¡Hey!

289 30 5
                                    

Finisce l'esibizione.
Fortunatamente non sono stato 'voluto'.
Chissá.
Torno in camerino per rivestirmi.
Dopo di che, esco in sala a cercare la persona che prima mi aveva chiamato.
Trovato.
S: Oooh, Hyunjin! È da molto che non ci vediamo. Tutto okay? Come mai lavori qui?-
H: Seojun! Behhhh, in realtà non è che lo volessi.-
S: Ti hanno costretto?-
Mi guarda con una faccia stranita.
H: OUH, nono. Solo che non é che mi diverta molto come lavoro. Cambiando argomento, a te come va?-
S: Ahhh, si, va tutto bene.-
H: Come mai sei qui?-
S: Un mio amico è venuto qui con una sua comitiva, si è ubriacato e mi ha chiamato chiedendomi di venirlo a prendere dato che nessuno poteva riportarlo a casa.-
H: Ma cos'è? Per caso sei il carro attrezzi per gli ubriachi? HAHAHAHA.-
S: Oi, non solo che l'ultima volta ti ho perfino fatto dormire da me, e mi sfotti così? HAHAHA-
H: Scherzo, scherzo.-
H: A proposito, se ricordi ti chiesi di diventare amici ma...-
S: Ma?-
H: Ma non sapevo più come rintracciarti, e avevo dimenticato la via di casa tua.-
S: Ma abitiamo nella stessa strada.-
H: AH.-
H: Comunque, mi farebbe piacere se diventassimo davvero amici. Quindi ti lascio il mio numero.-
Dico prostrandogli la mano in attesa del suo cellulare.
S: Oh... non ho portato il telefono, era scarico.-
H: Ricordi il tuo numero?-
Scuote la testa in segno di negazione.
Uffa.
H: Oh! Idea! Aspetta qui, torno subito.-
S: Eh?-
Mi avvicino al bancone dove servono i drink.
H: Scusi?-
Barista: Si?-
H: Avrebbe una penna, un pennarello, o qualsiasi cosa per scrivere?-
B: Si, aspetti.-
Prende un pennarello che si trova su un blocchetto, probabilmente per prendere gli ordini.
Me lo passa.
H: Grazie, glielo riporto tra poco.-

H: EEECCOMI.-
Gli mostro il pennarello.
H: Uhm, posso scrivertelo sul polso o ti da fastidio?-
S: Ma no, tranquillo, ci mancherebbe.-
Faccio come detto.
Ovviamente cerco di scriverlo il più piccolo e chiaro possibile.
H: Si legge?-
S: Sisi.-
S: Grazie.-
Sorride.
H: MA ASPETTA.-
S: Cosa?-
H: Aveva anche la carta, avrei potuto chiedergliene un foglietto invece di scriverti addosso.... CHE IDIOTA.-
Ride.
H: Scusaa.-
S: Ma almeno così sono sicuro di non perderlo, dai.-
H: Almeno...-
S: Susu, è tutto apposto.-
H: Comunque adesso potremmo essere amici, dato che posso contattarti.-
S: Certo.-
Guardo l'orario.
H: Oh, adesso vado, si sta facendo tardi, scrivimi appena ti si carica il cellulare. Mi raccomando!-
Dico mentre inizio ad avviarmi all'uscita.
S: Va bene, ciaoo.-

Ohh, che caso.
L'ho ritrovato.
Se non ricordo male l'ultima volta aveva qualcosa da dirmi, ma non lo ascoltai.
Vabbè, è andata così.
Torno a casa.
Le luci sono accese?
È tornata la mamma?
O peggio...-

𝐉𝐮𝐬𝐭 𝐚 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐧𝐠𝐞 𝐝𝐞𝐬𝐭𝐢𝐧𝐲Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora