Ogni volta che penso a quanto il mio carattere sia cambiato dal primo giorno in carcere mi stupisco ancora. Non sono più ormai la persona indifesa e timida di una volta.
Dopo la morte dei miei genitori sono cambiata definitivamente, mi importa meno delle cose che succedono e tengo la testa alta.
L'unica cosa che non è cambiata più di tanto sono i miei sentimenti.
Sto ancora insieme alla Riccia e fortunatamente quando hanno deciso di spostarci di carcere dal Cruz del Sur a Cruz del Norte, nella lista delle detenute che avrebbero trasferito, c'eravamo entrambe.
Oltre a me e lei sono venute con noi anche Tere, Sole, Saray, Antonia, Anabel e ovviamente lei... Zulema.
Zulema è arrivata dopo di noi a causa di quello che successe tra me e lei, quando l'ho quasi uccisa.Qui abbiamo conosciuto altre detenute come Goya e Luna.
Ormai sono passati mesi dallo spostamento e, anche se sono stata molto tempo in coma, sono successe molte cose. La più importante è la morte di quell'uomo schifoso, Sandoval.
Oltre alla morte di Anabel che non mi toccò minimamente ci fu quella di Sole e quella notizia mi spezzò il cuore, era come una madre per me.. mi era sempre stata vicina dal primo momento che misi piede in questo buco.
Da quando sono tornata dall'ospedale la maggior parte delle cose erano cambiate, per prima Zulema.
Era più distaccata da tutte e silenziosa, non andava in cerca di casini o cose simili.
Non fraintendetemi, il carattere era sempre quello da stronza ma qualcosa era cambiato in lei..In questo momento sono seduta sui gradini grigi del cortile di questo buco insieme a Saray, Goya, Tere e Kabila.
Ormai siamo un gruppo unito e fortunatamente siamo tutte nella stessa cella, eccetto la Riccia.
Il nuovo direttore aveva deciso di raggruppare le detenute più pericolose in una cella sola ma secondo me é tutta una scusa per non metterci con quelle nuove in modo da non influenzarle con il nostro comportamento."Maca" sento chiamarmi.
"Si Tere, dimmi" le rispondo prendendo la sigaretta tra le labbra.
"Abbiamo il turno in lavanderia e dobbiamo andare due minuti prima della fine della pausa" mi spiega alzandosi dai gradini.
Sbuffo e buttando a terra la sigaretta ormai quasi finita la schiaccio e mi alzo seguendo la mia amica.
"Ci vediamo dopo Riccia" le lascio un leggero e veloce bacio e me ne vado.Uno dei turni che sopporto di meno è quello in lavanderia. Non so bene il perchè, forse per le lavatrici oppure perchè non mi piace e basta. Siamo solamente io e Tere per oggi perchè l'altra detenuta, che doveva essere con noi, è in infermeria per qualche strano motivo.
Sento la porta aprirsi ma non smetto di fare quello che stavo facendo lasciando perdere la donna che è appena entrata.
"Bionda"
"Che vuoi Zulema?"
"Non voglio niente, ciao Tere"
Tere la saluta muovendo la testa e Zulema si avvicina a me.
Fermo un momento il lavoro che stavo facendo e alzo gli occhi su di lei che già mi stava guardando.
Fa scontrare i nostri sguardi ed io rimango incatenata per un momento.
Il suo sguardo era vuoto e freddo ma così profondo e nero.
I suoi occhi sono delineati con l'eye-liner, i suoi capelli hanno un taglio a caschetto prefetto e la sua frangia è leggermente più lunga.
Indossa solamente la canottiera bianca e i pantaloni gialli mentre tiene la giacchietta in mano.
Me la porge ed io la prendo guardandola con aria interrogativa.
"Una detenuta è inciampata e mi ha sporcata con lo yogurt" mi dice alzando gli occhi al cielo.
"Okay e io che dovrei farci?"
"Lavarla? Una guardia mi ha detto di portarla qui.."
"Sí ma io stiro i vestiti, Tere li lava quindi dalla a lei" le dico ridandogliela e interrompendo il nostro contatto visivo mimando con il mento la direzione di Tere.
