capitolo uno

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E' una mattina come le altre, il sole è coperto dalle nuvole che rendono Kensington più triste del solito. Come ogni mattina presto mi sono recata al prade ground ed ai suoi visitatori che puntualmente assistono alla mia performance mattutina con la mia vecchia amica kara, la chitarra che mi lasciò mio padre prima di partire per la guerra. Sento un dispiacere ogni mattina quando lascio mamma da sola a casa, anche se non so se quell'appartamento si possa definire casa, insomma è piccolo e al dir poco malandato.
Arrivata al parco mi reco alla mia solita postazione che,come al solito è piena di piccioni ,che non fanno altro che sporcare la panchina su cui metto tutto ciò di cui ho bisogno. Cioè un cappello e la custodia della chitarra.
E proprio con l'ultima canzone vedo un ragazzo avvicinarsi e mettere una mano in tasca per prendere qualche monetina da darmi. "sei brava" mi dice il ragazzo guardandomi dalla testa ai piedi con un sorriso, il ragazzo in questione non credo di averlo mai visto da qualche parte, indossa una camicia scura con dei pantaloni a vita alta e un paio di scarpe abbastanza vecchie. "grazie" gli rispondo sforzandomi di non andare nel panico,facendo presente a me stessa che un bel ragazzo mi ha appena fatto un complimento," ecco tieni, non è ciò che meriti ma è ciò che ho in tasca" dice porgendomi la sua mano, con un sorriso al dir poco stupendo." Grazie, ma credo che per il momento io meriti solo questi spiccioli" gli rispondo prendendo i soldi e mettendoli nella tasca esterna della chitarra. Notando l'orario mi rendo conto che sono in ritardo e che forse Martina questa volta mi ucciderà per davvero, quella ragazza ha una pazienza per sopportarmi." Scusa ma ora devo andare, sono in ritardo per il lavoro, grazie mille per prima." E prima che potesse dire altro corro via tentando di non cadere e quindi non fare una figura pessima.
Con il fiatone sono finalmente arrivata a casa dove posso posare la chitarra i pochi soldi raccolti per poi cambiarmi per andare al forno e iniziare un'altra giornata di lavoro con Martina.
Prima di uscire di casa mi riguardo allo specchio e mi aggiusto il grembiule un ultima volta prima di iniziare un'altra corsa contro il tempo.
Entrando nel panificio l'odore di pane mi pervade le narici e prendendo un elastico dal polso per poi fare una coda alta.."non credevo saresti arrivata" mi sgrida Madison da dietro il bancone," si lo so, scusa. Ho incontrato un ragazzo che si è fermato a parlare e ho perso la concezione del tempo" le rispondo sistemandomi dietro il bancone dei panini," voglio sapere tutto al riguardo, un ritardo del genere ha bisogno di una buona scusate cara." E fa la sua entrata dalla cucina Betty la proprietaria non che nonna di Mad, migliore nonna che possa esistere a parer mio.
"oh si assolutamente, voglio sapere tutto, ma dopo ora arrivano i primi clienti"mi dice Martina porgendomi una busta di panini da tagliare .Ripensando a quanto sono cambiata in questi anni mi vengono quasi i brividi, qualche anno fa non mi sarei mai svegliata così presto, anzi con Martina saremmo state capaci di rimanere nel letto a guardare il muro per ore. Ed ora già in piedi a lavorare alle 7 di mattina. In realtà ripensandoci la me di 3 anni fa non sarebbe mai riuscita a suonare per strada, di prima mattina poi.
Con Mad era tutto più divertente, riusciva a farmi ridere ogni volta che stavo male per ragioni varie. E ogni volta che lei era triste non lo voleva dar a vedere ma io lo notavo subito . ora io ci sono per lei e lei per me, ma siamo cresciute e non possiamo più permetterci di rimanere a dormire per tanto,ma questo non ha cambiato il nostro rapporto del tutto, poi con tutta questa storia della guerra possiamo solo che sostenerci a vicenda.
" certo che oggi sei parecchio pensierosa eh?"," ma che io ? Nah sono solo un po' stanca" noto qualcosa nel suo sguardo allora mi viene a mente un avvenimento che le è capitato recentemente che potrebbe renderla così pensierosa," pensi a quel ragazzo vero? Al coraggioso ragazzo che hai trovato in quel vicolo"noto il suo interessamento nelle mie parole e capisco di aver fatto colpo." Oh andiamo come faccio a dimenticarlo, nonostante quel ragazzo era il doppio di lui, lui era pronto a combattere fino alla morte" noto un tono di voce abbastanza strano e capisco il perché di tutto questo interessamento nei confronti di quel ragazzo" ti piace eh?" il campanello suona e fa rivolgere la nostra attenzione verso la porta . una figura imponente attraversa la porta e si dirige verso Mad." Ciao, vengo spesso qui e la mia attenzione si rivolge particolarmente sempre a te, mi chiedevo se avessi voglia di uscire con me." Le propone il gorilla con aria piuttosto intimidatoria, vedo Madison in difficoltà e decido di mettermi in mezzo. " guarda mi dispiace per te ma non può, è fidanzata. Quindi se non hai un ordinazione da fare ti chiedo gentilmente di andare via" il gigante si gira verso di me, che sono uscita dal bancone e sono davanti al gorilla,che è particolarmente più grande di me. "non parlavo con te bambina", sono davvero facilmente irritabile, e il fatto che lui non lo sappia mi fa venire ancora di più la voglia di tirargli un pugno." Bimba eh?" prima che potesse mettere la sua sudicia mano sulla mia spalla mi presto a dargli una ginocchiata sui gioielli di famiglia in modo tale da farlo piegare in due e poi prendo la sua testa e la sbatto contro il mio ginocchio. "non doveva finire per forza così" mi fa notare Madison."spero che tu non mi spaventi tutti i clienti di questo passo" dice Betty dalla finestra della cucina, non rispondendo ai loro commenti esco dal forno per cercare qualcuno che porti lo scimmione fuori dal negozio, uscendo dalla porta alcuni raggi di sole mi accecano per qualche secondo, in questi attimi noto una figura che mi stava fissando,anzi analizzando, con un cappotto nero lungo e un capello che copriva i suoi occhi. Non facendo tanto caso a quella figura chiamo due uomini che erano di passaggio di aiutarmi con il tipo nel forno, mentre faccio spazio ai due ragazzi per entrare do uno sguardo a Madison che stava parlando con i ragazzi. Volto la mia attenzione fuori, dove prima c'era lo strano signore che ora sembra scomparso.

I Love You To The Moon And BackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora