Mi raccomando, segnalate ste storie e se ne avete da proporre scrivetemi in chat privata}

- Dio cazzo noooo!  {Orco can' ma che bestemmi?!} sono le sette {e tutto va male, anzi, malissimo} e sono in un grandissimo ritardo {oppure hai un grandissimo ritardo, visto che stai continuando a parlare!}. Vado in bagno mi ascaquo {cos'è che fai tu? RIVEDIAMOLO *manda indietro di circa tre secondi* "ascaquo". NO, OK, QUESTA LA DEVI MANDARE ALLA CRUSCA} la faccia e scendo {dalla finestra? Dalle scale? Dal cielo? METTI UN SOGGETTO}

- Ciao mamma ciao papà {ammazza che nome lungo}. Dissi io {Allora, a parte il verbo sbagliato, vorrei far notare che sta CONTINUANDO A PARLARE}

- Amore oggi incomincia {mi da fastidio "Incomincia". Non ci sta meglio "comincia". No? Ok} l'ultimo tuo anno {saggia decisione tu dovere prendere, Luke} di studi come ti senti {come se mi stessero prendendo a bastonate}?. {COSA METTI IL PUNTO DOPO IL PUNTO, UHUH RIPETIZIONE, INTERROGATIVO?} Mi chiese mia madre 

Mi interuppè {VIVA I FRAPPÉ} mio padre mentre stavo stavo per parlare {Allora non ti ha interrotta}

- Nadia come vuoi che si senta sarà agitatissima {ok}.

- Voi si {l'accento. Sarò ripetitiva nelle correzioni, ma le Autrici lo sono con gli errori} che sapete mettermi di buon umore.Dissi io {STO PIANGENDO CANDEGGINA, ECCHECAVOLO}

Corsì {AND I CRYYYYYY} per andare a mettermi i primi vestiti che trovaì {mi sento male}, alla fine essere bella e piacere non era il mio scopo {l'importante è che non vai a scuola con la maglia rossa e i gli short viola chiaro}. Mi misi le Vans {immancabili} e mi truccai rapidamente {menomale che non voleva piacere e apparire bella}.

Presi lo zaino e l'iPhone {scritto sbagliato, è iPhone} e le mie cuffiette che non possono mai mancare {ti capisco sore'} inviaì {ce l'ha con sti accenti, eh} un messaggio alla mia migliore amica Vanessa  {TU IL NOME VANESSA NON ME LO ROVINI, HAI CAPITO?! MO TI CHIAMI ERMENEGILDA} e corsì {angura?} fuori di casa

Presi l'autobus per andare a scuola {ma non era tardi?} , avevo 18 {stiamo facendo matematica? No? E ALLORA SCRIVILO QUELLA CAZZO DI PAROLA}  compiuti ma i miei non si erano ancora decisi a farmi prendere un auto {chissà perché, davvero, NON ME LO SPIEGO}.

Arrivata a scuola trovai la mia migliore amica {morta? No, quello se fosse una mia storia} Ermenegilda ad aspettarmi fuori dal cancello {MA NON ERA IN RITARDO?!}

-Cucciola quanto cazzo mi sei mancata!! {dissi io alla grammatica dopo aver finito di commentare sto capitolo}

La abbraciaì {ma il correttore automatico, in tutto ciò? Perché il mio sta impazzendo, poverino} e li {eh?} diedì {MA BASTAAA, TRA UN PO' INIZIERÒ A USARE LE GIF, SENNÒ CI CREPO} un bacio sulla guancia {Plot twist: Ermenegilda è lesbica e ricambia il bacio sulla guancia con una bella slinguazzata}.

-Anche tu amore mio. Dissi io {PLOT TWISTONE: PURE LA PROTAGONISTA È LESBICA}

Entrammo a scuola e mi misi a sedere dietro a Ermenegilda perché accanto a lei c'era il suo {finto, per nascondere la sua sessualità, obv} fidanzato Mirko.

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