Capitolo 21

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Passano i giorni, ma sembra che Taeyong si sia eclissato dal mondo. Nessuno lo ha visto, nessuno lo ha sentito, i messaggi rimangono non risposti, e le chiamate suonano a vuoto.

La mia mente passa in rassegna tutti i possibili scenari alternativi, tutte le risposte che avrei potuto dare alla sua confessione, invece che la fredda e amara delusione che sono riuscita ad esprimere in quell'istante.

Questo senso di malessere mentre penso a Taeyong mi è fin troppo familiare. Non sapere dov'è e come sta mi fa preoccupare, ed ogni giorno che passa l'ansia aumenta.

Penso che anche Taeyong si deve essere sentito così quando non gli davo attenzioni, ma in questo caso la situazione è diversa. Lui sapeva che io stavo bene, mentre ora io di lui non ho alcuna traccia.

Rimango sveglia la notte, incapace di dormire, a volte in compagnia di Jenny, altre al telefono con Johnny, ed entrambi mi rassicurano che presto riusciremo a contattarlo.

Il senso di colpa è talmente forte che quando non lavoro giro per tutto il tempo la città, per cercare Taeyong in mezzo alla folla, negli autobus o dentro i negozi.

"Lucie, devi riposarti."

È la seconda tazza che faccio cadere oggi, e dal riflesso nella vetrina non posso non notare le occhiaie che segnano il contorno dei miei occhi.

Il rimprovero di Johnny trova approvazione in Jenny. "Johnny, portala a casa e falla riposare. Lucie, non sei nelle condizioni di lavorare."

Con una spintarella premurosa, la mia migliore amica mi accompagna fuori dal locale, e mentre Johnny mi guida verso casa, mi volto per vederla raccogliere i cocci rotti al posto mio.

Capisco quanto sono esausta nel momento in cui mi raggomitolo contro Johnny, nel suo abbraccio sicuro, e sento i miei occhi chiudersi automaticamente.

Anche se mi sento confortevole, il mio pensiero non fa altro che dirigersi a Taeyong. L'ultimo messaggio che ho mandato questa mattina, come tutti gli altri non è stato risposto.

"Sono così preoccupata per lui. E se..."

Johnny non mi fa finire la frase, posando il pollice sulle labbra per zittirmi. "Non pensarci neanche. Non osare pensare al peggio." mi ammonisce, con le sopracciglia aggrottate in un'espressione preoccupata. "Tu riposa. Ti avviso io se ti scrive."

Con la mano che mi accarezza delicatamente la testa, e il suo canticchiare sommesso, la stretta alle viscere inizia ad allentarsi, consentendo al velo del sonno di scendere su di me.

~

"Lucie..."

Johnny mi scuote la spalla con gentilezza e mi sveglio di soprassalto. "Quanto ho dormito?" chiedo, sentendo la testa pesante.

"Non più di mezz'ora. Ma guarda."

Mi porge il mio telefono e sgrano gli occhi non appena vedo un messaggio di Taeyong.

Continuo a guardare incredula lo schermo, pensando sia un'allucinazione, e mi alzo a sedere. Ho un tuffo al cuore nel momento in cui leggo il breve messaggio.

Perché continui a scrivermi? Cosa vuoi?

Il tono delle sue parole è chiaro: non vuole avere a che fare con me. L'ho trattato male e se l'è presa.

Ma io sono decisa nella mia missione di sistemare la mia amicizia con Taeyong, e subito gli mando una risposta.

Devo parlarti. E chiederti scusa. Dove ti posso incontrare ora?

Le parole escono con naturalezza. Abbiamo sbagliato entrambi, comportandoci tutti e due male nei confronti dell'altro, e ci dobbiamo delle scuse.

Mi permetto di tirare un primo sospiro di sollievo, rilassandomi, ma allo stesso tempo stringendo la mano di Johnny, ansiosa di ricevere una sua risposta.

Rain. • Johnny SuhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora