~ApOcAlYpSe~ (TUA)

~|La Commissione|~ (pt 1)

Long time ago.....

Reginald Hargreeves camminava frettolosamente lungo quella grossa scalinata.

Doveva fare in fretta; non aveva molto tempo.

Una volta arrivato in fondo, raggiunse il salotto del suo palazzo, trovò tutti gli ospiti ad aspettarlo.

Doveva dir loro la verità. Non poteva aspettare altro tempo.

Seppur l'atmosfera emanasse calore, soprattutto grazie al perfetto arredamento del suo salotto e alla luce quasi surreale che trapassava tra l'enorme finestra al centro della stanza, nessuno dei centinaia dei presenti sembrava rilassato. Ognuno di essi aspettava con impazienza ciò che stava per uscire dalla bocca di Reginald Hargreeves.

-Amici miei, sono spiacente di informarvi che la mia straordinaria, laboriosa ed incantevole moglie Marise ci ha lasciato pochi minuti fa.- Tra la folla si dispersero gemiti soffocati dallo stupore e dal dolore.

Seppur la sua fosse stata una dolorosa perdita, Reginald manteneva ugualmente il suo solito tono duro e diretto. -Vorrei tanto poter ammettere che l'interruzione della sua vita sia stata utile, ma non posso farlo, poiché mentirei a tutti voi.- Improvvisamente, ogni rumore di sottofondo che si era creato tra i presenti cessò. -Sappiamo tutti che il nostro mondo sta morendo. Ma se agiamo come si aspettano e distruggessimo il pianeta terra non solo moriremo, ma estingueremo anche la razza umana. Il clan non capisce che le tossine in eccesso derivano dalla luna, per cui dobbiamo agire di nascosto.-

Una donna grossa e rozza, dall'aspetto alquanto bizzarro, prese parola. -Reggie, per quanto io stimi te e tua moglie, non posso permettermi di compiere un'azione del genere. La disubbidienza verso il clan è punibile con la morte.- Molte persone annuirono a quelle parole, ma niente di tutto quello sembrava turbare Reginald.

-Non lo permetterò affatto. Io e Marise abbiamo stabilito un piano prima che lei ci lasciasse. Un buon piano, aggiungerei.-

-In cosa consisterebbe questo piano?- Chiese la stessa donna.

Passi lenti ma forti si udirono per tutto il salotto. Dalla cima delle scale apparve una bellissima donna, dai capelli biondo platino (quasi bianchi), e un vestito rosso aderente che metteva in risalto il suo fisico mozzafiato. -La sola opportunità che abbiamo per salvare la razza umana è creare un qualcosa che possa, come dire, essere riavviato.- Tutti avevano uno sguardo frastornato. Cosa intendeva quella donna così seducente?

-Cosa vorresti dire precisamente?-

-È ovvio che il clan riuscirà a far fuori la razza umana, questo non possiamo impedirlo. Però, possiamo creare qualcosa che impedisca che definitivamente la fine. Come un videogioco: quando si fa game-over, possiamo provare di nuovo. E provare, riprovare, tutto il tempo che vogliamo!- Disse la donna con un gran sorriso in volto.

-Ma questo non è possibile!-

-Invece si, se abbiamo a disposizione un genio come mio fratello Reggie.- La donna posò una mano sulla spalla dell'uomo, che la guardò compiaciuto.

-Vecchi miei, io ho deciso di fondare una nostra organizzazione segreta. I miei studi sui viaggi nel tempo durante questi anni hanno finalmente dato i loro frutti.- Sospirò. -Come sapete bene, come membro del clan ho aiutato i miei colleghi a creare questi quarantatré feti. Si fidano ciecamente di me, per cui sarò io a partire in missione sulla terra, e di conseguenza sarò io a scegliere chi portare.-

-Vuoi portare tutti noi?- Un uomo molto basso e all'apparenza innocuo si fece avanti, porgendo timidamente quella domanda.

-Certo. Siete gli unici su cui io e Marise abbiamo sempre potuto contattare.- Ammise l'uomo. -Tornando a noi, sarò io a scegliere l'epoca temporale in cui ci stabiliremo, e sarò sempre io a trovare i feti che sono destinati a portare distruzione nel pianeta terra, creati su ordine del clan. Dovremo iniziare subito con la realizzazione di questa organizzazione, e molto probabilmente avremo bisogno di altre reclute.-