I am your bad girl and you are my bad boy (completa)

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Beh, indovinate chi è tornata dalle vacanze e sprecherà un'intera serata a scrivere questa recensione invece che portarsi avanti con le tonnellate di compiti che le mancano? Esatto, la vostra amichevole Claypso di quartiere.

Quindi, mio caro popolo di polipetti artritici, mettevi comodi perché oggi abbiamo un vero e proprio capolavoro trash tra le mani. Grammatica martoriata, personaggi plausibili quanto una tempesta di neve nel Sahara, tradimenti perdonati senza un battito di ciglia e dialoghi allucinati.

Giusto perché mi piace rendervi partecipi, volevo condividere con voi che in questo momento di fianco al mio computer giace un piccolo trichechino peluche della misura di un palmo che strizzerò con estrema violenza ogni volta che questa storia mi porrà ai limiti della mia sanità mentale. Siccome oggi potrebbe essere il suo ultimo giorno di vita e non mi sono neanche degnata di dargli un nome, mi chiedevo se aveste in mente qualcosa di carino. Magari sopravvive e lo riuso più avanti.

Allora partiamo col dire che questo titolo con la storia c'entra quanto una costata in un ristorante vegano.

Se una storia ha nel titolo "bad girl" e "bad boy", io mi aspetterei come minimo litri di vodka alla pesca, la drocah, gang di quindicenni, corse clandestine sui go-kart di super Mario e gente che copula un capitolo sì e l'altro pure. E invece no, nulla di tutto ciò. L'autrice non si è neanche sforzata, poteva almeno far rubare alla protagonista un lecca-lecca, o cose così.

La nostra intrepida "bad girl" si chiama Ilaria e ha origini Calabresi. Del suo aspetto non sapremo mai nulla. O di quello che le piace. O della sua personalità.

Oggi praticamente trascriverò tutto perché la storia è più breve della mia pazienza. Ringraziatemi più tardi

Parla Ilaria

NO, Ilaria non parla, non siamo su The Office, non ci sono telecamere in giro in cui parlare.

Visto? Non si sforza neanche, almeno nelle altre storie trash ci provavano ad usare il POV. Certo, poi ne uscivano degli obbrobri da far accapponare la pelle, ma, insomma, facevano del loro meglio.

Sono appena arrivata al mare siamo a giugno ed è appena finita la scuola ma aspetta... sto dimenticando qualcosa... oh certo non mi sono presentata io sono Ilaria ho 15 anni e devo andare in seconda superiore ed ho origini calabresi e infatti ora sono in Calabria con le mie amiche le gemelle Chiara e Sabrina Serena e Ludovica sono le mie BFF sin da piccole siamo in cerca del nostro vero amore per ciò siamo al mare e ho appena visto...

Questo è il capitolo uno, in cui è più difficile avvistare un segno di punteggiatura che lo yeti. Nessuna virgola, nessun punto, niente di niente.

Punteggiatura: PERCHè NESSUNO MI AMA?! *si chiude in camera sbattendo la porta*

Calypso: non fare così, Punteggiatura. Noi ti apprezziamo, qui sei in uno spazio sicuro!

Bellissimo come il loro unico sogno sia di trovare il vero amore. Unica ambizione, unico desiderio, una cosa che le fa alzare dal letto la mattina. Due parole: che schifo.

Calypso 2 *da lontano*: non badate a lei, è solo acida perché nessuno l'amerà mai.

Calypso 1: Ehi, non è... ma chi voglio prendere in giro.

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E vissero per sempre sgrammaticati e contentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora