I primi dubbi

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Le cucine, in cui, tra disordine e aromi paradisiaci, delle materie prime vengono trasformate in pietanze squisite, sono decisamente affascinanti. Il problema è che devono essere pulite.
Il compito di Alex era proprio questo: rendere la cucina dell'Albergo splendente.
Il locale era decisamente capiente. I fornelli ad induzione, sulla sinistra della sala, erano circa venti. Nel centro si avevano delle postazioni di granito ove era possibile tagliare il cibo e preparare i piatti, mentre sulla destra si avevano la cella frigorifera e la dispensa.
La cosa che Alex notò subito, ovviamente, fu la sua compagna di avventura. Hannah.
-Ciao- esclamò la ragazza con un lieve sorriso- Ci si rivede. Come mai non eri a pranzo?
- Grey mi ha mandato dalla signora Mirror.
- Io lo sapevo che non saresti dovuto stare lì con me, la signora Mirror può essere molto inquietante e severa, a volte... Te lo avevo detto di ascoltarmi.
-Anche Anthony mi ha detto così.
-Ecco vedi? Lo sapevo che ho sempre ragione.
-Ha detto anche questo.- rispose Alex, secco.
-Sono convinta che io e lui andremo d'accordo. -Comunque,- continuò lei, dopo aver finito di ridere -
Grazie di esserti preoccupato per me... ora sto meglio.

- Perché eri triste?- domandò Alex, abbandonando il proposito di non chiederlo e cedendo alla curiosità.
Lei lo guardò torvo, ma poi si decise a parlare.
- La sala della musica è il mio luogo preferito, ma verrà smantellata perché nessuno oltre a me la usa.
Alex cercò di tranquillizzarla. - Possiamo riuscire a far cambiare idea alla Mirror.
- Grazie, ma non riusciremo mai Alex. Ci ho già provato.
-Non è vero- continuò lui -Se si potesse...
-No Alex, va bene così. Ora sarebbe meglio iniziare il lavoro.
- Che cosa dovremmo fare qui?- chiese Alex, abbandonando il discorso - Dobbiamo pulire e basta?
- Aspettiamo che arrivi la signora Scarf, la cuoca, che ci darà l'occorrente per pulire e ci dirà cosa fare, chiaro?-
- Chiarissimo, ma dovremmo...-Alex fu interrotto da una voce arrabbiata.
- Zitti! Questo non è il momento adatto per parlare, abbiamo un enorme lavoro da fare!
- Signora Scarf! Mi scusi- tentò di giustificarsi Hannah, che però fu interrotta dalla donna che era appena entrata in cucina.
- Ma dai Hannah sai che ti prendo in giro!- disse la donna ridendo a crepapelle - Ora mettiamoci all'opera.
La signora Scarf indicò il ripostiglio che conteneva le scope e i prodotti per pulire, dopodiché uscì e chiuse la porta.

Alex e Hannah erano rimasti soli e parlando diventarono ancor più amici, nonostante il poco tempo passato insieme. Poteva essere una grande amicizia quella tra loro e gli altri ragazzi, ma non tutto va come si vuole, anzi quasi mai, e questo racconto ne è la prova. Ve ne accorgerete. Pensate a me, che sto scrivendo questa storia per una buona causa, e che ho passato troppi secoli a cercare di tornare a casa cercando, e nel mentre di evitare che nel mondo fosse seminata troppa sofferenza. Di sicuro non mi sarei mai aspettato questo dalla vita.
- Sai Alex- disse Hannah mentre scopava per terra, per poi esitare.
- Cosa?-
- Niente, è una cosa stupida. Non ha molta importanza. - Ne sei sicura?-
- Alex ascolta, ti sei chiesto perché siamo qui?
- Certamente, ma ancora nessuno mi ha risposto.
- Io me lo sono chiesta molte volte, ho cercato spesso
di capirlo ma non trovo una spiegazione sul perché dovremmo essere chiusi qui dentro. Il solo fatto che non possiamo uscire credo significhi che la signora Mirror ci stia nascondendo qualcosa, no? il punto è che non so cosa sia.
- Ci sta nascondendo qualcosa?
- Non ne sono certa, ma perché dovrebbe tenerci nascosto quello che c'è fuori? Mi hanno sempre detto che ci stanno preparando per ciò che ci succederà una volta usciti da qua, ma cosa ci sarà esattamente?

- Per quale motivo credi che ci menta?
- Perché siamo qui ed impariamo ad usare i nostri poteri. Ci organizzano anche un esame che serve per capire quanto siamo in grado di dominare la nostra abilità. E' strano.
- Vero, dimenticavo l'esame...- disse Alex, pensieroso per non aver scoperto il potere.
- Non ti preoccupare, in realtà è molto semplice.
- E' possibile non avere un potere?
Hannah, che ebbe un sussulto, cercò di nascondere la
sua espressione preoccupata. - No, tutti ne hanno uno. Se vuoi ti posso aiutare.
- Va bene, grazie mille.
- Perfetto, allora se vuoi dopo il ballo di sabato ci possiamo trovare in biblioteca.
- Ballo?
- C'è la festa per i nuovi arrivati dopodomani. Il giorno dopo possiamo esercitarci.
- Perfetto, ci sarò.
Hannah guardò l'orologio sulla parete.
-Alex dovresti andare, se non arriverai in tempo alla
punizione il Signor Grey si arrabbierà.
- Hai ragione. Ci vediamo a cena così ci racconterai
per bene cosa sta succedendo. Eravamo così occupati a parlare che mi son scordato di chiedertelo!
- Non ti preoccupare - sussurrò la ragazza ridacchiando -Buona fortuna..

Mentre Alex abbandonava la stanza pensò che Hannah fosse molto carina. Chissà, lei stava pensando la stessa cosa di lui?

Il Pianeta Perduto: l'ombra del direttoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora