Il tempo sembrò improvvisamente fermarsi...
«Ba... B-baciassi?».
... Ed io rimasi completamente scioccato.
Il ragazzo annuì stringendosi sempre di più tra sé, nascondendo il viso ormai totalmente rosso sulle ginocchia.
«N-non pensare male, ti prego, non farlo! Ecco... Non-, Non sono gay! Non mi piacciono i ragazzi!».
Peccato che, con quella sua affermazione fatta al momento e parecchio impanicata, sentii il cuore frantumarsi come sottile ceramica scontrarsi violentemente contro il suolo.
Cercai di trattenere le lacrime, ignorare gli occhi lucidi e la sua figura sfuocarsi difronte a me.
«E a-allora perché tu.. tu...».
«Non dovevo... Non dovevo chiedertelo hyung, perdonami ti prego... Non so cosa mi sia passato per la mente in quel momento, me lo sentivo e basta ecco...».
Ma, nostante tutto quel dolore, ancora desideravo poter baciare quelle sue piccole labbra arricciate.
Con tutto il coraggio raccolto nel corpo finalmente mi decisi, prendendo un respiro profondo e mandando giù quel maledetto nodo alla gola che bloccato prima mi aveva.
«... No, non è un problema Jungkook».
«C-cosa?».
«Se ancora voi baciarmi fallo prima che cambi idea».
Una lacrima mi scivolò lungo una guancia, non potendo più avere controllo su essa.
Quanto sei patetico Jimin.
Il suo sguardo insicuro si posò subito sul mio, seguendo con gli occhi il percorso di quella piccola lacrima che presto mi raggiunse un lato del collo.
«Non piangere hyung, se piangi tu piango anch'io».
Una sua mano così si allungò lentamente verso il mio volto, accarezzandomi la guancia un po' arrossata per poterla asciugare e senza sembrare aver intenzione di staccarsi.
Un piccolo sorriso tremolante si accennò sulle sue labbra.
Il suo viso si avvicinò al mio fino a sfiorarsi, ma non abbastanza per toccarsi e compiere quel piccolo e desideroso gesto che entrambi volevano.
E così, in quei pochi millimetri che ci separavano, eravamo rimasti brevemente ad ascoltare il respiro agitato dell'altro e a rabbrividire a quella forte attrazione fisica che continuava a persistere; in un gioco di strazio e piacere in quella nostra dannata tentazione.
Entrambi, però, finimmo presto per lasciarci andare.
Le nostre labbra finalmente decisero di scontrarsi, prima premendo delicatamente l'una sulle altre e poi muovendosi appena cullate da quel piacevole momento.
Seppur la differenza di volume esse sembravano perfettamente combaciare, come due pezzi mancanti di un puzzle pensati per sempre perduti.
Era una sensazione unica, indescrivibile, ero certo di non aver mai provato nulla di simile con Taehyung.
Si muoveva lento, esperto, staccandosi a tempi regolari prima di far combaciare di nuovo le nostre labbra con più passione, guidandomi con dolcezza in quei semplici e naturali gesti.
La sua lingua iniziò lentamente a sfiorare la mia, facendomi rabbrividire ad ogni suo tocco nel sentirlo avere sempre di più il controllo su di me.
Poco dopo la sua mano si spostò dalla mia guancia ai miei corti capelli, raggiungendo velocemente la nuca per incitarmi ad approfondire di più il bacio.
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fantasticherie color ciliegia. jikook
Fanfic«Perché continui a guardarmi? Ho fatto qualcosa di male?» «Non puoi capire cosa tu riesca a farmi immaginare, Jeon Jungkook...» (incompleta) 2021 © ossobruco