Capitolo 3

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Scarlett pov

Vado verso gli intrepidi mentre con la mano destra tasto il palmo della sinistra per fermare il sangue e mi siedo, la fortuna vuole che io sia seduta accanto ad Eric, dovrò sopportarlo anche durate l’iniziazione lui mi guarda, ma non proferisce parola

“meglio così” mi ritrovo a pensare mentre con lo sguardo cerco i miei genitori scoprendo che mi stanno già guardando, hanno le lacrime agli occhi però sorridono “non vi deluderò” penso, guardo Eric che mi sta guardando a sua volta e gli chiedo in modo brusco “che c’è?”

“non durerai neanche un giorno negli intrepidi” dice dopo aver fatto mezzo sorriso divertito “lo vedremo, ma intanto sei tu quello che ha quattordici anni ha ricevuto un pugno sul naso andando in infermeria dalla sottoscritta” dico con il suo stesso sorriso

Mi scruta dalla testa ai piedi, ma non replica “wow sono riuscita a far star zitto Eric Coulter, mi merito un premio“ penso ironicamente mentre mi giro per guardare la cerimonia, alcuni minuti dopo la cerimonia è finita e gli intrepidi che sono alle prime file si alzano e corrono verso le scale facendo cenno agli altri di raggiungerli

Corro, prima scendendo le scale e l’attimo dopo siamo tutti a correre per strada, so già cosa devono fare l’ho visto fare un milione di volte e c’è la farò anche io, mi sono allenata da sempre e niente riuscirà ad impedirmi di entrare negli intrepidi

Tiro su le maniche della giacchetta e della camicia cominciando a scalare sulle colonne di metallo che sorreggono le rotaie del treno, arrivata in cima con poca fatica vedo il treno arrivare ed i portelloni di esso aperti, il treno continua la sua corsa e appena mi trovo i portelloni davanti giro la testa verso destra dove ci sono quelli che potrebbero essere i miei futuri compagni e li vedo saltare all’interno del treno

Dopo avere fatto un sospiro corro e prendendo uno slancio entrando nel vagone e per il troppo slancio sbatto contro qualcuno, alzo lo sguardo ed incontro un paio di occhi azzurri

Eric mi guarda con un sopracciglio alzato ed io lo guardo confusa fino a non chiarisce tutto dicendomi ironicamente “sono comodo? Non vorrei che mentre ti approfitti di me stessi scomoda”

Ed è lì che mi accorgo di essere praticamente sopra di lui, sorride maliziosamente quando il mio viso prende una sfumatura di imbarazzo “che c’è, ti stai già pentendo della tua scelta o è solo che ti piaccio? Sai l’ho sempre sospettato, insomma si vede che sei innamorata di me”

Tutto il mio imbarazzo viene sostituito dalla rabbia “ma come si permette di parlarmi così dopo che ha rovinato il nostro rapporto, lo consideravo un fratello, mentre pochi giorni dopo si avvicinava a me solo per prendermi in giro”
Guardo attentamente Eric negli occhi e mentre lo maledico mentalmente un’altra parte di me non può far altro che pensare che quei occhi non altro che gli occhi che mi avevano supportato, che mi hanno dato la forza di alzarmi, ma sono anche gli occhi che negli ultimi quattro anni mi hanno fatto passare l’interno, che mi hanno fatto piangere ogni sera mentre cercavo di capire che cosa avessi sbagliato per farlo allontanare da me, ed io non glielo perdonerò mai

“pensi davvero che io sia così stupida da potermi innamorare di te? Che io mi possa innamorare del ragazzo che mi ha usato, umiliato e trattato come se fossi solo un oggetto? Bè allora devo dire che gli eruditi non facevano proprio per te, non hai capito niente di me se pensi che io sia innamorata di te o che abbia deciso di abbandonare senza neanche iniziare l’iniziazione, io diventerò un’intrepida ti straccerò, ti farò sentire tutto il dolore che tu hai provocato a me e tutto questo sta succedendo solo ed unicamente per colpa tua “ gli dico guardandolo negli occhi e scandendo bene ogni parola sta per replicare, ma vedendo il mio sguardo serio come non lo è mai stato fa un passo indietro guardando un’ultima volta il mio volto andando in seguito a sedersi in un angolo del vagone

Lo odio

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