Il viaggio in nave durò due giorni e tre notti e non fu poi tanto male come Tina si aspettava (tralasciando il fatto che Bunty saltellava intorno a Newt a tutte le ore della giornata rendendole impossibile parlare in privato con lui). L'unica conversazione che ebbero tutti insieme fu quando discussero a proposito dell'uomo misterioso.
«Quindi pensate che questo tizio sia una specie di spia di Grindelwald?» disse Kama.
«Sì, ma è solo una supposizione» ribatté Theseus «Il vero problema è se ha sentito qualcosa e soprattutto cosa».
«Dobbiamo stare più attenti in futuro» ora fu Newt a parlare «Ormai i seguaci di Grindelwald sono ovunque».
«Sai che novità...» constatò Charlotte, alzando gli occhi al cielo.
Insomma, se fosse esistita una gara per le peggiori conversazioni del mondo la loro avrebbe vinto il primo premio.Arrivati a New York, Tina fece una breve tappa a casa sua, per prendere qualche vestito e ficcarlo velocemente in valigia. Poi presero il primo treno per raggiungere il Massachusetts. Fu un colpo di fortuna (il primo dopo tanto tempo) aver trovato una linea che si fermasse proprio vicino al monte Greylock.
Quando scesero dal treno Newt si rivolse a Tina.
«Allora, dove si va ora?»
Lei lo guardò con aria dubbiosa, poi si ricordò: era l'unica a sapere dove si trovasse Ilvermorny.
«Oh, certo. La scuola si trova là, sopra il monte».
Indicò in direzione del castello che si ergeva in cima alla montagna. Si vedeva appena, da lì sotto. Pareva un puntino candido in mezzo all'immensa distesa azzurra del cielo.
«Ehm...scusate ma quella è solo nebbia, e anche fitta» disse Jacob.
«Questo è quello che vedi tu. Ilvermorny non può essere vista dai No Mag: gli incantesimi di protezione intorno alla scuola prendono la forma di una ghirlanda di nebbia».
Era una delle basi che si insegnavano agli studenti del primo anno. Nonostante fosse passato tantissimo tempo, Tina se lo ricordava molto bene.
«Ho paura che il signor Kowalski e la signorina Nagini non possano accedere alla scuola» fece notare Yusuf Kama. Effettivamente era vero.
«Dunque. Jacob, direi che voi potete aspettarci qui e...Kama, tu puoi stare con loro. Io, Theseus, Charlotte, Bunty e Tina torneremo il prima possibile, si spera con la professoressa Hicks» disse Newt. Sembrava una buona idea.
«Dobbiamo scalare il monte?» chiese Bunty, evidentemente spaventata all'idea.
«Ed ecco uno dei vantaggi di essere maghi: esiste una bella cosa chiamata smaterializzazione!» esclamò Charlotte, come se stesse ricordando alla ragazza che era una strega.Tutti e cinque si ritrovarono in un battito di ciglia sopra il monte. Ilvermorny non era cambiata di una virgola dall'ultima volta che la ragazza ci aveva messo piede.
Il castello color bianco latte dominava la verde vallata sottostante. Possedeva quattro alte e svettanti torri e due grandi statue di marmo fiancheggiavano le sue porte. La prima rappresentava una donna giovane, con lunghi capelli che le ricadevano delicatamente sulle spalle e le incorniciavano il viso, mentre la seconda un giovane alto, snello e dal caldo sorriso. Tina li conosceva bene: Isotta Sayre e James Steward, i due fondatori di Ilvermorny. La loro storia d'amore l'aveva sempre affascinata.
I cinque varcarono il grande cancello in ferro che si apriva sul cortile. Quest'ultimo era gremito di studenti dalle divise rosse e blu mirtillo, che si confondevano in piccoli gruppi e chiacchieravano allegramente, con negli occhi l'innocenza tipica dei bambini.
Queenie sarebbe stata felice di essere lì. Era uno dei posti che preferiva, Ilvermorny.
Tina si costrinse a pensare positivo. Avrebbero ritrovato Queenie, la vera Queenie, non quella che aveva visto ad Hogwarts. L'avrebbero riportata a casa. O almeno così sperava.«Ora non ci resta che aspettarlo...» disse Tina.
«Scusa, cosa? Chi dobbiamo aspettare?» le chiese Newt con aria sorpresa.
«Achilles ha detto che ci saremmo visti qui e poi si sarebbe unito a noi».
In quel momento sentirono una voce provenire da sopra le loro teste.
«Ma chi si rivede! Ciao, Tina!»
Una scopa scese dal cielo e si fermò proprio davanti a loro. Era guidata da un uomo alto e robusto, sulla trentina più o meno. I capelli color cenere se ne stavano lì, perfettamente ordinati sulla sua testa, e indossava degli abiti eleganti e tirati perfettamente a lucido. Il cappotto blu notte si abbinava perfettamente alla sua cravatta, che l'uomo si apprestò a sistemare subito dopo aver toccato terra.I suoi occhi marrone scuro furono subito puntati solo su Tina: quasi sembrava che non avesse visto Newt, Theseus, Charlotte e Bunty.
