Il Mio Cuore Chiede Di Te

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Mi rigiro più volte nel letto quando il rumore di qualcosa che batte insistentemente alla finestra non cessa neanche un secondo <<Raga!>> mi lamento e accanto a me sento qualcuno alzarsi di scatto.
<<Non urlare!>> Edoardo mi lancia un cucino che subito afferro mettendomelo sotto il braccio, e proprio quando sto per riaddormentarmi, ecco la voce della mia migliore amica che riecheggia per queste quattro mura di casa.
<<Ci siamo scordati le chiavi.>> sbuffo quando capisco che tutto il sonno che avevo fino a qualche secondo fa si è dileguato <<Aurora?>>
<<Sul letto.>>
<<Sapete che ieri notte avete inzuppato casa e Francesco è scivolato?>> spalanco gli occhi e affondo la testa nel cuscino quando sento la presenza di Alessia davanti a me <<Guarda.>> mi si butta addosso e sbircio notando che tra le mani sorregge un foglio.
<<Cos'è?>>

"SERATA TRAVESTITA: sfoggia il tuo miglior travestimento da noi!"

<<Una festa a tema?>>
<<Una festa in maschera.>> mi corregge.
<<E dove?>>
<<Qui vicino, questa sera, e appena fuori città ho trovato dei negozi di travestimento.>> mi incanto a guardare appena fuori la finestra <<Quindi? Andiamo?>>
<<Oh sì, certo che sì, dillo anche agli altri.>> subito ributto la testa sul cuscino senza pensarci due volte, se stasera ci vorranno energie meglio iniziare a metterle da parte.
<<Una festa in maschera!?>> Francesco mi salta addosso e i miei polmoni espirano per l'ultima volta, e quando sto per dirgli di levarsi, mi ritorna in mente il tradimento di ieri sera nel buttarmi in piscina. In fretta gli afferro i capelli e lui inizia ad urlare.
<<Sei un bastardo! Io non centravo nulla!>>
<<Ma perché mi bullizzi!? Edoardo!>>
<<Edoardo non ti aiuterà.>>
<<Dai Aurora lascialo andare.>> mentre il mio ragazzo strattona Francesco per le spalle io mollo la presa ed entrambi cadono a terra.
<<Ancora state così? Guardate che il tempo che troviamo i vestiti dobbiamo essere lì.>>
<<Allora andiamo.>>
<<Sì, ma divisi, voi ragazzi per conto vostro e noi per conto nostro.>> adoro Alessia quando le vengono in mente certe idee.
<<E chi vi accompagnerà?>> Edoardo si alza in piedi e incrocia le braccia.
<<Nicola verrà con noi.>> il tempo che io mi alzo dal letto e mi sistemo, le due macchine sono pronte a partire.
<<Che vinca il miglior costume.>> ed ecco Nicola che sgasa. Il miglior costume eh...
Non appena arriviamo al negozio subito una ragazza accorre in nostro aiuto.
<<Posso aiutarvi? Cercate qualcosa in particolare? Parrucche? Ali? Lenti a contatto?>>
<<Oddio le ali no.>> borbotto in mancanza delle mie.
<<Grazie, facciamo da soli.>> Nicola la dilegua con tanta gentilezza che penso neanche ci avrà fatto caso.
<<Quindi, che stiamo cercando?>>
<<Qualcosa di originale, appariscente e migliore dei loro.>> faccio scorrere la mano su ogni tessuto del negozio.
<<Vampiro?>> sia io che il rosso ci giriamo verso Alessia in memoria del vecchio Halloween <<Ok, avete ragione, niente vampiri.>>
<<Supereroi?>>
<<Poco originale.>> mi incanto a guardare un vestito da principessa così bello che sarebbe un sogno solo provarlo. No, facciamo i seri <<Dobbiamo uscire da questo negozio lindi e tinti per la festa, chiaro?>>
<<Chiaro.>>
<<Scatenate le idee.>> e in un attimo di tre che eravamo rimango solo io <<Ma che idee scateno che non ne ho più.>> continuo a guardare gli abiti senza trovarne uno che mi attira <<Pensa Aurora, pensa.>> e poi all'improvviso lo vedo <<Eccoti.>> quel barlume di luce in fondo al tunnel. E cosa si può fare se non andargli incontro <<Non posso credere che sto per farlo davvero... Lo sto facendo davvero? Sì, lo sto facendo davvero.>>

