~|Dallas|~ (pt 2)

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*AVVISO*
Il capitolo contiene alcune espressioni volgari che potrebbero urtare il lettore.

~

Allison era stufa.
La sua vita non poteva andare peggio.

Cosa chiedeva di tanto arduo?
Una vita degna di avere quel nome?

Rivedere sua figlia?
Riavere suo marito?

Non lo sapeva nemmeno lei.

Continuava a perdere tutte le persone che amava, deludendole, e non riusciva a fare altrimenti.

Non era giusto, ma in fondo suo padre era stato chiaro. La parola "normalità" non esisteva per quelli come lei, e probabilmente non sarebbe mai esistita.

I suoi pensieri vennero interrotti da qualcuno che bussò alla porta.

-Chi è?- Chiese Allison.

Dalla porta sbucò Luther, che rimaneva ancora un po' indeciso se entrare o meno.

-Posso?- Chiese.

-Certo, entra.- Rispose Allison sorridendogli.

-Stai bene?- Il ragazzo si sedette sul suo letto, e notò il viso spento della ragazza.

Allison aprì la bocca per due o tre volte prima di rispondere. -No, Luther. Non sto bene. Per niente.- La moretta abbassò lo sguardo, e calde lacrime iniziarono a rigarle le guance.

Non voleva arrivare a tanto, ma aveva bisogno di sfogarsi. Ok, non era Vanya, che non sfogandosi aveva estinto il genere umano, ma avrebbe finito per fare comunque guai seri.

-Oh, no.- Luther si avvicinò alla ragazza e le avvolse le braccia intorno al corpo. -Allison, vedrai, ci saranno momenti migliori.- Cercò di rassicurarla, mentre lei nascondeva il viso sulla sua grossa spalla.

-No, invece! Non ci saranno mai dei momenti migliori.- Singhiozzò la ragazza. -Ho perso tutti, Luther! Tutti quanti! E continuerò a perderci.-

-Ehi, adesso guardami.- Luther le alzò lo sguardo con le dita. -Tu hai noi, hai me, e non ci perderai mai. Siamo noi la tua famiglia, Allison, ok?- La ragazza annuì appena.

-Ascolta, io non posso immaginare quanto difficile per te possa essere tutto questo. So solo che per andare avanti dobbiamo contare solo su di noi, sulla Umbrella Academy.- Ammise Luther.

-Hai ragione.- Rispose Allison. -Non è facile per nessuno. Tutti abbiamo perso qualcosa. Possiamo fare affidamento solamente su noi stessi. Io non mi fido affatto di queste persone.-

-Nemmeno io.- Confessò Luther. -È tutto così strano..... papà è ancora vivo e anche Ben, che è il nuovo numero uno.-

-Ti dispiace?- Domandò Allison, accennando un piccolo sorriso.

Luther, tuttavia, sarebbe stato infastidito da quella domanda. Ma ora era diverso. Era stata Allison a domandarglielo, e finalmente aveva sorriso, più o meno.

-Solo un po'.- Rispose, sorridendole, e dandosi mentalmente dell'idiota pochi attimi dopo.

-Solo un po'?-

-Si, solo un po'.- Rise lui, pensando a quando ridicolo potesse apparire agli occhi della ragazza che aveva sempre amato.

D'altra parte, la ragazza gli era grata.
Luther si preoccupava sempre per lei, e nessuno in famiglia aveva qualcuno che tenesse a qualcun altro come Luther teneva a lei.

Era sicura che il suo migliore amico fosse sincero, e sapeva che non l'avrebbe mai abbandonata. E la ragazza avrebbe fatto lo stesso per lui.

-Ti va di rimanere un po' a farmi compagnia?- Chiese Allison. -Oggi ho fatto allenamento con quelle stronze, quindi è stata una giornata abbastanza di merda.-

~ApOcAlYpSe~ (TUA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora