ELIZA
"Sto arrivando."
Lessi e rilessi quel messaggio una decina di volte.
C'era persino il punto alla fine della frase, non permetteva repliche. Aveva preso quella decisione e niente gli avrebbe fatto cambiare idea, cosa che se lo avessi lasciato fuori dalla porta, pur di entrare me l'avrebbe forzata con i suoi muscoli.
Seth Grier stava arrivando. Veniva qui, proprio in questa casa. Proprio ora!
Oh no, avevo i capelli incasinati e un pantaloncino striminzito e sopra indossavo una canottiera semplice. Ero vestita da casa, niente di provocante, al contrario tutto molto imbarazzante.
Mi sarei dovuta cambiare? O era meglio di no? Se mi fossi vestita per bene avrebbe pensato mi fossi messa in ghingheri per lui. No, meglio se restavo così, in modo da farlo scappare a gambe levate.
Era ciò che volevo davvero? Oh, santo cielo! Stavo impazzendo.
A chi importava com'ero vestita? Seth si stava per presentare alla mia porta! Io e Seth avremmo cenato insieme, avremmo passato la serata insieme.
Io e Seth. Seth e io, da soli! Pessima mossa.
Ero certa di aver fatto i solchi sul pavimento per quanto avessi marciato facendo avanti e indietro.
Stava arrivando, a minuti. Guardai la porta poi riportai l'attenzione sull'orologio.
Erano passati quindici minuti da quando aveva mandato il messaggio, avrei avuto il tempo di cambiarmi.
No, Eliza non ti preparerai per Seth!
Magari solo una sistematina?
No, Eliza!
No, non ce n'era bisogno.
Guardai la porta, poi l'orario sul telefono. Mi mangiucchiai le unghie nervosamente.
Oh, 'fanculo!
Corsi in bagno e mi sciacquai la faccia, prima di sistemarmi il trucco. Mi guardai allo specchio e notai che i capelli erano legati in una coda malconcia. Dovevo sistemarli, non potevo presentarmi in quella maniera!
«Ah, Seth Grier io ti odio!» borbottai mentre disfacevo e rifacevo una coda bassa, con cura. Non avevo i capelli troppo lunghi perciò diventò un codino imbarazzante. Mi uscì un ringhio per il nervoso e alla fine decisi di lasciarli sciolti.
Corsi in camera e nella ricerca di qualcosa da mettere, buttai tutti i vestiti a terra.
«No, questo no» continuai nella ricerca come una forsennata finché non mi soffermai su un vestito color corallo. Avevo la pelle leggermente abbronzata quindi quel colore indosso mi stava abbastanza bene. «Decisamente tu.» Affermai stringendolo fra le dita.
In una frazione di secondi mi cambiai. Non ero mai stata così veloce come in quel momento.
Mi stavo guardando allo specchio, notando che il vestito mi aderiva alla perfezione accentuando le curve sinuose della vita stretta per poi allargarsi sui fianchi, quando sentii il campanello.
Merda, era arrivato.
«Respira, Eliza» presi una boccata d'aria poi allargai il sorriso che mi dedicai davanti lo specchio. «Ce la puoi fare» raddrizzai le spalle, alzai il mento e percorsi il corridoio. Passai il salotto e lanciai un'occhiata alla tavola apparecchiata, in cerca di qualche difetto o dimenticanza poi andai alla porta e l'aprii.
I miei occhi corsero sul fisico slanciato di Seth notando che era vestito come quella mattina.
«Ciao» disse sorridendo, mani in tasca.
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Mostrami l'amore (#2 Nightmares Series)
Literatura FemininaEliza Hill ama divertirsi, ama stare con gli amici e ama frequentare il suo pub di fiducia: il Nightmares. È soprannominata "l'Uragano Hill" perché dovunque vada, ha il dono di usare la sua lingua tagliente per parlare a sproposito e mietere vittime...