~Cap.1 L'inizio della fine.

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Mi chiamo Diamond ho 16 anni, sono alta e magra, ho gli occhi cerulei a volte coperti dai miei lunghi capelli castani. Sono una ragazza come le altre o almeno così faccio credere.
Da piccola il mio sogno più grande era essere diversa da tutte...distinguermi dalla massa volevo essere speciale, magari come quelle ragazze dei film con i poteri, se solo avessi saputo in passato magari sarebbe servito a qualcosa.
A volte desideri talmente tanto una cosa da avverarsi, e quando si avvera decidi che non è più quello che vuoi, a me e successo questo.
Ho desiderato così tanto di essere come quelle ragazze dei film che quando mi sono resa conto che lo ero ho avuto paura...paura di me.
Mi piace chiamarmi mostro, ma forse non è colpa mia se sono così forse è stato il destino a scegliere per me.
Inizió tutto la notte di capodanno c'èra tutta la mia famiglia compresi i miei due cugini antonio e marco io ero così piccola infondo avevo solo otto anni..
Era molto tardi così io e la mia famiglia decidemmo di andare a dormire ma prima ancora decisero che dovevo dormire in un letto enorme insieme mia nonna e i miei due cugini e alla fine così feci.
Quella notte mi svegliai alle 3 con metà corpo fuori dal letto, mi sentivo stringere le caviglie con forza mentre venivo tirata fuori da quel letto pensai fossero i miei adorati cugini a farmi uno scherzo così mi voltai ma loro dormivano beati, decisi di guardare difronte a me, ma quello che vidi era inreale, erano tre ombre che si avvinghiavano alle mie piccole caviglie e con forza mi tiravano, alla vista di queste ombre cacciai un urlo talmente forte da farle scappare via e svegliare tutta la famiglia mandandola in preda al panico così tornai a letto e feci finta di dormire.
La mattina dopo appena sveglia sentivo ancora il dolore su quelle caviglie ma pensavo di aver fatto solo un brutto sogno, quando finalmente mi alzai da quel letto e la prima domanda che mi fecero era perché avessi urlato, scappai nel bagno e decisi di guardarmi le caviglie e quando lo feci rimasi stupita a come erano ridotte, erano tutte tagliate con il sangue che mi colava sui piedi.
Un paio d' ore dopo decisi di raccontare tutto quello che avevo visto e di far vedere quei tagli chiedendo spiegazioni ma l'unica risposta che mi diedero fu che era tutta una bugia che lo feci per stare al centro dell'attenzione, ma loro meglio di me sapevano che non mi è mai piaciuto stare al centro di un discorso ho sempre preferito stare in disparte.
Dopo aver ricevuto quelle risposte decisi di fare finta che non fosse successo niente decisi di dimenticarmi quella notte ma così non fú.

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