In trappola.
Wendy
Si chiama barbeque in famiglia del sabato sera per una ragione. Solo i familiari e gli amici più stretti partecipano. Fisso il soldato con disapprovazione e non ci credo che sia veramente qui. Ogni volta che mi sposto nel grande giardino dello zio sento i suoi occhi addosso e ovviamente girandomi non si scomoda nemmeno di distogliere gli occhi. Questa cosa comincia a darmi sui nervi.
Insomma che cosa vuole da me?
Ha sorriso tre volte in totale da quando è arrivato e ho sentito la sua magnifica risata due volte. Già mi scoccia ammettere che non ho mai sentito una risata maschile così sensuale in vita mia.
Le cazzo di farfalle, che per esattezza non approvo svolazzano come matte ogni volta che fa un gesto e non capisco perché il mio corpo ha questa reazione. È bello, è dannatamente bello e forte ma fa paura.È immerso in una conversazione con Ashton, Aaron e mio padre e il fatto che superi i tre in altezza forse con una decina di centimetri o di più, non lo so dire con esattezza, mi mette a disagio. Non so se pensare a pericolo o sicurezza se mi trovassi vicino a lui, di solito il mio cervello funziona a scatti quando è a meno di un metro da me.
"Niente male, sorellina." Dice Emily affiancandomi insieme alla sua migliore amica Sidney.
La guardo strizzando l'occhio e lei ride.
"Certo che te ne intendi di testosterone, cara." Afferma anche Sidney muovendo la testa in modo malizioso.
Le guardo entrambe sapendo esattamente di essere stata colta sul fatto ma faccio finta di niente.
In fondo questo è niente.
"Ma di cosa state parlando?" Chiedo con le guance calde e gli occhi che corrono sul bicchiere contenente il mio succo d'arancia che tengo fra le mani.
"Andiamo, stellina, i tuoi occhi non mentono." Mia sorella abbassa la testa per guardami meglio e io avvamppo di più.
Ma per chi mi hanno presa? Sono semplicemente curiosa, tutto qui.
"Vi state montando la testa." Dico ritrovando la lucidità e tornado ad avere un espressione disinteressata, e finché sono ancora in tempo le lascio con le loro risatine che cercano di farmi ammettere qualcosa che esiste solo nella loro testa.
Raggiungo lo zio che canticchia la canzone di sottofondo, intento a cuocere la carne sulla griglia fumante e ne approfitto per fare alcune domande sulla nuova figura nel suo giardino. Avere più informazioni alla mano non è mai una cattiva cosa e la mia è solo semplice curiosità.
"Zio, come fai a conoscere il padre di Bryan?" Domanda indiretta per arrivare al mio scopo di conoscere di più sul soldato. Lo zio mi guarda e mi fa cenno di passargli il piatto accanto.
"Andrew?" Annuisco "È stato il mio migliore amico e siamo stati al college insieme ma ovviamente le nostre strade con gli anni si sono divise anche se non abbiamo mai interrotto i rapporti." Gira alcune bistecche e ne raccoglie altre già cotte mettendole nel piatto che passa a me. Le porto sul tavolo e torno da lui.
"Questo quanto tempo fa?" Chiedo avvicinandomi sempre di più al mio obiettivo.
Lui mi guarda questo volta in volto visto che deve aspettare ancora un po' per girare l'altra carne.
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La Cerbiatta Innamorata.
ChickLit➡️ La storia revisionata è disponibile su Amazon. (Ebook, cartaceo e kindleunlimited.) Wendy Miller è una giovane cuoca che lavora al Leo's Diner, il locale di suo zio, dove coltiva il suo più grande sogno: aprire un ristorante tutto suo lontano dal...