L'inizio di una nuova vita

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Inizia così questo nuovo anno scolastico per un ragazzo di terza media appena trasferitosi a Roma da Napoli quale sono io:nuova scuola,nuovi amici,nuove esperienze,nuovi prof e una nuova reputazione.

Insomma come una nuova vita e direi anche iniziata alla grande.

Il primo giorno di scuola avevo paura,non sapevo quali compagni avrei avuto,se bravi,se cattivi, ma d'altronde chi non si è mai impaurito a cambiare scuola?.

Entrato in aula mi sentivo disorientato,non sapevo dove sedermi,vicino a chi e soprattutto primo,secondo,terzo o quarto banco?questo però non fu il problema maggiore,il problema maggiore fu la paura di sbagliare qualcosa e così rovinarmi l'anno scolastico.

Erano le 8:10 del mattino e a quel punto entrò la prof di matematica in classe che tutti salutarono calorosamente,a un certo punto lei mi guarda e mi fa:

-tu sei il nuovo arrivato?-e io le risposi annuendo.

Lei mi chiese da dove venissi e io le risposi tremando dall'imbarazzo:

-da Napoli professoressa-e lei mi chiese:

-e come mai?- e io:

-perchè mamma lavora qui- e lei annuì espirando.

Lei fece la solita domanda che fanno i prof quando si torna a scuola dalle vacanze estive:

-come sono andate le vacanze ragazzi?- e tutti rispondemmo in coro come dei bimbi delle elementari:

-benissimo professoressa-.

E a quel punto iniziammo a parlare tutti delle nostre vacanze:chi era stato a Udine Chi in Sardegna,chi in puglia eccetera.

Le mie vacanze le ho trascorse come sempre nella mia casetta sul mare a baia verde con la mia famiglia e i miei amici Mattia e Benito,andando al mare insieme e facendo tornei di Ping pong e tennis con tutta la spiaggia piena e strapiena di gente.

Era il 15 agosto e c'erano le selezioni per il torneo di tennis,ed io capitai contro un tizio grosso dall'aria imbruna e la barba rasata,che ,ragazzi!,era talmente grosso che non riusciva a fare un salto,che risate!.

Dopo i primi dieci minuti eravamo 30-30 l'ultimo punto e avrei vinto, a quanto pare il ciccione si rivelò bravo a schiacciare,eravamo stremati entrambi e non riuscivamo a trovare la forza di battere,però a un certo punto Mattia mi venne dietro , mi diede dell'acqua, una pacca sulla spalla e mi disse :

-arma'straccialo!.

Io bevvi,mi pulii la bocca con una mano e poi schiacciai con una forza immane la pallina verso la metà campo avversaria facendo punto e soprattutto un buco di sette centimetri sulla sabbia.

VINSI E MI QUALIFICAI PER LE FINALI DEL TORNEO!.

Non potevo crederci,in un attimo mi sentii un PRO incredibile e a un certo punto mi venne consegnata la medaglia di qualifica per le finali.

Tornai a casa e come di consueto feci la doccia,mi vestii,mi pettinai e mi guardai allo specchi,notai però una cosa che non avevo piu il fisico di quando facevo palestra quindi spesi un'intera estate ad andare in palestra,ma devo dire che i risultati si sono visti ora ho un certo fisico!addominali scolpiti e pettorali gonfi ma non troppo.

Ma tornando in ambiente scolastico; entrò la prof di tecnica " la picone" come la chiamavano loro che era la prof di tecnologia ,che appena mi vide mi fece:

-tu sei armando,quello nuovo vero?,bene fammi vedere cosa sai fare vai alla lavagna e costruiscimi un esagono.

RAGAZZI UN ESAGONO! Una domanda un po più stupida? Del tipo cosa hai mangiato a colazione o ti sei svegliato bene alle 7:00 dopo le vacanze che ti svegliavi alle 11:00, È NO,LEI VOLEVA UN ESAGONO.

allora io andai alla lavagna mi sforzai un attimo per ricordare il procedimento e in 10-5 minuto le feci un esagono perfetto!.

Lei restò più che soddisfatta,ma a me vista "l'interrogazione"al primo giorno già non piaceva affatto.

Era l'ultima ora ormai eravamo tutti stremati,ma da quella bianca porta entrò una figura celestiale,che al sol vederla ci si illuminarono gli occhi.

Era un vecchietto in tuta dai capelli grigi e bianchi come la polvere,IL PROF DI EDUCAZIONE FISICA!che salutammo tutti esultando.

Scendemmo giu in palestra e giocammo a palla avvelenata..,io venni scelto nella squadra di Luca un mio compagno che mi è simpatico anche se non troppo, giocammo e io ne feci fuori quattro su otto,e grazie a me vincemmo la partita.

Arrivò il pulmino e mi affrettai a prendere la cartella e corsi vicino al pulmino per salirci e una voltasalito la vidi.

Era una ragazza poco più alta di me, occhi azzurri, capelli castani ondulati e un viso mozzafiato.

Ne restai come incantato, avete presente i classici colpi di fulmine?,bhe mi è capitato proprio questo.

Una ragazza con un fascino incredibile e un carattere a parer mio molto bello, si chiamava Chiara.

Io la amavo e ancora oggi la amo e darei anche la mia vita per averla.

Sta di fatto che gli ho chiesto se voleva diventare la mia ragazza, e...

ah! Lo lascio scoprire a voi come è andata a finire.
Con questo primo capitolo è tutto spero che questo capitolo/prologo vi sia piaciuto contiuate a seguirmi se volete svoprire come continua l'autobiografia eeee a prestooo
                                                                  
                                              Ciao - Army

Una storia impossibileWhere stories live. Discover now