CAPITOLO 25: WELCOME TO THE HAZBIN HOTEL (FINALE)

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Quel barista aveva ragione a dire che Pentagram City fosse lontana. Gli toccò fare un servizietto all'autista all'arrivo, altrimenti non avrebbe mai avuto i soldi per pagare tutta quella strada.

«Grazie puttanella!»

Gridò l'autista sgommando via, beccandosi un medio da Merry.

Eccolo lì, era davanti a lui. L'Hazbin Hotel.

Che forza, da noi ci sogniamo palazzi così alti... perché mi sembra di averlo già visto?

Pensò, scrollandosi velocemente di dosso il pensiero e bussando alla porta. Dei passi seguirono poco dopo, e ad aprire fu una ragazza bionda in un completo rosso con un sorriso stampato sulla faccia.

«Benvenuto all'Hazbin Hotel! Siete venuto per il check-in o per l'Open...»

I suoi occhi diventarono più grandi, mentre il sorriso più piccolo.

«Day?»

Suggerì Merry, inarcando un sopracciglio.

«Ti è venuto un ictus o merda simile?»

La ragazza scosse la testa senza spiccicare parola, poi gli chiuse la porta in faccia.

«AAAAAL!!!»

La sentì gridare allontanandosi, lasciandolo spiazzato all'ingresso.

«Beh, capisco perché le stanze costino poco, il personale è pazzo.»

Commentò il giovane demone, incerto se alzare i tacchi o aspettare un po'. Scelse la seconda, e dopo pochi minuti fu premiato con il ritorno della bionda.

«Perdonami, è venuta fuori una... cosa. Posso sapere il tuo nome?»

Sembrava nervosa, tamburellando continuamente le dita sulla porta.

«Merry... siete pieni o roba simile? Perché nel caso me ne vado...»

«No no, non te ne andare! Non c'è nessunissimo problema, Merry... io sono...»

Attese qualche secondo, sembrava quasi che volesse che il suo nome lo dicesse il capretto, che iniziava a pensare di avere davanti qualcuno sotto sostanze pesanti.

«Charlie. Mi chiamo Charlie, e sono la proprietaria dell'Hotel.»

«Beh, piacere Charlie.»

Il ragazzo non sapeva nemmeno perché fosse rimasto tanto a lungo con la matta, che finalmente lo invitò ad entrare. Si bloccò un momento ad ammirare la sala, era grande e pulita, ma soprattutto gli sembrava per qualche motivo familiare.

Probabilmente in uno degli alberghi dove sono stato c'era una cosa simile.

Pensò, rimanendo comunque inquieto. Charlie gli presentò altri membri dello staff, il barista Husk, la cleaner Niffty e la seconda manager Vaggie, e l'inquietudine non fece che aumentare.

«Ti senti bene?»

Gli chiese, vedendo la sua espressione farsi strana.

«Solo un po' di mal di testa... sarà perché ho fatto un viaggio lunghissimo per venire qui. Spero che le camere siano economiche come dite, perché vorrei rimanere almeno una notte e non possiedo un granché.»

«Oh, certo certo, non preoccuparti! Vieni, devo ancora presentarti un paio di persone...»

«Non dovresti mostrarmi l'albergo? Avevo capito che fosse un'Open Day, non un circolo dove fare nuove amicizie.»

«Hai... hai ragione! Ma vedi, vogliamo che la gente si senta come in una famiglia da noi, per questo presentiamo tutti...»

«E perché non sono tutti qua?»

MerryDust - AngelDust x MaleOCDove le storie prendono vita. Scoprilo ora