Chapter 1.

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[ Song: Where's My Love — SYML ]

MACARENA's POV.

"Non sei più da sola."

Mi rivolge queste parole con un sorriso sincero, diverso.
Come se volesse rassicurarmi, come se volesse dirmi "vivi e sii felice, è ora di lasciarti andare", come se volesse salvarmi e far in modo che io sia felice.
Desidera che io me ne vada senza di lei, perché crede che sarei più felice senza la sua presenza, che tutto andrebbe per il meglio senza di lei.
Non si sbaglia affatto da una parte, mi ha rovinato la vita e me l'ha completamente distrutta, mi ha cambiato in peggio. Ha distrutto tutto ciò che ero, ha distrutto tutto quello che avevo di bello.
Da l'altra parte non è proprio così, perché nonostante mi abbia distrutto, mi ha anche aiutato durante la mia crescita, mi ha salvato e a modo tutto suo si prendeva cura di me.

Volevo odiarla perché lo merita, merita odio e disprezzo da parte mia ma non sono capace di farlo, nonostante ci provi con tutta me stessa.
Qualcosa mi tiene legata a lei, qualcosa mi dice di restare con lei nonostante ciò ne valeva la mia vita e quella del bambino che porto in grembo.
Prendo un sospiro e la guardo con le lacrime negli occhi e con il cuore a mille, ci stanno raggiungendo.

"Non me ne vado senza di te."

È questo quello che esce dalle mie labbra, mentre le lacrime iniziano a scendere per la prima volta senza alcuna paura.
Ci guardiamo negli occhi mentre degli uomini armati sopra dei furgoni ci stanno seguendo per ucciderci; ci stiamo guardando negli occhi in maniera diversa e pura; ci stiamo guardando negli occhi senza odio e con il cuore che stava per uscirci dal petto.

"Vattene."

Questo è quello che mi risponde, e come non potersela aspettare? Lo sta facendo davvero per me? Zulema Zahir sta mettendo al primo posto me e non se stessa?

Allungo la mano verso di lei per farle segno di afferrarla ma lei non ci pensa neanche per sogno di farlo.
Disperata decido di afferrarla per il braccio ed obbligarla a continuare a correre.

Non basta, stanno arrivando.
Non basta ma sono incapace di lasciarla morire per me.
Non basta ma non posso abbandonarla dopo quello che mi ha detto.
Sono la sua casa, il suo posto sicuro e devo continuare a fare in modo che sia così fino alla fine.
Dobbiamo solo arrivare su quel fottuto elicottero, solo questo.

Sono a corto di idee ma non smetto di correre nemmeno per un secondo e nemmeno Zulema.
Non faccio altro che guardarmi intorno e dietro di me, manca poco e non ce l'avremmo fatta.
Non posso morire qui, non posso.
Mi manca il fiato, voglio fermarmi ma non posso, devo raggiungerlo ma in quel momento sembra più un miraggio che la realtà.

Punto gli occhi su un grosso macigno che avrebbe potuto ripararci ma sarebbe una perdita di tempo, però poteva essere l'unica fonte di salvezza anche se temporaneamente.
Possiamo ripararci lì e sparare, ma se non ce la facessimo? No, non posso neanche questo.

"È tutta colpa tua."

Mi sputa queste parole con odio e mi attraversano come un pugnale dritto al cuore. Ma ha ragione, è colpa mia.
Ma sarei stata egoista a lasciarla morire per me, per salvarmi.
Lei mi aveva salvato, lei tornò a prendermi.
Se non fosse stato per lei, sarei uscita da quella lavatrice morta ma lei tornò nonostante tutto. Tornò a tirarmi fuori, per darmi la possibilità di vivere ancora.

Me la ricordo quella notte infernale, le cinesi vennero a prendermi e Zulema voleva restare a combattere al mio fianco, ma io le dissi di andare via e lei lo fece. Se ne andò senza pensarci due volte ma poi tornò indietro, ed io farò lo stesso.

Aspettami qui, sto tornando a prenderti.

La trascino dietro quel grosso macigno e le dico di restare lì, mentre io continuo a correre verso quell'elicottero che sembrava essere sempre più lontano.
Gli uomini armati hanno smesso di inseguirmi, c'è Zulema a tenerli impegnati.

Cazzo, corri Macarena, corri.
Tu devi salvare entrambe, lo farai.

Continuo a ripeterlo e sapevo che ce l'avrei fatta, adesso dipende tutto da me.

Zulema, tu credi in me?

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