Capelli rame, occhi smeraldo

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Entrò in casa: ad accoglierla il profumo della parmigiana in forno. Passò in cucina e diede un bacio a sua madre e al fratellino più piccolo, che in un angolo del tavolo si stava impiastricciando tutte le mani; andò nella sua stanza per togliersi gli abiti di scuola e indossare una maglietta larga e un paio di pantaloncini, poi legò i capelli in uno chignon disordinato e tornò in cucina.

Il pranzo trascorse allegramente come sempre e non appena tutti ebbero finito la ragazza si alzò e tornò nella sua camera; prese il computer e si sedette sul letto cominciando a navigare tra i social. Scorreva indifferente tra i post finché la sua attenzione non fu catturata da uno di questi. Nella foto era immortalata una ragazza: aveva la pelle chiarissima, quasi diafana, indossava un vestito verde, i lucenti capelli rossi le cadevano in morbidi boccoli sulle spalle, ma la cosa più bella era il sorriso che le illuminava il piccolo viso coperto di lentiggini, conferendo agli occhi verdissimi un'espressione birichina e dolce al tempo stesso. La ragazza rimase per un attimo senza parole dinanzi a quell'immagine così bella e gioiosa; poi, spinta dalla curiosità, iniziò a leggere i commenti lasciati dagli utenti e più proseguiva nella lettura più rimaneva attonita da tutta la cattiveria che trovò in quelle parole. Scorse tra gli altri post della ragazza e inorridì per ciò che lesse: non riusciva a comprendere come la gente potesse essere così malvagia.

Non riuscendo più a tollerare il malessere che le procurava quella lettura, chiuse il computer e, cercando di distrarsi, aprì i libri di scuola cercando di studiare, ma fallì miseramente: non riusciva a togliersi dalla testa le foto di quella ragazza e i commenti che le accompagnavano. Non potendo sopportare la sensazione d'impotenza che la attanagliava riprese il portatile e rispose a ogni commento sgradevole: per ogni "difetto" trovato dagli altri lei evidenziava un pregio; poi fece vedere le foto della bella "elfa dei boschi", come l'aveva soprannominata, chiedendo la loro opinione e il loro aiuto; infine la contattò e le due iniziarono a sentirsi spesso, diventando l'una la forza dell'altra.

Fu così che da un piccolo gesto di gentilezza nacque una splendida amicizia, di quelle con la "A" maiuscola che sono le più difficili da trovare.

Nota d'autore: Ci tenevo molto a ringraziare Amara Vayder che mi ha permesso di usare la sua foto, se vi interessa questo è il suo profilo Instagram @amaravayder.

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