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Non ho riottenuto il mio lavoro da guardia carceraria, ma non volevo nemmeno riaverlo, per quanto possa sembrare deprimente, ho deciso di lavorare in ufficio, ho bisogno di tranquillità e la mia vita non é mai stata tranquilla. Fin da quando sono piccola non ho mai avuto una casa vera e propria, o meglio, per colpa del lavoro di mio padre, ci siamo dovuti trasferire praticamente per tutta Spagna, non facevo in tempo ad avere degli amici che ce ne dovevamo già andare. Mia madre é morta quando avevo 15 anni, da quel giorno mi é caduto il mondo contro, non sono più stata la ragazza di prima, ho sofferto di depressione e non ho più parlato per 3 anni, non sto scherzando, non ho mai aperto bocca, mio padre poverino, ha sempre cercato di essere più forte di me, di non abbattersi per non farmi stare male, ma non ha mai avuto modo di parlare con me, di sfogarsi con me, perché io non parlavo, annuivo e basta. Mi dispiace molto per ciò che ha dovuto passare. All'età di 20 anni, come ho precedentemente spiegato, ho fatto un test per diventare poliziotta, ed avendo ricevuto il punteggio più alto, mi mandarono a lavorare nei piani alti del governo, fu il mio lavoro per 15 lunghi anni, e mi "piaceva", fu un altro lutto quando mi mandarono a lavorare in carcere, e incontrai quella donna che mi mise sempre il bastone tra le ruote, ma che adesso, non so come sia possibile, ma ho perso totalmente la testa per lei.

|Zulema|
<Rompipalle, stasera sei invitata da me>

|Ambra|
<Io sarei rompipalle?>

|Zulema|
<Preferisci testa di cazzo?>

|Ambra|
<Sei antipatica>

|Zulema|
<🖕>

Questo era il nostro modo per darci amore, un po' insolito per le coppie "normali", ma era l'unico modo in cui parlavamo io e Zulema.

|Ambra|
<A che ora devo venire da te?>

|Zulema|
<ma vieni quando cazzo ti pare>

|Ambra|
<anche adesso?>

|Zulema|
<Adesso non esagerare, non starmi addosso>

|Ambra|
<🖕>

{al fondo del precipicio} //ZulemaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora