Capitolo 59

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Pov's Tancredi

Tutto ma non lui.

«Tancredi non mi saluti?» dice Lorenzo, il mio ex, avvicinandosi a me. Mi metto dietro Lele, gli stringo la vita con le braccia e nascondo la testa dietro la sua schiena. Sembro un bambino facendo così, ma non voglio parlare con Lorenzo.

«Sai che è maleducazione non salutare le persone?» continua lui.

«Si può sapere chi diavolo sei?» domanda Diego cercando di rimanere calmo.

«Piacere sono Lorenzo, fidanzato di Tancredi.» dice con un sorriso che prenderei a pugni.

«Ex fidanzato.» dico, non permetterò che distrugga la mia relazione con Lele. Dio non bastava Anna, adesso ci si mette pure lui.

«L-Lele per favore andiamo a casa.» dico stringendolo ancora di più.

«Andiamocene ragazzi.» dice Lele, mentre camminiamo per tornare alla macchina, Lorenzo parla.

«Tancredi ti conquisterò, di nuovo.»

Non diciamo nulla e andiamo via.

A casa

Arrivati a casa ci diamo la buonanotte e andiamo nelle nostre stanze. Cerchiamo anche di non fare rumore, Antonella, Angelica e Giorgia dormono sul divano letto.
Io e Lele entrati in stanza chiudiamo la porta e iniziamo a spogliarci.

«Perché non mi hai detto del tuo ex?» dice in tono freddo.

«Beh... ecco... è difficile parlarne. Mi sono fidanzato con Lorenzo quando avevo sedici anni, ero un ragazzino ed ero follemente innamorato di lui. Per Lorenzo avrei rischiato anche la vita, ma dopo dieci mesi di relazioni mi lasciò, dicendomi che mi usò per una scommessa. Il mondo mi cadde addosso, ero a pezzi e avevo il cuore infranto, colui che amavo mi aveva solo usato. Mi sentii uno schifo, non uscì per ben due mesi di casa, non mangiavo, non dormivo. Ormai non avevo più voglia di vivere. Poi un giorno Gian mi ha fatto uscire di casa, e mi fece conoscere te e Diego. E mi innamorai di te.» finii il mio discorso e aspettai una risposta da parte sua.

Seguirono attimi di silenzio, e questo silenzio inizia a diventare troppo pensante.

«Per favore Lele dì qualcosa... non prendertela con me, non l'ho detto a nessuno che Lorenzo è il mio ex. È un argomento di cui non voglio mai parlare. Mi fa ricordare solo quanto io ci sia rimasto male e quanto abbia sofferto per quel coglione. Scusa se non te ne ho parlato.»

«Se quel bastardo si avvicina a te e ti tocca anche solo con un dito giuro che gli spezzo tutte le ossa e lo mando in ospedale.» ha ancora il tono di voce freddo. Ci siamo cambiati e ci siamo messi nel letto. Lele non mi dà la buonanotte e non mi abbraccia come fa ogni sera. Ci rimango malissimo, e le lacrime iniziano a scendere. Cerco di non farmi sentire e asciugo le lacrime. Appoggio la testa sul cuscino e mi addormento dopo un bel po' di minuti.

Cascare Nei Tuoi Occhi||TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora