Io non capisco come vadino le cose dentro di me,è tutto così disordinato,tutto scombussolato, pieno di casino,un casino che però mi fa sentire vuota dentro,un vuoto che cerco di riempire con il cibo ma che non si riempie e questa cosa mi fa uscire pazza,mi fa diventare isterica, perché cribbio non si riempie?!
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Mi sveglio,mangio,mi lavo i denti,mi vesto e come al solito esco di casa per andare a scuola.
Routine scolastica sempre uguale,varco la soglia dell'entrata ed ecco gli insulti,ecco gli sgambetti,ecco le prese in giro,le risate di gruppo,un gruppo in cui io ovviamente non faccio parte,loro sono i lupi e io sono la preda da cacciare ma a voi sembra giusto? Vi sembra giusto deridere una persona solo perché non è esteticamente come vogliono loro? Solo perché è diversa? Be',io preferisco essere diversa che essere come loro,tutti uguali,un gregge che segue il pastore che se la prende con i più deboli solo perché sa che è il gregge a dargli forza.
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A CASA
"Bentornata amore" mi dice mamma mentre lava i piatti:"come è andata a scuola?"mi chiede "bene" le rispondo "hai fame?"
"Si mamma"
"Mmm...che ne dici di una bella e buona carbonara?" Mi dice con un sorriso
"Ottimo mamma" le rispondo sorridendo.
Capisco che il suo sorriso è finto grazie a quel colorito violastro che le sbuca da sotto l'occhio,il correttore non è riuscito a coprirlo mi sa, chissà se lei ha capito che pure il mio sorriso è finto.
Mangiamo io e mamma,da sole,niente papà,un silenzio di tomba circonda le mura della sala da pranzo finché io non decido di interromperlo:"come mai a casa così presto? Sono solo le tre" non mi risponde,fissa giù rigirando la forchetta negli spaghetti:"mamma,tutto okey?" Le chiedo "sono stata licenziata" mi risponde "ah..." Rimango senza parole "tranquilla, troverò un altro lavoro il più presto possibile" mi dice "okey mamma" le rispondo.
Passo il resto della giornata in camera mia a fare i compiti di scuola,faccio il liceo classico quindi ho tanto studio.
Quando fisso l'orario mi rendo conto che sono le 21:45,non ho ancora cenato e papà sarà tornato a casa da quasi un'ora,ero così presa nel mio studio che non stavo più dando retta a nulla..neanche alle grida di sottofondo,grida impossibili da non sentire.
Scendo le scale in punta di piedi,facendo il meno rumore possibile.
Arrivata alla fine delle scale,dove le scale incontrano la staccionata del muro,la scena mi è ben visibile,ci sono mamma e papà che si urlano contro,poi papà che le stringe il polso,le sussurra qualcosa all'orecchio dopo di ché le tira uno schiaffo e mamma finisce a terra.
Ero paralizzata,avrei voluto correre verso mamma,provare a difenderla,proteggerla in qualunque maniera possibile..ma non ci riuscivo,non riuscivo a muovermi,mi sentivo come dentro a delle sabbie mobili dove più tempo ci passavo dentro e più sprofondavo,quando d'un tratto ecco che vidi la luce,il miraggio,il campanello suonò, papà andò ad aprire ed era il vicino di casa che avendo sentito il fracasso si era preoccupato,capì che quello era il momento di scattare,corsi verso mamma,la presi facendole da spalla e la portai fino sul letto di camera mia,poi ci chiusi dentro, finché eravamo chiuse dentro in camera mia eravamo al sicuro,la furia di papà si sarebbe sfogata contro oggetti,si sarebbe ubriacato,poi sarebbe crollato e domani sarebbe tornato tutto più tranquillo.
Io non capisco perché mamma non divorzi da quell'essere, probabilmente ha paura,ha paura per lei e forse anche per me ma io desidererei così tanto vederla felice e avere un problema in meno..ma non sarà oggi il giorno in cui tutto questo finirà,eppure sono sicura che questo giorno,prima o poi, probabilmente più poi che prima,ci sarà
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passi di punta
Historia CortaLa storia di una ragazza non adatta ad essere la protagonista di un libro ma che eppure lo è,non è perfetta per gli altri,proprio per nulla e questo porta la sua vita a diventare buia(e non solo questo). Il suo sfogo è il cibo ma un giorno capirà c...