E per davvero l'ho fatto alla fine.
<<Vorrei poter avere il cellulare dietro per registrare la sua reazione.>> guardo Nicola vestito da licantropo e le sue zampone pelose marroni.
<<Perché ci mettono così tanto? La festa sta per iniziare.>> e lo stesso faccio con la mia migliore amica che si spaccia per una rapinatrice di qualche zecca di stato.
<<Eccoli.>> sento il fiato farmisi sempre più corto mentre la macchina di Alessandro si parcheggia in mezzo alle altre <<Non ci posso credere.>> trovo appoggio con le mani sulle ginocchia mentre scoppio a ridere in una risata più che dovuta.
<<Questa cosa non sarebbe potuta capitare neanche se si fossero messi d'accordo.>>
<<Non posso farcela.>> scuoto la testa velocemente e in fretta mi raddrizzo quando sento la presenza di Edoardo davanti a me.
<<Un angelo!?>>
<<Sei un demone!?>> ci urliamo all'unisono.
<<Ma vedere Aurora passare al lato oscuro è un sogno che si avvera ragazzi.>> Edoardo fulmina Francesco con lo sguardo <<Vado, ho capito.>>
<<Ho sempre detto che il bianco fosse il tuo colore.>> annuisco convinta mentre gli squadro la camicia bianca e i jeans che fasciano perfettamente ogni muscolo che tiene, e le ali bianche che a ricordare le mie un po' mi mancano ma che a queste farebbero invidia.
<<Mi rubi il lavoro?>> non faccio molto caso alle farfalle nello stomaco quando fa scivolare una mano dietro la mia vita e mi attira ancora di più a sé, senza badare a niente e nessuno <<Con un mini vestito nero e attillato come la colla e dei tacchi sui quali non sai camminare? L'unica cosa che ti fa giustizia non sono neanche le ali, ti ho battuta alla grande.>>
<<Ma io sono più sexy.>> una risata nervosa gli scappa dalla bocca nel sentire il mio sussurro all'orecchio.
<<Entriamo o no!?>>
<<Ha ragione, andiamo, avanti.>> nel momento in cui varchiamo l'enorme entrata come se fossimo in un film, uno stupido sorriso mi esce dal nulla. Tantissime persone mascherate in tutti i modi possibili ed immaginabili. Le luci al led illuminano a scatti tutto ciò che hanno intorno e i fumogeni escono inondando tutta la stanza e farla quasi sembrare avvolta dalla nebbia. Quando scendiamo sia Alessia che Francesco corrono diretti ad esaminare bicchiere per bicchiere chissà quale bevanda al loro interno, per poi farci gesto di raggiungerli.
<<Chi inaugura?>> urla il moro.
<<Tutti noi.>> anche il resto del gruppo afferra i bicchieri di carta <<Cin, cin!>> una botta sul tavolo e giù dritto in gola, facendola bruciare e risentendo quella bellissima sensazione che da mesi non provavo.
<<Non sei un po' troppo minorenne per bere?>> mi giro a guardare Edoardo che ha un po' gia le guance rosse tra il caldo e l'alcol.
<<Sei malato Edoardo Palmieri!>>
<<Ehi, non vedi le ali bianche? Sono io quello buono della situazione.>>
<<Quindi io sarei la cattiva perché ho le ali nere?>> tutto il discorso è un continuo gioco di urli per sovrastare la musica a palla in sottofondo.
<<Non lo so, io ero cattivo!?>>
<<Palmieri, bevi.>> Alessandro da sotto il naso gli fa comparire un altro bicchiere ancora <<Vale anche per te.>> e lo stesso fa a me.
<<Tu cosa saresti?>> gli domando tossendo un po'.
<<Un supereroe.>>
<<Un angelo, un supereroe, proprio Francesco doveva vestirsi da Raperonzolo?>> tutti e tre ci giriamo verso il diretto interessato che si rigira tra le mani i falsi capelli biondi.
<<Sono una bomba!>> alza le mani al cielo e scuote il tutù a destra e sinistra <<Vi ho battuti, alla grande.>> ci punta un dito contro e si butta in mezzo alla folla che sembra quasi acclamarlo. Mentre tutti parlano tra di loro riesco a rifilarmi accanto il bancone per buttare giù qualcosa che non sia saliva o acqua.
<<Bel costume!>> sorrido alla barista che mi allunga qualche bicchierino innocente.
<<Ti ringrazio.>> e giù tutti quanti fino al terzo. Inizio bene o male a muovere la testa a tempo di musica, una musica che riesce a trascinarmi particolarmente specialmente concentrandomi sulle parole del testo.

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