«Potevi fare meno scena, Achilles. E poi vestito in quel modo sembra che tu debba andare ad un gala, non partecipare ad una missione contro il mago oscuro più potente del mondo».
«Ehi, anche l'occhio vuole la sua parte, no?» rispose l'altro sorridendole a trentadue denti.Ovviamente Tina ricordava fin troppo bene i suoi trascorsi con Tolliver. Aveva cominciato ad uscire con lui quando aveva letto di Newt e Leta su "Stregato", ma erano state solo uscite tra amici, nulla di più. O almeno per lei.
Sapeva cosa Achilles pensava durante quelle uscite. Per non parlare di quel giorno...
Si era ripromessa di non pensarci. Ma era difficile, troppo difficile. Eppure avevano sistemato le cose...o no?Finalmente Achilles sembrò accorgersi che lei non era sola. Si girò verso Charlotte Malfoy.
«Beh se le ragazze sono tutte così-»
Un'occhiata furente di Charlotte lo interruppe nel mezzo della frase.
«Devi solo provarci...» disse la ragazza, evidentemente come avvertimento. Achilles non aggiunse nulla, ma si girò verso Theseus.
«Si, devi stare attento, lei morde. Theseus Scamander-»
«Oh, non devi aggiungere altro. Eroe di guerra, auror al servizio del ministero della magia britannico...sei super famoso. Come tuo fratello, dopotutto...» a quel punto Achilles guardò verso Newt, con aria di sfida.
«Newt Scamander, non è vero? Il mago che ha catturato Gellert Grindelwald e ha salvato New York! Quale onore...»
«È stato un anno fa, ma grazie del promemoria» rispose lo zoologo, stringendo la mano a Tolliver. I due si guardarono in cagnesco, quasi come se da un momento all'altro uno di loro potesse mollare un pugno all'avversario. La cosa la mise un po' a disagio, ma per fortuna fu brava a nasconderlo. Non poteva farsi vedere debole, non per colpa di due...uomini.Dopo che l'auror si fu presentato anche a Bunty, due figure si avvicinarono a loro. Una era una ragazza che dall'aspetto non poteva avere più di 17 anni. Era magra e sembrava si allenasse molto (forse una giocatrice di quidditch?). I capelli ondulati rosso fuoco lunghi fino alla vita erano raccolti in una sorta di coda, e il viso tondo era illuminato da due grandi occhi verdi molto espressivi. Indossava la divisa di Ilvermorny con due spille appuntate su di essa: una rappresentava il nodo gordiano e teneva fermo il mantello, mentre l'altra rappresentava la sua casa, serpecorno, accompagnata dalla scritta "prefetto".
Era accompagnata da una strana creatura: bassa, dalla faccia grigia, il nasone e le grandi orecchie. La sua schiena era piena di spuntoni appuntiti color pece, ma non sembrava una creatura aggressiva. Pareva solo...al quanto scocciata.
I due si fermarono davanti a loro e poi parlò.
«Benvenuti alla scuola di magia e stregoneria di Ilvermorny. Mi chiamo Annabel Evans, e lui» indicò la creatura «è William, il magicospino. La professoressa Hicks vi aspetta nel suo ufficio e mi ha chiesto di accompagnarvi. Prego, da questa parte».
«Io resterò con Achilles e Charlotte. Voi tre prendete Eulalie Hicks. Ci rivediamo qui» propose Theseus.Tina, Newt e Bunty seguirono Annabel e William e varcarono l'ingresso della scuola.
*Spazio Autrice*
Ehi gente!
Scusate per il ritardo nella pubblicazione del capitolo ma questa settimana è stata...complicata.
Fondamentalmente questa è stata un'introduzione al personaggio di Achilles Tolliver, che viene solo nominato nel secondo film, ma che ho deciso di inserire nella fanfiction (se vi sta già sulle scatole in questo capitolo vuol dire che ho fatto bene il mio lavoro ahaha).
Dunque siccome spesso dedico i vari capitoli ai miei follower o alle mie amiche, ho deciso di farlo anche con questo.
Per FantasyGirl357, che è stata super iper gentile a creare il personaggio di Annabel Evans. Sei una fantastica amica e anche se magari non te lo dico spesso, sono fortunata ad averti conosciuta❤❤
Il prossimo capitolo arriverà prestissimo, promesso.
A presto, semi di girasole🙃💛🌼
(Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto mettendo una stellina qui
👇⭐)
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Sotto la pioggia (a Fantastic Beasts Fanfiction)
Fanfic• COMPLETA MA DA REVISIONARE Disclaimer: la sinossi e la storia contengono spoiler sostanziosi su "Animali Fantastici: I Crimini di Grindelwald". Se avessi perso tutto, continueresti comunque a combattere? Siamo nel novembre del 1927. Una dura batt...