Guida illustrata alla corretta stesura di un romanzo storico

Punto secondo: stabilire una trama coerente.

Anche qui, non pensiate di poter semplicemente iniziare senza sapere neppure cosa scrivere. Certo, è pur vero che uno scrittore invasato da Apollo non è padrone del proprio operare, ma anche qui bisogna pur attendere che la fronte sia gonfia abbastanza prima di partorire.

1) Dove l'ambiento?

Parliamo del luogo e dell'anno, lasciate stare i regni incantati fuori dal tempo e dallo spazio, a meno che non stiate scrivendo novelline o favole. Bisogna per prima cosa stendere gli eventi lungo uno spazio temporale concreto, ricordando sempre che le mode e gli strumenti subiscono un'evoluzione od una deinvoluzione pari a quella umana, e che dunque non potete pensare di spostare di colpo la narrazione di un cinquantennio ma anche solo un decennio avanti o indietro, sia pure per ragioni di trama, senza poi dover andare a modificare tutto, dall'abbigliamento alle acconciature, dalle armi al modo di zappare la terra.

2) Cosa scrivo?

Sicuramente non le solite sciocchezze che scrivono tutti, tanto per seguire la corrente. Non v'è niente di più insopportabile del trito e ritrito perciò, se non state scrivendo un romanzo biografico, cercate la novità, il mai sentito, e con ciò non intendo l'assurdo, sia chiaro, bensì materiale informe e terreno non ancora battuto.

Perfino un matrimonio felice e tranquillo con un marito amorevole, che ci crediate o meno, al giorno d'oggi è ben più originale del solito matrimonio combinato infelice con un marito padrone e violento.

3) Su chi scrivo?

Su chi vuoi, ma anche qui ricorda che il trito e ritrito risulta indigesto. Abusatissimi da sempre sono personaggi storici come Federico II, Spartaco, Giulio Cesare, Caterina Sforza, Hitler, Napoleone, famiglie come i Borgia, i Medici, e così via, gente di cui tutti abbiamo ormai sentito parlare, per quanto sentir del caro Federico ci faccia sempre piacere.

Anche qui cercate, invece, la novità, non dovete neppur andare troppo lontano con la fantasia, se siete fortunati: la dinastia che dominava un tempo sul luogo in cui abitate non è ancora stata sfruttata da nessuno per la realizzazione di un romanzo oppure è stata sfruttata pochissimo? Bene! Mettetevi subito all'opera! Solitamente è più facile avventurarsi alla ricerca di fonti abitando proprio sul luogo degli eventi.

4) Luoghi comuni?

Vade retro! Non se ne può! Proprio a questo serve documentarsi, ad evitare di cadere nei soliti fastidiosissimi luoghi comuni che ci fanno rizzare i capelli in testa, come ad esempio "nel Medioevo si viveva male, era tutto grigio, sporco e cattivo!" oppure "le streghe erano tutte donne innocenti, le crociate erano un abominio!" 

Ma per favore! Il mondo nel Medioevo era senz'altro più verde, più arioso e più pulito prima che la Rivoluzione Industriale ci condannasse tutti, v'erano bagni pubblici, terme e quant'altro, ed inoltre alla gente, anche alla gente comune, piaceva vestire di colori sgargianti. Il fenomeno della caccia alle streghe che voi tutti conoscete toccò il suo culmine durante il Seicento, mentre in precedenza condanne del genere erano sporadiche e si trattava solitamente di donne che uccidevano i neonati o spingevano le fanciulle alla prostituzione. Le "crociate" più che guerre di conquista erano vere e proprie guerre di liberazione, ricordando sempre che i territori d'Oriente, prima di essere dei turchi, erano dei cristiani, e che i turchi li conquistarono con le armi e con il sangue, non di certo con le bandiere bianche di pace. I turchi non erano agnellini come si vuol far credere, anzi fra le peggiori bestie, basti pensare all'assedio di Otranto del 1481, in cui non risparmiarono dalle sevizie né le donne, né tantomeno i bambini e le bambine: se non fu giusta e santa la "crociata" indetta per la sua liberazione, a questo punto, non è santo niente.