Parcheggia la macchina davanti all’istituto e io gli chiedo
A: “Perché hai parcheggiato qui davanti? Di solito mi lasci qualche metro prima per non far vedere che siamo arrivati insieme…”
Lui mi guarda un attimo e mi risponde
C: “Perché non mi voglio più nascondere, ovviamente non faremo smancerie davanti a tutti, ma non c’è bisogno di nasconderci, non più.”
Io d’istinto lo abbraccio con le lacrime agli occhi, lo avrei baciato, ma aveva detto niente smancerie, quindi. Lui all’inizio è un po' stranito, ma poi ricambia. Mi sistemo il trucco colato e entriamo. Visto che la nuova capa non c’è ancora entriamo in sala specializzandi, e tutti lo guardano stranito, allora, divertito, dice
C: “Che c’è? Non avete del lavoro da fare?”
Tutti ritornano ai loro lavori tranne Lara che mi guarda prima confusa, poi riflette e fa una faccia maliziosa. Io la guardo e le faccio capire di stare zitta.
Mi metto il camice e lui si siede vicino a me perché non ha più il suo studio, visto che doveva partire. A un certo punto, verso le dieci arriva Arthur. Io all’inizio non lo vedo, perché troppo concentrata sul lavoro, ma Claudio si; lo sento irrigidirsi, alzo lo sguardo per chiedergli cosa non andava, ma vedo Arthur. Accarezzo la spalla a Claudio per tranquillizzarlo, mi alzo e vado da Arthur. Andiamo fuori, sulle scale
Ar: “Alice io non capisco, il giorno prima chiaccheriamo per tutta la notte, poi alla festa te ne vai
improvvisamente…cosa è successo?”
A: “Ho scoperto che Claudio doveva partire, perché ha pensato che ci dovessimo sposare, così l’ho raggiunto perché, anche se non me ne accorgevo, ero sempre stata innamorata di lui, Arthur. Sin dal principio.”
Lui mi guarda con gli occhi velati di lacrime, ma so che non piangerà qui davanti a me, non si mostrerà debole.
Ar: “Co-come innamorata di lui? E noi?”
A: “Non c’è più nessun noi Arthur, ho fatto la mia scelta un anno fa, e ho scelto Claudio. Mi dispiace, ma è così.”
Ar: “Ma lui ti farà soffrire, ti butterà come ha sempre fatto con le sue “fidanzate”- e mima le virgolette con le dita – non ti può amare, non uno come lui; non ci sarà mai per te, per lui è più importante la carriera. Io invece ti amo, Alice.”
Mi scaldo immediatamente
A: “Mi stai dicendo che lui non ci sarà mai? Sul serio Arthur? Proprio tu? Proprio tu che stavi con me un giorno e poi non ti rivedevo per settimane, mesi? Tu cosa ne sai che lui non mi amerà? Cosa ne sai, eh?”
Mi giro e me ne vado. Rientro in Istituto e corro in bagno non facendomi vedere da nessuno, ma sfortunatamente qualcuno mi vede: Claudio.
Entra in bagno e mi abbraccia, di slancio.
C: “Shh. Hai fatto bene. Almeno ha capito una volta per tutte che sei mia, non sua.”
A: “Lo so, ma mi fa male lo stesso. Ti prego non mi abbandonare anche tu.”
Lui si stacca e mi guarda negli occhi prendendomi il viso dalle guance
C: “Stai tranquilla, non ti abbandonerò mai. Sacrofano mi stai facendo diventare troppo sdolcinato però. – mi metto a ridere – Visto? Voglio vedere questo sulla tua faccia, un bel sorriso, il sorriso di cui mi sono innamorato.”
Stiamo abbracciati un altro po', poi mi sciacquo la faccia e usciamo dal bagno. Tutti ci guardano straniti, soprattutto Lara, ancora più dubbiosa.
Verso mezzogiorno Claudio mi dice
C: “Sacrofano è ora di pranzo, che dici, andiamo?”
Io annuisco, chiudo tutto nel PC, raccolgo tutte le mie cose, e lo raggiungo in macchina.
Andiamo nel bar vicino all’Istituto, quello dove ho mangiato con Silvia circa due anni fa, in cui le ho parlato per la prima volta di CC. Mentre ripenso a tutto questo mi suona il telefono ma non lo sento, allora Claudio mi risveglia dai miei pensieri
C: “Alice è da mezz’ora che suona, perché non rispondi?”
Guardo chi è e indovinate….è Silvia!!
A: “Pronto?”
Si: “Ei perché ci hai messo così tanto a rispondere? Ti devo dare una notizia fantastica”
A: “Perché ero sovvrapensiero, ma tu che dovevi dirmi?”
Si: “Torno a Roma tra due settimane!!”
A: “Che cosa!? Davvero??”
Si: “Ebbè, che ti faccio uno scherzo??”
A: “No okok, ora vado che ho la pausa pranzo, ma a che ora e che giorno arrivi così ti vengo a prendere alla stazione?”
Si: “Alle 18:15 del 27 settembre, ti lascio, ma tu mi nascondi qualcosa…”
A: “Eeeh…” e chiudo.
C: “Allora chi era?”
Chiede Claudio che ha già finito di mangiare.
A: “Era Silvia, tra due settimane ritorna a Roma, e io non le ho ancora parlato di noi due.”
Mi mette la mano sulla sua e mi dice:
C: “Ah, beh allora organizzi qualcosa magari anche con Lara e glielo dici, ok?”
A: “Ok, ma ora andiamo che alle quattro arriva il nuovo capo, così le puoi parlare.”
Annuisce, paga e ritorniamo in Istituto.Ciao a tutti! Scusatemi per l'attesa, ma ce l'ho fatta, alla fine! Spero tanto che vi piaccia.
~lily
STAI LEGGENDO
AA & CC
FanfictionCiao a tutti! Io sono Alessia, ma mi firmerò ~Lily~. Sono una fan sfegatata dell'allieva, per questo ho deciso di scrivere come sarà secondo me l'allieva 3. So che tra pochi mesi ci sarà la versione ufficiale della rai, ma ho deciso comunque di scri...