Mi guarda per altri svariati secondi e poi posa la giacchetta vicino alla mia mano appoggiata sulla tavola da stiro.
Mi fa un sorrisetto e se ne va.
Sbuffo e la passo a Tere che ridacchia per il comportamento di Zulema.Finito il turno in lavanderia mi dirigo verso i bagni per farmi una doccia.
Ormai si è quasi svuotata quindi mi avvicino ad una panchina e ci appoggio il bagnoschiuma con lo shampoo per poi togliermi i vestiti.
Apro l'acqua e sento uno sguardo su di me ma non ci faccio molto caso, qui siamo tutte donne e la maggior parte lesbiche.
Appena mi sento toccare i fianchi da dietro apro gli occhi e mi giro trovandomela a due centimetri dal viso.
Mi spinge addosso al muro e comincia a baciarmi le labbra per poi passare al collo.
"Se entra qualcuno?"
"Non me ne frega"
Sorrido e appoggio le mi mani sulle sue spalle.
"Aspetta aspetta.." le dico spingendo leggermente.
"Riccia aspetta un secondo" finalmente si stacca dal mio collo e io ridacchio.
"Posso finire di lavarmi? Poi prima di tornare nella mia cella passo da te" le dico lasciandole un bacio.
"E va bene.. io comunque non ho ancora capito perchè non mi hanno messa in cella con te e invece ci hanno messo quella stronza di Zulema" mi dice.
L'ultima frase mi infastidisce un po' ma cerco di non farci caso.
"Ti ho spiegato il perchè, tu stavi in isolamento quindi non hai nessun motivo per essere tra le detenute che hanno esagerato troppo".
Sbuffa ed esce dalle docce mimandomi un "a dopo".Finisco di lavarmi e mi asciugo infilandomi poi i vestiti ed esco.
Passo a salutare Kabila come promesso e torno nella mia cella. Ci sono tre letti a castello. Io sono su quello in alto a destra e sotto di me ci sta Goya, in quello a sinistra ci stanno Tere e Luna mentre in quello al centro Saray e Zulema.
"Spostati dal mio cazzo di letto" sento dire da Saray appena entro.
"Che palle che sei cazzo" le risponde Goya alzandosi.
"Il tuo letto è affianco al mio, che ti cambia?"
Continuano a discutere ma io non le ascolto più scuotendo la testa e ridacchiando. Salgo sul mio letto e mi distendo lasciando un sospiro di sollievo. Finalmente, non aspettavo altro oggi.
Giro la testa e trovo Zulema semidistesa con un libro in mano.
Sta leggendo, solo lei sa cosa, e sembra così concentrata anche se in questa cella c'è abbastanza confusione.
"Ragazze per favore dai, basta" dico ridacchiando e facendo alzare la testa all'araba affianco a me.
Si è accorta ora della mia presenza.
Smettono di fare baccano a si distendono ognuna nei propri letti.
"Allora bionda, hai lavato la mia giacchetta?" chiede chiudendo il libro.
"Zulema" dico sbuffando,
"Ti ho già detto che i vestiti non li lavo io" mi metto seduta.
"Infatti lo faccio io" interviene Tere procurandosi un'occhiataccia da parte dello scorpione. Ma che le prende?
"Beh allora la prossima volta passo a prenderla" dice.
Mi ridistendo e la guardo mentre si sporge dal letto per spegnere la luce.
Mi soffermo sul suo corpo perfetto e sulla sua pelle chiara che ora intravedo grazie alla debole luce proveniente da fuori.
Mi metto su un lato dando le spalle al muro e l'ultima cosa che vedo prima di chiudere gli occhi è l'immagine di Zulema distesa a pancia in su con un braccio piegato sotto la testa che guarda il soffitto.———
Ciao gente!!
Sappiate che ho letto tutte le idee e cercherò di metterle tutte insieme in qualche modo anche andando avanti con la storia🖤
Questo è il primo capitolo, spero vi piaccia!
-G
STAI LEGGENDO
due anime opposte
Romanceè così difficile accettare i propri sentimenti, rendersi conto che anche il cuore cosi freddo di una donna come Zulema possa provare qualcosa di positivo nei confronti di una persona opposta a lei ma così uguale al tempo stesso.