capitolo 12

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Rose
Sono ubriaca. E stanca. E non so dove mi trovo. Ci penso un attimo portandomi l'indice alle labbra. Mi guardo intorno. Credo di aver visto Scorp pomiciare con la Parkinson da qualche parte, ma non mi importa, abbiamo litigato e voglio lasciarlo. Credo. Non ne sono poi così sicura in questo stato. Comunque devo dirlo a Domi, si giusto. O forse gliel'ho già detto? No, non credo. Non ricordo tanto bene. Cosa dovevo fare? Ah giusto! Allora, credo di essere.. in un locale. Si, direi di sì. Ci sono un sacco di persone sudate che ballano e la stanza è illuminata da qualche luce colorata. Non mi piacciono le feste. Ci sono troppe persone. Credo che questa l'abbia organizzata Alice, lei fa delle feste orribili. Ridacchio, e mi sistemo meglio sul divanetto in cui mi trovo. Passo qualche minuto a chiacchierare con non so bene chi di non so bene cosa, poi sento le mie palpebre chiudersi e lentamente mi addormento.

Quando mi risvegliai ero certa solo di una cosa: che sicuramente non mi trovavo nel luogo in cui mi ero addormentata.
Era tutto buio e mi trovavo in un bosco spaventoso. Soltanto pochi raggi della luna riuscivano ad oltrepassare le chiome degli alberi per illuminare il sentiero. Mi alzai lentamente ed iniziai a camminare. Non si sentivano suoni intorno a me, solamente le foglie calpestate sotto ai miei piedi ed il rumore del vento che sfrusciava tra gli alberi. Non sapevo dove stavo andando, dove mi trovavo o peggio ancora il perché ero lì, ma continuai a camminare. O perlomeno credevo di star facendo quello, ma avevo la sensazione di star camminando sul posto e avevo paura a guardare dietro di me per scoprire che era la verità: stavo facendo un enorme sforzo senza avvicinarmi a niente. Senza raggiungere nessun obbiettivo. Improvvisamente mi sentii di nuovo stanca. Le mie gambe smisero di camminare accasciandosi a terra, e mi addormentai di nuovo, questa volta però in mezzo a quel bosco spaventoso.
Quando mi risvegliai non ero più stesa sul sentiero di foglie, ma mi ritrovai sulla riva di un ruscello di montagna. Attorno a me si stendevano boschi innevati e montagne rocciose, prati fioriti e villaggi sperduti. Alzandomi notai che quel luogo, era assai più spaventoso del bosco buio in cui mi ero addormentata. C'era un tavolo da picnic con del cibo, e una tovaglia a quadri che erano stati buttati a terra. Sembrava quasi che le persone che avevano pranzato lì se ne fossero andate via di fretta, come se fossero scappate da qualcosa... o da qualcuno. Improvvisamente mi svegliai, ancora alla festa e ricordai. Il picnic. I mangiamorte. Hugo.

ADORO questo capitolo! Nel prossimo spiegherò cosa sarà successo a Hugo.. voi vi siete già fatti qualche idea?
Bye, Domi 🤍💕

Jaminique - Odore di lavanda Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora