- Non mi va di uscire, Gaia, davvero.
L'amica sospirò, guardandola severa
- Alex, hai 15 anni, maledizione, cresci un po'! Tu verrai con me a quella festa, che lo voglia o no.
Erano sedute sul muretto fuori casa dell'altra. Gaia si era tagliata i capelli marroni, he adesso le arrivavano alle spalle. I boccoli arancioni di Alex, invece, le arrivavano a metà coscia, lasciati liberi.
La sorellinapiù piccola le diceva sempre che doveva essere della famiglia Weasley, e Alex tristemente aveva confermato.
Anche in classe la prendevano in giro:
"Capelli rossi, vecchi libri di seconda mano - se non terza... cos'è, Sancarlo, sei la nuova Ginny Weasley?"
Non fraintendete, a Alex Harry Potter piace e molto, ma avvolte le sembra di vivere in Hunger Games.
La Sicilia è il distretto Dodici, e lei ci viveva.
Gaia prese un tiro dalla sua sigaretta, e la rossa per ripicca glie la prese di mano.
- Ehi!
Protestò l'altra, ma Alex ridendo era scesa dal muretto e aveva la sigaretta fra le labbra con sguardo trionfante.
- Tu non fumi, non fare stronzate
- E chi te lo dice?
Aspirò a lungo con gli occhi stretti, per la prima volta in vita sua, e fu questo l'errore. Lasciò cadere la sigaretta a terra e iniziò a tossire violentemente.
Gaia, dal canto suo, rideva come una pazza.
- Roberto mi deve dieci euro, ho vinto io.
- Che blateri?
- Chi tt'a ddiri?* 'Na scommessa da niente, e lui ha perso.
Roberto era il migliore amico di entrambe, anche se Gaia era innamorata persa di lui. Entrambi avevano diciassette anni, figli di amici di fiducia di suo padre, che la trattavano come se fosse una bambina.
In realtà, solo perché l'avevano promesso a suo padre: "Niente cose da adolescenti prima dei 15, intesi?"
Ebbene, Alex aveva 15 anni da tre mesi, e il fatto che non si fosse mai fatta una scopata o una canna era inaccettabile per l'amica.
Ma la rossa era ancora una bambina, dentro di se.
Aveva degli scatti da adolescente, di chi vuole dimostrare di essere grande, ma era troppo ingenua e responsabile per essere come Gaia.
- Minni vaio*, ci vediamo più tardi. Ti vengo a prendere alle 7
La mora scese dal muretto, calpestò la cicca con la punta della scarpa e abbraccio Alex, accarezzandole i capelli.
- Ma io..
- Niente ma - rispose severa - tuo fratello ti scanna* se non ci vai.
E detto questo sparì dietro l'angolo, canticchiando una canzone dei GreenDay.
Alex mise il broncio, prese il suo quaderno da sopra il muretto e rientrò in casa.
Suo fratello Ulisse aveva 24 anni, e insisteva molto perché sua sorella si decidesse a fare tutto quello che facevano gli altri: fumare, uscire il sabato e prendere almeno un brutto voto.
Missione impossibile, insomma.
Ma sarebbe stata costretta ad andarci, perché Ulisse picchiva duro.
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Ciao gente!!dal prossimo capitolo appare anche quel "LUI" -che poi in realtà non è un ragazzo- giuro, alla festa, abbiate pazienza sono molto incasinata ultimamente ><
Se volete lasciare un commento a me farebbe molto piacere e... niente, alla prossima!*Termini in Siciliano:
Chi tt'a ddiri?: che ti devo dire?
Minni vaio: me ne vado
Ti scanna: ti picchia
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Non ho mai detto che ti amo
ChickLitLei, una ragazza dolce. Lei, una ragazza timida. Lei, la solita figlia di papà. Lei, quella diligente in tutto. Lei, che si credeva etero. Lei, che sembrava tutto meno che Siciliana. Lei, che arriva ad innamorarsi di "LUI" "Lui", che non è altro che...