Sento la solitudine fin dentro le ossa, mi perseguita questa malattia, non riesco a respirare, nonostante intorno a me abbia delle persone, non le percepisco, non riesco a sentire nulla, quel groppo in gola e sempre più difficile da contenere, quelle candide lacrime mi pizzicano gli occhi, ma cerco lo stesso di ricacciarle indietro.
Seduta in mezzo al letto nel buio totale, penso quanto possa salvarmi un abbraccio in questo momento, vorrei qualcuno al mio fianco che mi sussurrasse "sei forte, lo sei sempre stata" che mi asciugasse le lacrime che in questo momento ho lasciato cadere, che prendesse le mie mani tremanti e se le portasse al petto, come se volesse dirmi "dallo a me il tuo dolore."
Vorrei sentirmi libera perché tutto inizia a starmi stretto, andare via, anche senza nessuna meta, ma l'importante è andarsene, sono stanca di soffocare nel dolore, sono stanca di essere perennemente infelice, sono stanca di essere costretta ad indossare delle maschere perché viviamo in una società di merda, sono stanca di sentirmi un fantasma.
Quando si è in questi momenti di tristezza totale, siamo tutte delle bombe ad orologeria, una singola parola può bastare per portarci a sprofondare.
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The silence of the sea
RomanceLetteralmente una guerra con se stessi e il mondo che ci circonda, cos'è l'amore senza il dolore? Cosa significa mettere se stessi al primo posto? Quanti abissi dobbiamo ancora affrontare?