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Mentre sono sotto alle coperte sento qualcuno appoggiarsi sul mio letto, così mi levo le coperte dal viso e vedo seduta sul letto Zulema.

-Vuoi ammazzarmi?
-Non ho armi.
-Sai farlo anche con le mani...
-So fare tante cose con le mani, non vorrei mostrartele a meno che tu non voglia.
-No...grazie, perché sei qui...?
-Ci ho pensato e io e te, purtroppo, dobbiamo convivere in questa casa, e penso che non dovremmo litigare, ecco...
-Stai male?
-Non sto male, sto dicendo sul serio
-Secondo me vuoi tranquillizzarmi solo per trovare il momento giustocper squartarmi e buttarmi in un fosso o cassonetto...

Appoggia una mano sul mio fianco e milioni di brividi, senza motivo, mi attraversano il corpo, giocherella un po' con la coperta e infine mi guarda negli occhi.

-Non voglio ammazzarti, non é la mia priorità.
-Mmmh...
-Dico davvero, ero arrabbiata quando te l'ho detto, io posso essere sia buona con le persone, dipende tutto da come vengo trattata
-Io non ti ho mai trattata male
-Mi hai sbattuto la faccia al muro e mi ha preso a calci
-Mi volevi uccidere!
-Hai tentato di fermarmi mentre ammazzavo quella stronza.
-Volevi soffocarmi col tuo braccio!
-Okay, va bene abbiamo sbagliato entrambe okay ora basta.

Ci guardiamo negli occhi e mi sembra quasi di perdermi nei suoi, come se fosse un momento unico e raro.

-Volevo farti sapere che se vuoi tornartene a casa puoi, ti prendo un biglietto aereo
-Non voglio tornare, non saprei nemmeno come giustificarmi, e poi non voglio finire in prigione...
-Bene, allora abbiamo in comune molte cose adesso.

La sua mano sale di più, passa dal mio fianco al braccio, mi sento strana al suo tocco, forse un po' temo che voglia picchiarmi o altro, ma non riesco a decifrare quello che vuole fare, mi sembra di guardare un muro, privo di sentimenti e senza parole.
La sua mano passa per la spalla e giunge fino al mio collo, dove si appoggia e me lo tiene saldamente, ma senza farmi male e me lo accarezza.
Sento i nervi rilassarsi, non ricevo quel contatto da anni ormai, la mia ultima relazione é finita quasi 5 anni fa e ne ho sofferto molto.
Improvvisamente sentiamo un rumore provenire dalla sala e poi la porta della camera si apre di colpo.

-Buongiorno belle donzelle!

È Saray che é entrata nella camera, per un attimo pensavo che ci avessero trovate.
Zulema si sposta da me, levando la sua mano dal mio collo.

-Divertita?
-Un sacco Zule, devi andarci anche tu, l'acqua é perfetta!
-Ci farò un pensiero.

Si alza ed esce dalla stanza seguita da Saray, io rimango lì, ancora confusa da quanto successo, affondo il viso nel cuscino, ma non riesco a dormire, ma non ho il coraggio di alzarmi e andare a raggiungere le altre.

{al fondo del precipicio} //ZulemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora