PROLOGO

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Durante tutto il trattato sarò sincera e limpida con tutti i miei lettori. La verità è che non ho mai pensato di scrivere un libro in cui raccontare la mia vita. Sicuramente molti di voi penseranno "ma che cazzo me ne frega della tua vita. Ho già la mia che è così complicata". Ma l'obiettivo è quello di non farvi sentire soli perché non siete gli unici a fare cazzate. Io, per esempio, sono "la regina delle cazzate" o almeno penso sia così. Mi scuso per aver detto "cazzo". I miei mi rimproverano sempre perché credono che è un termine utilizzato da maleducati. Sarà capitato anche a voi sicuramente ma in realtà non sanno che è un intercalare, nonostante il mio pensiero, loro continuano a fulminarmi con gli occhi così come se Zeus fosse andato dalla polizia a denunciare il furto della sua folgore olimpica. Ho deciso di raccontare la mia vita e mi sembra giusto partire dal principio.

Il 24 aprile del 1996 a Bitonto nacque una bambina molto paffutella che piangeva. .... No, no, no, no, no. Scusate colpa mia. Ho detto dal principio, ma non così dal principio.

La storia di una soppravvissuta: la vita a scuolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora