Capitolo 16

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Non voglio essere presa per quella che perdona sempre tutti,ma non voglio neanche fare un dramma per una cazzata.
"Dai,mi dispiace.Volevo solo farla innervosire perché non la smetteva.Non te la prendere,per favore." Dice con tono leggero.
Non mi piace quello che ha fatto,però alla fine comunque non è niente di che.
"Vieni a ballare con me." Mi invita.
Accenno un sorriso e gli porgo la mano.Il suo sorriso ha vinto su di me.
Lui stringe la mia mano,e mi porta in pista.
La musica martella nella sala,ed io cerco di muovermi come tutti gli altri,non sono molto brava nel ballo.
"Sei sicura di non volere un altro bicchierino?" Mi chiede lui sorridendo.
All'inizio rispondo di no,ma in fondo,per una volta due bicchieri non mi faranno nulla.Per questo annuisco,Mirko si allontana,ed io rimango da sola al centro di quella pista,attirando l'attenzione della maggior parte dei presenti.

Passa mezz'ora,e di Mirko non c'è traccia.Mi avvicino al bancone per cercarlo,ma niente,lui non c'è.
Mi guardo intorno per cercare di trovare i suoi ricci inconfondibili,ma non li trovo.
L'unico posto che non ho visto è fuori,sul retro.
Ora che ci penso,non vedo neanche Sharon e Nicolò da un po' di tempo,ma non mi importa,devo occuparmi prima di Mirko,e poi del resto.
Apro la porticina che mi separa dal mondo esterno ed esco.
Mando un'occhiata di qua e la,e trovo Mirko buttato a terra con la schiena poggiata al muro.Mi avvicino molto velocemente,e noto che ha un occhio nero,il labbro spaccato e la mano rossa per il sangue poggiata sullo stomaco.
I miei occhi si spalancano alla sua vista.
"Oddio Mirko,che cazzo è successo?!" Gli chiedo mentre quasi mi butto su di lui per controllare le sue condizioni.
"Sono andato al bancone per prenderti da bere e-" si interrompe per il dolore. "ho sentito che stavano parlando di una ragazza sexy che muoveva il culo ed io non ci ho visto più e..." abbassa lo sguardo.
"Quindi eccomi qua,in queste condizioni,a parlare con te."

Non ci posso credere.Mirko si è messo in una rissa per difendere me.Vorrei sorridergli per il bellissimo gesto che ha fatto per me,ma devo chiamare un taxi e portarlo a casa,per poterlo medicare.
Gli faccio una carezza,sorridendogli,se non fosse mio amico,lo bacerei.
Aspetta,che cazzo dico,no.
Scuoto la testa per mandare via i miei pensieri,e velocemente allontano la mia mano dalla sua guancia,alzandomi con la scusa di dover chiamare un taxi.Dopo aver chiuso la telefonata,aiuto Mirko ad alzarsi e ad andare all'ingresso,dove aspettiamo il taxi.
In 5 minuti l'auto è qui,do l'indirizzo di casa mia,e parte.
Prendo un fazzoletto dalla mia borsa per asciugargli il sangue sul labbro,e al mio tocco,emette un verso di lamento per il dolore.
"Sta fermo Mirko,devo bloccare il sangue." Dico,e sconfitto,annuisce.
Il taxi si ferma davanti al cancello di casa mia,pago l'autista,e con Mirko poggiato alle mie spalle,scendo e lo faccio entrare.La casa è vuota,non so perché,ma i miei genitori non sono a casa.Aiuto Mirko a sedersi sul divano,e salgo velocemente le scale verso il bagno.
Prendo del disinfettante e una crema per i lividi,e torno in salotto.
Metto del disinfettante sulla bocca di Mirko,nonostante i suoi movimenti per levare la mia mano dal suo labbro.
Poi Mirko alza la sua maglia,ed io gli metto della crema sullo stomaco.

Cazzo.

Ormoni di Carlotta,placatevi.
Levo subito la mano dal suo stomaco,e lui si abbassa la maglietta.
"Stanotte dormi qui." Gli dico.Lui annuisce,senza farselo dire due volte.Accendo la televisione per far passare il tempo e farmi venire il sonno.
Dopo due minuti contati,Mirko poggia la sua testa sulla mia spalla,ed io la mia sulla sua testa,e ci addormentiamo così.

Sei la mia ancora e sarai il mio ancora||Mirko TrovatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora