Capitolo 19

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Il resto della settimana passò in fretta e di conseguenza, mancavano solo sette giorni a Natale. Christine era più felice del solito, perché tra qualche giorno sarebbe arrivato suo fratello. Non lo vedeva da settembre e le mancava tantissimo. Probabilmente suo padre nemmeno si ricordava che sarebbe dovuto tornare, sarebbe stata una bella sorpresa. Sarebbe stata una sorpresa anche per lei, perché Luke aveva detto che tornava ma non quando, voleva arrivare quanto meno se lo aspettavano.  Ogni tanto si sentivano per telefono e parlavano per ore. Lui sapeva del suo rapporto con Liam e inutile dire che aveva commentato ogni cosa. Il suo lato da fratello maggiore prendeva il sopravvento quando gli parlava di ragazzi, soprattutto se si comportavano come il castano. Aveva visto quanto era stata male per Joe e non voleva ricapitasse, per questo ogni tanto chiamava Niall per sapere come stava andando. Il biondo lo rassicurava ma lui aveva sempre forti dubbi. Fin quando non avrebbe incontrato Liam di persona, non si sarebbe mai fidato totalmente. Appena sarebbe arrivato, sapeva che Christine l’avrebbe rapito per fare i regali. Era una loro tradizione e l’avrebbero sempre portata avanti.
 Erano le due del pomeriggio che Christine aveva finito il turno al bar. Liam era bloccato al locale e Niall aveva il turno di pomeriggio, quindi dovette tornare a casa da sola. La cosa non le dispiaceva, anzi. Era da molto che non passava un po’ di tempo da sola, pensando a tutto e a niente. Una folata di aria fredda la fece rabbrividire. Lei aumentò il passo, cercando di tremare il meno possibile. Amava l’inverno, o meglio, amava stare in casa al caldo mentre leggeva un bel libro, mentre magari fuori nevicava, per il resto amava il caldo. Era una cosa abbastanza strana, e lei stessa lo ammetteva, ma le piaceva. Scrollò le spalle e attraversò il vialetto. Aprì la porta e appena mise piede in salotto, notò le luci accese.

«Papà?» chiese ma non ci fu nessuna risposta. Lasciò la borsa sul divano e andò verso la cucina, ma non c’era nessuno.

«Papà sei tu?» tornò in salotto e si guardò intorno.

«Papà non c’è, ma se vuoi ci sono io» una voce alle sue spalle la fece sussultare. Sorrise riconoscendolo. Si girò verso di lui e rimase sorpresa si quanto fosse cambiato. Gli corse incontro e gli saltò addosso.

«Mi sei mancato tantissimo» Luke la strinse stretta mentre lei nascose il viso nell’incavo del collo.

«Anche tu sorellina» rimasero così per alcuni minuti, poi lei si allontanò leggermente mettendo le mani sulle guancie del fratello. I capelli neri erano più corti del solito, il che voleva dire che se li era tagliati da poco. Gli occhi blu erano lucidi dalla felicità e la bocca era tirata in un sorriso.

«Ma come siamo diventati fighi» Luke rise contagiandola. Era sempre stato un bel ragazzo, per questo era un po’ gelosa di lui.

«Avevi dubbi?» lei sorrise quando lui si staccò totalmente e iniziò a fissarla.

«Parlando seriamente, sei tu quella ha fatto più progressi fra noi due. Ci credo che poi ti trovi ragazzi del genere» sapeva che stava parlando di Liam, per questo gli fece una smorfia. Luke rise per poi abbracciarla ancora. Quando si staccarono, andarono al piano di sopra. Lei seguì suo fratello fino in camera sua. La stanza di Luke era diventata abbastanza spoglia da quando era andato al college. Prima c’erano poster e foto che coprivano ogni parte delle pareti, mentre ora la vernice azzurra era esposta e spoglia. Lei si lanciò sul letto mentre lui continuò a fare quello che stava facendo prima che lei arrivasse, ovvero disfare le valigie. Appoggiò la testa sul cuscino mentre guardava suo fratello che girava per la camera.

«Papà come sta?» lei iniziò a torturarsi le mani.

«Sempre il solito, penso che sta sera venga a mangiare o almeno spero» alzò lo sguardo verso di lui, vedendolo annuire.

«Tu con Liam?» sorrise sentendo quel nome. Sapeva che sarebbe arrivato quel momento, ma sperava fosse il più lontano possibile. Non sentendo nessuna risposta, Luke si girò verso di lei e vedendola sorridere al nulla, rise leggermente.

«Dalla tua faccia posso dire che va tutto bene, o mi sbaglio?» Christine sbattè le palpebre più volte e lo guardò.

«No, non ti sbagli» il fratello si girò verso di lei, appoggiandosi alla scrivania. Vide nei suoi occhi un velo di malinconia. Lei stava per parlare, ma non la fece neanche iniziare.

«Sono il tuo fratello maggiore, proteggerti è mio compito, lo sai vero?» lei annuì.

«Se io mi fidassi di lui e poi andasse tutto male, non me lo perdonerei. E’ già successo una volta, non voglio che riaccada» lei si alzò dal letto e gli andò davanti. Gli mise le mani sulle spalle e lo guardò dritto negli occhi.

«Sono felice che tu ti preoccupi per me, ma di Liam puoi fidarti. Non finirà come con Joe» gli passò una mano fra i capelli corti ma lo sguardo del fratello era ancora serio.

«Come fai a dirlo?» lei sospirò.

«Liam è diverso da lui, non mi lascerebbe mai» Luke sorrise leggermente.

«Fidati di me» lui abbassò la testa.

«Io mi fido di te, è di lui che non mi fido» lei gli alzò il viso, facendo scontrare i loro sguardi.

«Non ti fidi perché non l’hai ancora incontrato, ti piacerà» lui rise sarcastico.

«Lo dirò quando lo vedrò» lei annuì.

«Sei fortunato, credo che venga sta sera» il viso di Luke divenne serio.

«Perfetto, spero sia pronto ad un interrogatorio» Christine gli diede un pugno sulla spalla ridendo.

«Sei pessimo, neanche papà lo ha tormentato così» lui rise e poi la guardò.

«Papà lo ha già conosciuto?» lei annuì e aveva quasi paura della sua reazione.

«Allora è seria la cosa» lei abbassò il viso sorridendo.

«Per me si e credo anche per lui» lui annuì, non disse nient’altro. Si allontanò da lei e tornò a sistemare le sue cose. Christine rimase lì ferma a guardarlo sorpresa.

«C’è qualcosa che non va?» lui scrollò le spalle e poi si fermò. Rimase girato e lei vide i muscoli della schiena tirarsi.

«E’ che non voglio che tu stia male, non sopporterei di vederti di nuovo così. Spero per lui che non faccia niente di cui dovrà pentirsi, o giuro che è morto» lei sorrise e poi gli andò incontro. Lo abbracciò da dietro ma poi lui si girò, stringendola a sé.

«Grazie» mormorò sul suo petto.

«Sei il mio fratello preferito» 

«Sono l’unico fratello che hai» lei sorrise.

«Appunto» lui rise e lei sentì, sotto la sua guancia, il petto tremare.

«Che piccola bastarda» Luke si staccò da lei e attaccò le mani ai fianchi, iniziando a muovere le dita. Christine iniziò a contorcersi e a ridere. A forza di muoversi, trascinò entrambi sul letto. Luke si mise a cavalcioni su di lei e continuò a torturarla.

«Luke ti prego» cercò di dire fra le risate.

«Sei una piccola stronza mia cara sorellina, quindi devi pagare» lei scossò la testa continuando a urlare. Il ragazzo rise senza fermarsi. Erano così impegnati a ridere che nessuno dei due sentì la porta d’ingresso aprirsi. Dei passi risuonarono per la casa, ma la risata di Christine era troppo alta per permettere di sentirli. Non si accorsero nemmeno della figura alta che era davanti alla porta della stanza, e che li fissava serio e arrabbiato.

«Che cazzo sta succedendo?» Luke si fermò girandosi verso la porta. Christine smise si ridere e divenne seria vedendo i muscoli del fratello tendersi. Seguì il suo sguardo e rimase sorpresa nel vedere che il ragazzo che li guardava furioso, era Liam. 

Spazio autrice:
Non mi picchiate.
Lo so, sono più di due settimane che non pubblico nulla ma durante le vacanze sono stata male, poi ho avuto un blocco e non riuscivo a scrivere nulla.
Infatti come potete vedere questo capitolo fa alquanto schifo, e purtroppo anche il prossimo sarà più o meno della stessa lunghezza e lo stesso schifo.
Ho cercato in tutti i modi di sbloccarmi e di scrivere qualcosa di decente ma non ci sono riuscita, e mi dispiace. 
Mi dispiace veramente tanto, quindi ora sparisco prima che mi veniate a cercare con i forconi.

Ele x

Afire Love || Liam Payne || (sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora