CAPITOLO 119

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È passato poco più di un mese dalla nostra separazione... stai preparando il tour... o meglio dovresti... ma la concentrazione è un effimero ricordo... tutto ciò su cui ormai riesci a indirizzare la tua mente è soltanto rappresentato da un nome... il mio... vedi il mio viso come un dipinto alla parete, una bizzarra nuvola nel cielo, il riflesso di una goccia sul vetro... senti la mia voce in ogni ragazza, donna, signora che ti rivolga la parola... il mio nome risuona nelle tue orecchie come se fosse l'unico ad essere pronunciato intorno a te... non riesci a non pensarmi, ci provi... ma non servono i giri immensi che fai fare alla tua mente... perché il cuore la riporta sempre, inevitabilmente, a me... non ci sono regole... quando si ama non si può sfuggire al proprio cuore... lui tornerà sempre a quel sentimento che dà vita, colore, luce a tutto... perché è esso stesso vita, colore e luce...

Marta, Claudia, Peter, Davide, Giovanni, tutte le persone a te vicine, persino Simo provano a dirti che non puoi continuare così, che devi darmi tempo, darne al nostro amore... ma tu sei sicuro non ci sia più speranza... e perciò continui a torturarti... come in questo momento... hai mandato tutti a pranzo e tu con una scusa ti sei isolato... ora, sei sdraiato sull'erba umida nel parco vicino casa... dove io Simo ci trovavamo sempre quando... si, quando vivevo a Milano... quando stavamo insieme... quando eravamo felici... uniti... Marta ti riproverebbe pesantemente... rischi di ammalarti così... ma non te ne importa... hai le cuffie alle orecchie e mandi a ripetizione le tue canzoni che sai più amo... quelle che sono noi... fissi le nuvole bianche che attraversano leggere il cielo stranamente terso per essere il primo Febbraio... poi ripensi ad esattamente un anno fa... il nostro weekend per i due mesi... i nostri festeggiamenti strani, non convenzionali... proprio come noi... il primo di tanti weekend insieme, folli, innamorati... come non siamo più ora... <seee... certo Marco... come se per te fosse possibile non amarla... il vuoto che ha lasciato è ancora qui... è sempre più grande... e mi opprime ogni giorno di più... vorrei solo che mi permettesse di chiederle perdono...vorrei toccarla, stringerla ancora una volta... oddio quel sorriso... quanto mi manca la sua risata... il suo sguardo da bambina innocente che in un attimo sa trasformarsi nello sguardo più provocante e sensuale che i miei occhi abbiano mai visto... poi le sue labbra... quanto mi manca sentirle morbide incastrarsi con le mie... le sue mani aggrapparsi ai miei abbracci... il suo respiro fondersi col mio... e quel profumo... vaniglia mescolata al cocco del suo shampoo... e mi mancano pure, da impazzire, i suoi finti rimproveri quando lasciavo tutto in giro per casa... il suo modo buffo di essere arrabbiata prima di fiondarsi tra le mie braccia... sulle mie labbra... oddio, sto impazzendo o lo farò a breve se continuo così...>, stai pensando proprio quando una nuvola a forma di cuore attira la tua attenzione nel suo transito in quell'azzurro limpido ed infinito... e contemporaneamente dall'Ipad partono potenti note al piano che ti riportano ai tuoi pensieri...

Ho bisogno di perderti per venirti a cercare altre duemila volte... anche se ora sei distante...

È esattamente ciò che il tuo cuore grida da giorni...

D'impulso ti alzi, metti tutto nello zaino, infili il casco, sali in sella alla Triumph e in meno di cinque minuti sei a casa, sali di corsa le scale, apri la porta, entri... lasci tutto a terra, dove capita... ti dirigi al piano... ti siedi, prendi il telefono dalla tasca... digiti il mio nome ed avvii la chiamata... appena senti il mio...

"Pronto?"

Dopo vari squilli... dici soltanto, in un sussurro...

"Pulce, amore... perdonami..."

Poi inizi a premere le tue forti dita su quei tasti... gesti delicati, ma decisi... accompagnano la tua voce che, leggermente, rotta dalle lacrime che rigano il tuo volto, inizia ad intonare quella canzone... che vuole essere il tuo modo di comunicarmi tutto il tuo amore, il tuo bisogno di perdono... di me, di noi... modifichi un pò il testo per chiedermi di perdonarti, di non perderci completamente...

"... ho bisogno del tuo perdono per poterti toccare, anche una sola notte... anche se siamo soli come l'acqua su Marte..."

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Poi senza aspettare una risposta, ma sperando di sentire la tua suoneria invadere la stanza, ormai immersa in un silenzio quasi surreale... agganci... lasciandomi sospesa... avvolta dalla tua voce calda, roca... spezzata dal canto disperato, unito al tuo pianto... che diventa il mio... inizio a singhiozzare... <Perché mi fai questo Marco?!... Cazzo, è già abbastanza dura così... senza che ti ci metti pure tu... poi sai che non sopporto di sentirti piangere... mi si stringe il cuore... e il primo istinto sarebbe quello di correre da te, abbracciarti, perdermi nei tuoi occhi nocciola... ma ormai quello sguardo non è più mio... devi rivolgerlo altrove... oh, no che dico... oh, no... no, se il tuo sguardo innamorato fosse per qualcun'altra potrei morirne... anche se... beh, ormai lo sono... dentro sono vuota... come se mi avessero tolto pure i sentimenti oltre al mio bambino... si, nostro, ma tu non l'hai voluto... oddio, ma perché piango, ora?! Cazzo... sono di ghiaccio verso tutto e tutti... un robottino che va avanti per inerzia... lavoro in modo automatico... ho chiesto di poter essere trasferita in ufficio, almeno per un pò... non ce la faccio a stare tutto il giorno con quei dolci nanetti urlanti... che potrebbero essere... no, non ci riesco... però, cazzo perché mi fai ancora questo effetto?... solo aver sentito la tua voce dal vivo mi ha fatta rabbrividire... ho le mani gelate... ecco, non posso non pensare a quante volte le hai prese tra le tue per scaldarle... regalandomi sempre quei tuoi sorrisi che sono unici, non ne esistono di eguali... e cazzo, quanto fa male il cuore... se penso alle lacrime liberate dai tuoi occhi meravigliosi che dovrebbero piangere solo di gioia... e non disperati come la tua stessa voce li ha traditi...>, non riesco a smettere di piangere... ho la testa che martella... la confusione è da più di un mese mia fedele compagna... non mi fa dormire... mi impedisce di essere lucida... ti odio per quello che hai fatto... non hai avuto fiducia in me, non hai creduto ce la potessi fare... ma al tempo stesso ti amo troppo... occupi le mie giornate, anche se non voglio... la mia testa e il mio cuore ripetono il tuo nome ad ogni silhouette simile alla tua che incontro... ad ogni rombo di motore, pur se completamente diverso da quello di bonnie... ad ogni intro di una tua canzone che le stupide radio pare si divertano a programmare in continuazione, adesso... ma, infondo, anche quando non ci sono scuse per pensarti io le trovo comunque... scioccamente guardo le foto che ho nella galleria del telefono e che non riesco proprio ad eliminare... poi, beh... c'è l'anello... quell'anello che ho tolto dal mio anulare proprio il giorno di Natale... ma che solo due giorni dopo ho recuperato dalla scatola in cui era riposto... non sono riuscita a rimetterlo al dito... ma l'ho infilato nella collanina che porto sempre al collo... proprio quella con il simbolo dell'infinito che mi hai regalato tu per i nostri sei mesi insieme... niente, non riesco proprio a liberarmi di quei semplici simboli d'amore... quello stesso amore che mi sto negando... ci nego... ma pur non riuscendo a farne a meno, non ho le forze per perdonarti... <basta, Giorgia così impazzirai... domani chiedi qualche giorno di ferie e parti... si, ho bisogno di staccare un pò... ma dove cavolo vado a Febbraio?... al mare?... o in montagna?... Eh, avrei proprio bisogno della mia città del cuore... ma... Roma... beh, non so... non credo sia la meta giusta questa volta... ma allora dove?... Uff... manco al posto per la mia fuga riesco a pensare... ma... si... è perfetto! Triste, malinconico, magico al punto giusto... sicuramente mi aiuterà...> e con queste riflessioni accendo il pc per cercare un alloggio per quella mia mini evasione dalla quotidianità, che mi soffoca sempre più... apro il mio fedele sito di ricerca e digito svelta... LAGO DI VICO...



Buonasera a tutti.. a chi ancora resiste a questa storia che mai avrei pensato diventasse così lunga!

Spero davvero avrete la forza di non mollare, per scoprire cos'ho ancora in serbo..

Detto ciò, cosa ne pensate di come si stanno mettendo le cose? Cosa accadrà dopo la chiamata di Marco? Quella dedica speciale convincerà Giorgia?

A presto

N.

LA MIA LETTERA PER TEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora