{al fondo del precipicio} //Zulema

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Durante la cena non faccio altro che a pensare a quel contatto con Zulema, la guardo, ma lei non ricambia il mio sguardo, é impegnata a mangiare e parlare con Saray. Dopo cena, dato che non é il mio turno di lavare i piatti esco, vado in spiaggia e cammino verso l'acqua, mi levo le scarpe e sento sotto di me l'acqua fredda che mi tocca, guardo l'orizzonte, mi incanto.
Respiro lentamente e mi lascio cullare dal sole che cala nel mare.
Ho lasciato le mie scarpe sulla spiaggia, insieme allo zainetto con una radiolona che uso per comunicare con le altre e altre cose utili.
Quando mi giro vedo una persona, un uomo che sta frugando in essa.

-Ehi!!! Vattene, é Roba mia!

Ma non sembra prenderla bene, estrae dalla tasca un coltello, maledico me stessa per non essermi portata dietro un'arma di Zulema.
Il tipo si avvicina pericolosamente a me mentre indietro e cerco si farlo calmare, ma non sembra comprendere ciò che dico, oppure semplicemente ignora le mie parole.
Ormai sono entrata in acqua fino al ginocchio e il tipo continua ad avvicinarsi, sempre più velocemente, fino a quando un boato mi fa sobbalzare e vedo l'uomo cadere in acqua e presto attorno a lui l'acqua si colora di rosso.
Mi guardo attorno cercando di capire da dove sia venuto lo sparo e vedo dall'alto di una "collinetta" Zulema con in mano una pistola.

-La prossima volta avvisami se esci, ti lascio qualcosa per difenderti

Scende dalla "collinetta" e si avvicina a dove mi trovo io, spinge col piede il corpo del tipo che viene trascinato dalla corrente, non avevo mai visto un uomo morire davanti a me e sono al quanto scioccata.
Mette via la pistola e mi guarda, forse si é resa conto che sono traumatizzata da quanto appena successo.

-Vuoi stare lì in acqua fino a domani? dai esci su

Allunga la mano verso di me e la prendo, mi porta verso di se facendomi uscire d'acqua, siamo vicine e posso addirittura sentirmi imbarazzata.

-Grazie...
-L'ho fatto solo perche avevo voglia di farlo
-Volevi ammazzare qualcuno?
-No, non in quel senso.
-E in quale senso?

La vedo roteare gli occhi e capisco che mi sta per mandare a quel paese, appoggio una mano sulla sua spalla, mentre la guardo con gratitudine.

-Davvero, grazie, mi hai salvata
-Non c'è di che, la prossima volta vedi di avvisarmi  perché non ti salverò ancora
-Va bene, mamma

Ridacchio e la guardo, vedo che alza un sopracciglio.

-Guarda che non sono vecchia, quanti anni pensi che abbia??
-Boh, nom saprei, 35?
-40
-Beh dai portati bene
-Tu quanti ne hai? Sembri uscita ieri dal liceo
-Sempre simpatica eh... ne ho 35 comunque
-Azz, non ti facevo così vecchia
-Ma senti chi parla
-Ehi ehi piano con le parole
-Hai iniziato tu

Appoggia entrambe le mani sul mio collo e mi guarda negli occhi con un strano sorrisetto compiaciuto.

-Già, adoro instigare le persone, devi abituarti a questa cosa
-E tu abituati che non mi abitueró mai al tuo carattere
-ci proverò.

Ormai il sole é calato e i nostri corpi, o meglio, i nostri visi sono illuminati dalla luce della luca, mentre tutto il resto é buio, oppure é solo la mia impressione, dato che sto guardando solo lei.
Mi spinge in acqua facendomi galleggiare, la guarda non capendo il suo gesto e scoppia a ridere, non l'avevo mai sentita ridere prima di oggi.
La schizzo con l'acqua e rido.

-non costringermi a venire li con te

La schizzo di nuovo con l'acqua, come per provocarla e spingerla ad entrarla, mi ripete la frase e lo rifaccio. In pochi secondi entra in acqua e la ritrovo completamente faccia a faccia con me, ci guardiamo negli occhi.
Non so perché, ma senza un motivo logico, senza programmarlo ci uniamo in un bacio, che trovo più piacevole di quello con Fabio.
Stiamo galleggiando nell'acqua fredda del mare e ci baciamo, ignorando ciò che ci circonda, ignorando anche le nostre liti, il nostro odiarci e schifarci a vicenda, infatti non so nemmeno perche lo stiamo facendo, ma vorrei che fosse un momento infinito.