Scendemmo dal veicolo dopo averlo parcheggiato all'ombra dell'albero di una casa in vendita. Il tempo era cupo, nuvoloso, stava per piovere sicuramente.
-Bene! Aspettiamo che si faccia buio e poi ci introduciamo nella casa-
-Grazie Toby per averlo detto, non ci avremmo mai pensato ... Bah-
Jeff continuava a guardarsi le scarpe, non aveva alzato il volto nemmeno per infastidire l'amico.
-Ragazzi dovete andare voi a prendere da mangiare, non devono riconoscermi-
-Ci andrà Mister Grandi Intuizioni, noi andiamo a vedere come poter entrare, ancora è presto, in giro c'è poca gente-
-Va bene ... Ci vediamo alla macchina fra mezz'ora. Dove sta il bar Moon?-
-Vai dritto e poi all'incrocio vai a destra; in quella via-
Toby si allontanò velocemente ed io rimasi sola con Jeff.
-Il cimitero è a un quarto d'ora da qui Jeff-
-Cosa vuoi dire...?-
La sua voce, ora incolore, aveva confermato nuovamente la mia intuizione.
-Tu lo sai bene dov'è il cimitero, tu conosci bene Calersbury, vero Jeffrey?-
-Smettila!- diede un forte pugno alla corteccia dell'albero portandosi l'altra mano a stringere spasmodicamente i neri capelli.
-Come lo sai? Dimmelo!- Ora potevo finalmente leggere nei suoi occhi.
Pazzia, disperazione, rabbia, odio, esasperazione ...
Un demone in collera con se stesso e con il mondo. Continua ad uccidere e poi uccide se stesso rimembrando un passato oramai troppo lontano dal suo presente.
Tirò fuori dal lato del pantalone il suo coltello e iniziò a rigirarselo fra le mani, poi me lo punto alla gola.
-Cosa credi di fare? Te l'ho già detto Jeff, io non ho paura di te. Posa il coltello- Il suo sguardo confuso mentre faceva ciò che gli avevo ordinato.
-Ritiralo fuori e ti dirò di puntartelo al cuore- gli dissi avvicinandomi a lui e prendendogli le mani.
Erano fredde, come le mie.
-Come lo sai? Non lo sa nessuno-
-Le mie sensazioni-
-Sembra che tu possa leggere nella mente degli altri-
-Chi lo sa ... Lascia stare Jeff. Cosa vuoi fare?-
Lui sembrò perdersi nella moltitudine di pensieri che affollavano la sua mente, col capo un pò inclinato e lo sguardo vacuo.
-Liu- Una sola parola, un mondo dietro essa; quel mondo, il suo mondo.
-Vai allora, io ti aspetto qui-
Parve convincersi e si voltò, ma dopo due passi, tornò indietro, mi afferrò per una manica e iniziammo a correrre.
La borsa che avevo acquistato, una semplice tracolla nera, si rivelò più che utile quando, correndo, mi resi conto che fortunatamente avevo le cose più importanti lí dentro.
Arrivammo ai cancelli del Campo Santo con non poche difficoltà, si era rivelato più distante di quanto ricordassi.
-Perché mi hai portato con te?-
-Non lo so-
L'uomo all'entrata ci squadrò dalla testa ai piedi e poi si alzò avvicinandosi.
-Serve qualcosa?-
-Secondo lei ad una persona che vuole andare al cimitero serve qualcosa?- risposi arrogante scansandolo. Odiavo le domande stupide, in quel frangente ancora di più.
Salimmo un paio di collinette verdi e curate, poi girammo dietro ad un ruscello e infine giungemmo in un'area meno visitata del cimitero. Si notava perchè le lapidi, anche se pulite, avevano pochi o nessun fiore ai piedi; appassiti e sgretolati dal tempo.
Jeff era come bloccato, fissava davanti a se senza davvero guardare.
Le prime gocce di pioggia iniziarono a scendere giù e con loro il ragazzo al mio fianco.
Si lasciò cadere a terra con un lieve fruscio d'erba. Davanti a se una lapide e un nome che, come se avessi potuto sentirlo ad alta voce, stava ripetendo incessantemente nei suoi pensieri.
-Ciao Liu-
Aprii l'ombrello e la pioggia iniziò a cadere scrosciante. Mi avvicinai a Jeff per coprire lui e la lapide con l'ombrello. Stava in silenzio, lí; continuando a guardare quel nome.
Passò diverso tempo, quanto non lo ricordo. L'unico suono era quello dell'acqua che costante cadeva dal cielo e il sussurrò leggero del ragazzo che sembrava stesse parlando al fratello, come se potessero ancora discutere, insieme.
Forse era davvero così.
Poi la pioggia si calmò e Jeff si girò verso di me.
-Andiamo-
Si alzò e si voltò di spalle, aspettando che mi girassi.
-La prossima volta Jeffrey mi presenterà meglio. Arrivederci Liu-
Mi incamminai con Jeff al mio fianco, stretti sotto l'ombrello.
Prima di arrivare alla macchina udì un lieve sbuffo seguito da un leggero e quasi inudibile-Grazie-
Chinai il capo come risposta prima che un infastidito quanto preoccupato Toby ci urlasse contro di essere terribilmente in ritardo.
-Avete idea di quello che mi è venuto in mente in questo tempo?! Potevate avvisare che vi stavate allontanando! Ho pensato che ti avessero riconosciuto o che avessero preso Jeff ...- esclamò Indicando prima me e poi Jeff.
-Ehi amico calmati! Abbiamo fatto un giro di ricognizione e ci siamo allontanati più del dovuto. Ora pensiamo alle cose importanti-
Io e Toby lo guardammo in attesa di capire cosa fosse quella cosa importante.
-Allora?? Mangiamo?-
La Casa Bistrattata dell'autrice
Saaalve! Avverto, non ci saranno molti capitoli su queste note malinconiche ma ... Questa parte sará davvero utile per il proseguimento della storia e poi volevo scrivere la parte di Jeff con l'ombrello sulla lapide, è inspirata ad una Fanart che avevo trovato in giro e mi aveva davvero colpito. Spero che il capitolo sia comunque gradito.
Prossimo aggiornamento:18/1
XOXO
Un bacio speciale a tutti quelli che hanno votato la storia :3
STAI LEGGENDO
The Kill (CreepyPasta)
Fiksi PenggemarDal Cap."Ti senti triste?Giochiamo insieme!": [...]il sangue uscí a pressione e mi sporcó il viso e i vestiti che ero stata attenta a non macchiare prima. La sensazione del sangue addosso ...