𝑰𝒐 𝑬 𝑪𝒂𝒏 1 e 2 Vᴏʟᴜᴍᴇ

Cap 18. Serata Disco Parte 2

Rimanemmo abbracciati con il rumore degli alberi che si muovevavo col vento.
<<Tes, d'ora in poi mi dirai tutto. Non devi nascondermi nulla e soprattutto, ficca in quella testa che per nessuna ragione al mondo ti lascerò andare. Anche se in questa vita non saremo più genitori, io voglio essere comunque tuo marito. Ti ho sposata perché ti amo Tes - si staccò e passó il pollice sulle mie lacrime - smettila di pensare che ti volti le spalle. L'amore per me non è un gioco>>

Silenzio.

<<Can -tossii per schiarirmi la voce -vorrei trovare la forza per ricostruire la mia vita fatta a pezzi. Ho una ferita che non si rimargina più lo capisci vero? La ignoro giorno e notte, ma è viva dentro me >>
<<Questo perché non ne abbiamo mai parlato!>>disse e abbassai lo sguardo
<<Tes - alzó il mio viso - Tyler ci ha fatti riunire in qualche modo, perché vuole vederci felici. Lo dobbiamo a nostro figlio. Non possiamo permettere al dolore di allontanarci di tanto in tanto. Sai come saremo separati? Due corpi senza anima >> mi portó nelle sue braccia, stringendomi fortemente

<<Ho paura Can >>
<<Di cosa Tes? >>
<<Del mondo. Dei giudizi. Delle critiche. Paura di quelle mamme che mi guarderanno con pietà>>
<<Smettila per favore. Nessuno ti guarderà con pietà. Non è colpa nostra se abbiamo perso Tyler. Non è colpa tua se hai quella patologia >>
<<A proposito... >>
<<Aspetto che mi dai altre spiegazioni in merito>>
<<Devo fare una nuova cura. Il valore è aumentato di nuovo. Non di molto, ma è aumentato >>
<<Lo capisci vero? Capisci perché non devi nascondermi nulla? Se per caso ti avrei vista stare male, cosa sarebbe successo? Me lo avresti detto in quel momento come se fossi un totale sconosciuto? >>
<<Non voglio assillarti>>
<<Allah Allah. Questa donna è testona>> si portò la mano sulla fronte
<<Devo sposarti di nuovo per farti capire che sei mia moglie? >> ribatté
<<Cretino >>
<<Testarda >>
<<Ti amo >>mi baciò
<<Anch'io>>
<<Torniamo alla festa dai>>
<<Così? Con questa faccia? >> indicai il mio viso e ruotó gli occhi al cielo
<<Uff>> mi prese per mano e mi tirò con lui fino alla festa

Mi sentivo finalmente più sollevata e cercai di dimenticare quel momento di debolezza e provare a divertirmi.
Tirai Can in pista e provai a ballare con lui, strisciandomi addosso di tanto in tanto e sentire la sua intimità replicare.

<<Tes, non va bene >> disse maliziosamente
<<Amo ballare con te!>>
<<Ma è anche pericoloso>>
<<Correró i miei rischi>> dissi e continuai a ballare di fronte a lui e lasciarmi guardare dai suoi occhi. Quei maledetti occhi che ci facevo l'amore solo a guardarli.

La canzone mi prendeva sempre più. Muovevo il bacino a ritmo lento, poi veloce, poi ancora lento e di tanto in tanto passavo la mano fra i capelli umidi per via del sudore.

<<Tes, non ballare così o mi vien voglia di prenderti e di fare l'amore con te... Qui... Ora...>> mi sussurrò nell'orecchio, provocandomi brividi per tutto il corpo

Le sue parole ogni volta erano pungenti.
Le sue parole erano provocatrici.
Il Diavolo perfetto.

Lo vidi tornare al bancone e farsi preparare un cocktail.
Mi unii a ballare con Ozge e nel mentre mi tempestó di domande.
Ero sparita.
Voleva una spiegazione.

Riprendemmo a ballare, accompagnate dalla grande palla che girava sotto le luci colorate.
Il mio top brillantato rispecchiava alle luci, mentre Ozge sembrava un lampadario vivente.

<<Guarda Can come ti osserva >> rise Ozge, portandosi la mano sulla fronte

<<Ho notato... E Serkan? >>
<<È andato a cambiarsi la camicia>>
Annuii e continuai a seguire quella base fatta di bassi e ritmo coinvolgente.
Per un pó, avevo dimenticato tutti i problemi e affogai la rabbia ballando.