Il banco aiuto, dove uno strano portone mostra drammatiche scene di distruzione

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-Quell'uomo è completamente pazzo!- Esclamò furioso Anthony. -Cioè ma hai visto come è vestito?- continuò- E poi perché mai continua ad urlare! Matilde aveva ragione...
- Si, è proprio strano- concordò Alex.
-Strano? Andrebbe scaraventato in una fossa.
-In una fossa? Vuoi cercare una pala?
-Si, regalamela se la trovi.
Anthony ed Alex stavano camminando in un lungo e
oscuro corridoio quando arrivarono nella sala dell'arrivo- andare.
Alex osservò la colonna e si sentì come richiamato. Come se una strana energia lo legasse a quell'oggetto. Vi si avvicinò.
La voce aveva detto di osservare, ma che cosa? Alex non lo sapeva, decise quindi che avrebbe cercato di non perdersi neanche uno dettaglio.
Fissò la colonna, che sembrò diventare molle. Le pietre che vi erano incastonate cambiarono posizione e dentro di esse Alex vide degli strani simboli, ma tutto finì quasi prima che se ne rendesse conto.
- Al, che stai facendo?- disse Anthony, vicino alla porta del banco aiuto. - Posso chiamarti Al? Che strano

soprannome. Immagina di essere sul ciglio di una montagna e dire "Al, andiamo Là"...
Il ragazzo scoppiò in una grossa.
-Cosa? Stai bene, uomo bicchiere?- chiese Alex, fissandolo perplesso.
-Che c'è? Sembrava un bel modo per sdrammatizzare. Deve essere la rabbia che mi sta facendo impazzire. Oh ma che sto dicendo! Ricordami che fare il comico non è il mio forte. Andiamo Alex. Il Signor Grey ci ucciderà se non facciamo in fretta, e non mi stupirei se ne fosse davvero capace.
-Tanto noi avremo una pala per difenderci.
Alex raggiunse Anthony e insieme attraversarono una grande porta marrone, decorata con semicolonne in stile corinzio, per entrare nel "banco aiuto".
La prima cosa che Alex notò in quella stanza non erano i divanetti rossi (su uno dei quali era seduta Hannah) o il banco al quale si trovava Matilde, ma il grande portone di legno, ubicato nel lato opposto della sala.
I bassorilievi che lo decoravano mostravano quattro scene differenti. In cima, sulla sinistra, si potevano osservare due circonferenze concentriche, all'interno delle quali erano scritte una T ed una A.
Sulla destra si aveva una città, che era raffigurata anche nella parte bassa del portone, seppur con una differenza. Nella prima immagine tutto sembrava tranquillo mentre nella seconda in cielo si aveva una sfera

con al suo interno la lettera L. La metropoli sembrava distrutta.
L'ultimo quadrante raffigurava due eserciti intenti a combattere, mentre nel cielo quello che sembrava un raggio di luce stava per colpire il terreno.
-Tra noi ci raccontiamo che sia una porta che conduca all'esterno, ma non lo sappiamo con certezza.- esclamò con voce alta Matilde, che aveva notato l'interesse dei due ragazzi per il portone. – Come mai siete qui?
- Matilde!- disse Alex- Che piacere vederti. Il Signor Grey si è arrabbiato con noi e dobbiamo prendere delle scope per pulire ciò che abbiamo fatto.
- QUELL'UOMO È PAZZO!- urlò Anthony -Insomma chi diavolo fa esplodere una strana sfera di fuoco per gettarsi a terra e fare un'entrata d'effetto...
- Matilde, ci spieghi cosa succede?
-Alex non mi sembra il caso ora, se arriverete in ritardo dal signor Grey, che come dite voi è pazzo, non ve la passerete bene...
-Hai ragione, forse è meglio prendere la scopa e andarcene.
Matilde si abbassò al di sotto del banco. Quando riemerse portava con sé due mocci e due secchi.
- Ecco a voi.
- Grazie.
Quando Alex fece per voltarsi, notò Hannah seduta su
un divanetto. Era piegata in due, aveva un viso triste, infelice.

- Che cos'ha Hannah?- chiese Alex.
- Non lo so, non è in vena di parlare.
- Ci penserò io- esclamò lui fiducioso -Non la conosco
bene, ma in un modo o nell'altro devo pur fare amicizia con voi.
- Alex, Grey ci punirà. Ricordi? Ci siamo appena detti di fare in fretta- ricordò Anthony -Non vorrei che gettasse te in quella sfera di fuoco per lanciarti in giro come una palla da biliardo
-Tornerò subito promesso, tu vai pure e nel caso digli che ero in bagno.
-Alex non credo sia il caso- insistette Anthony, quasi infastidito.
-Faccio in fretta, te lo prometto.
Al ragazzo non importavano le lamentele degli altri due e per questo si diresse da Hannah, mentre Anthony, dopo aver salutato Matilde, tornò in classe, seppur riluttante all'idea di lasciare lì l'amico.

Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora