«in che senso rivisti?» insisto, lo devo sapere, non mi può lasciare così sulle spine.
«Leo non ti ha detto nulla?» domanda girandoci sempre intorno
«no, non mi ha detto nulla. Me lo puoi dire?» dico mettendomi seduta sul muretto e lui si mise in mezzo alle mie gambe.

«spero solo che Leo non si incazza con me» dice facendomi preoccupare
«si può sapere cosa è successo? e soprattutto cosa significa "rivisti".. io non mi ricordo di te» dico e vedendo i suoi occhi ci è rimasto anche male.

«allora, io e tuo fratello si può dire che siamo cresciuti insieme.
te hai 19 anni e lui 25 e idem io.. quando avevi 12 anni io ne avevo 18, diciamo che ti trattavo come una piccola sorellina.
e mi fa strano la cosa che ora ti vedo così, sei cresciuta tantissimo e soprattutto non ti vedo più come una sorella..» dice abbassando lo sguardo per poi tirarmi giù per stare faccia a faccia.

mi blocca tra il "muro" della piscina e le sue braccia di fianco alle mie spalle.

«visto che non mi ricordo di te, fatti conoscere» dico mettendo le braccia intorno al suo collo
«ti posso baciare? ti prego..» mi domanda
«lo sai, i baci non si chiedon-» mi inizia a baciare e sembra come che ho sempre desiderato questo bacio.
inizia a mettere anche la lingua e le sue mani si spostano lungo i miei fianchi stringendomi come se avesse paura di perdermi.

sentiamo la porta di casa aprirsi e ci stacchiamo subito...

usciamo dall'acqua e andiamo incontro verso mio fratello e tutti gli altri.

«le ragazze?» domando non vedendole
«sta sera dormono fuori» mi risponde Micheal
«ah va bene, comunque ci stanno vari panini nel frigo se avete fame» dico ai ragazzi e in meno di due secondi si fiondano verso il frigorifero.

«Mad, vieni un secondo» mi chiama Leo dall'altra parte della sala
«dimmi fratellone» domando
«è successo qualcosa con lui?» indica Ste senza farsi vedere
«no, cosa dovrebbe succedere?» mi guarda per sapere se stavo mentendo o meno
«va bene,di lui mi fido» dice solamente per poi sparire dietro la porta del bagno.

i ragazzi sono tutti in piscina e rimaniamo io e Noah in cucina.

«come è andato lo shooting?» mi domanda aprendo così una conversazione
«bene! sono molto bravi» rispondo con un sorriso pensando a Tina, l'adoro.
«oppure è la modella che è bella» dice facendomi un'occhiolino
«smettila Noah» interviene Ste
«non si possono più fare i complimenti?» domanda innervosito
«i complimenti falli ad Arianna,non a lei» dice per poi portarmi su in camera lasciando Noah li da solo.

«se ti da fastidio chiamami subito, non sta tanto bene e soprattutto è un morto di figa» inizia a parlare Ste
«e che c'entra Arianna con lui?» domando mettendomi allungata vicino a lui sul letto
«in teoria sono fidanzati, ancora non si è capito» ride
«andiamo bene qui» rido anch'io

ci siamo ammutoliti entrambi fissandoci negli occhi e con un gesto rapido mi ribacia nuovamente.

sempre lo stesso zoo si fa vivo nella mia pancia.

«ste» dico staccandomi un secondo per riprendere fiato
«dimmi piccola» domanda facendomi mettere con la testa sul suo petto
«mi puoi raccontare qualcosa che facevamo?» domando incuriosita
« certo! tipo un giorno stavamo a casa vostra, io e Leo dovevamo andare al cinema a vedere un film horror e te hai insistito talmente tanto che ti abbiamo portato insieme a noi» lo fermo un secondo
«ma io ho paura dei film horror» ridacchio
«appunto, però hai insistito talmente tanto che alla fine sei venuta, e durante il film ti sei spaventata talmente tanto che sei saltata in braccio a me» inizia a ridere e io inizio a diventare rossa come un peperone.

la comitiva di mio fratello // madison beerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora