IMPORTANTE
Hey ragazzi spero che la storia vi stia piacendo, oggi ho pubblicato un secondo capitolo per ringraziarvi di tutto, wattpad mi ha contattata per candidarmi ai "watty award" e davvero vi ringrazio tantissimo per aver seguito Hideko in ogni sua avventura fino ad adesso e le altre che avverranno ❤
Hideko's pov
Dopo aver sentito la sua storia mi fermo di colpo e l'uomo si gira confuso. <Se ci aiutassi, cosa succederà a tua madre?> domando spaventata, ma lui abbassa lo sguardo. <È morta pochi giorni fa> <non volevo...> <ero spaventato, volevo solo proteggerla, ma questo mi ha fatto dimenticare gli ideali con cui sono cresciuto. Da bambino ammiravo molto gli hero, quando ho scoperto di non avere un quirk, ho deciso che avrei aiutato comunque le persone, ma non ce l'ho fatta. Quando tu hai rischiato la vita per quel pulcino, mi hai ricordato perché ero venuto qui> spiega. Arriviamo fino ad una scalinata. <Prendi> dice Eisuke porgendomi la chiave <che significa?> chiedo confusa <da questo lato si aprono le porte con la striscia blu, da questa quelle con la riga celeste> spiega girando la tessera <perché me lo stai spiegando> <perché io non verrò con voi>. <Cosa...> <ho visto e fatto cose terribili, ormai appartengo a questo posto e ti coprirò le spalle affinché almeno tu possa uscirne> spiega. <Non posso lasciarti qui> <prenditi cura di lei> aggiunge guardando Shoto per poi correre nella direzione opposta. Stavo per seguirlo, ma Todoroki mi blocca per il polso <non possiamo lasciarlo andare> dichiaro cercando di liberarmi dalla presa <ti ho appena trovata, non ti perderò di nuovo>, a quelle parole annuisco.Se mi rimettessi in pericolo, il sacrificio di Eisuke sarebbe stato invano.
Usciamo dalla porta e ci ritroviamo in un corridoio bianco, non so che piano sia, ma l'unica via è quella. <Porta blu> osserva Kirishima guardando la striscia sopra la seconda porta blindata, guardo la carta che ho tra le mani e la passo sul sensore. Dopo pochi secondi si apre mostrandoci il continuo del passaggio. Facciamo così per altre tre volte finché non ci ritroviamo davanti una comune porta di legno, era l'uscita.
È troppo semplice.
<Ce l'abbiamo davvero fatta?> domanda Kaminari incredulo <troppo facile> osserva Shoto guardandosi attorno. <A chi importa, basta che usciamo da qui!> afferma Bakugo avvicinandosi alla porta <aspetta!> provo a fermarlo, ma ha già afferrato la maniglia che di punto in bianco scompare. <Fine della corsa> ci interrompe l'ultima persona che mi sarei immaginata di vedere...<Credevo...credevo fossi morto...> affermai notando la figura di Fujiwara davanti ai nostri occhi. <Mi dispiace averti deluso, ma, vedi, anche io ho dei piccoli segreti> spiega avvicinandosi e passandosi una piccola siringa tra le dita, contenente uno strano liquido viola. <Cosa vuoi?!> chiede in tono alterato Bakugo <niente di rilevante, solo... non posso lasciarvi andare via. Per lo meno, non con lei> risponde il dottore. <Non te lo permetteremo!> ribatte Kirishima <mi aspettavo una risposta del genere> afferma Fujiwara per poi iniettarsi quel liquido nel braccio.
Di colpo un'ombra nera ci circonda separandoci gli uni dagli altri. <Hideko> mi sento chiamare, ma attorno a me non vedo che quell'oscuro colore <cosa vuoi?!> chiedo cercando di camminare, ma sento i miei piedi bloccati. <Sei troppo importante per noi...o almeno il tuo quirk> spiega la Fujiwara <non la farete franca> dico con fermezza <che presunzione> risponde.
<Sai che in ballo ci sono anche delle altre vite?> aggiunge <cosa intendi> domando preoccupata. <I tuoi amici, sono venuti fin qui per salvarti.> <lasciali stare> ribatto a denti stretti <sai, non è mai un problema sconfiggere un villan...finché non è qualcuno a cui tieni...> <cos'hai in mente!> <lo vedrai presto>.
Pochi secondi dopo senti un rumore assordante circondarmi, il pavimento inizia a tremare e non riesco a mantenere l'equilibrio. Conosco questo quirk.
<Kirishima a destra!> sento la voce di Shoto <ragazzi, siete voi?> domando cercando di riconoscere le figure, ma non riesco neanche a girarmi che Bakugo mi prende per il colletto della maglia. <S-sono io> cerco di spiegare, ma non risponde, solo noto una differenza negli occhi, sembrava ci fosse un leggero velo bianco. Riesco a liberarmi dalla presa e lancio il ragazzo contro Kaminari, ma in quel momento Kirishima con un colpo mi fa finire contro il muro.
Sento un dolore alla testa <cosa succede...> domando cercando di rialzarmi.
<È questo quirk, era di un ragazzo. Numero nove> sento il dottore <posso controllare le loro menti, non per molto, quando basta affinché riescano a metterti fuori gioco>. <Perché ci trattate come oggetti!> ribatto infuriata <non potete capire...>.
Stavo per rispondere quando vidi Kirishima correre nella mia direzione e provare a colpirmi. Riesco a schivarlo, ma Kaminari stava per rispondere con delle scariche elettriche. Le blocco, ma forse quello è solo un diversivo. A togliere i miei dubbi è la figura di Shoto che cerca di darmi fuoco.
Fantastico.
<Ragazzi, sono io!> cerco di farli ragionare e contemporaneamente respingere i loro attacchi.
All'improvviso scompaiono di nuovo dalla mia vista e vengo circondata ancora dal nero più totale.
Devo dire che gli ultimi due giorni ho alternato bianco e nero neanche fossi in una sitcom degli anni Cinquanta.
I miei pensieri vengono interrotti da quella che sembrava una piccola corda legarsi attorno la mia caviglia e facendomi cadere a terra. Di colpo vedo Kyoka lanciarsi contro di me e ci ritroviamo sul pavimento. I suoi lobi mi circondano il collo e provo ad allentare la presa. Non credevo fosse così forte. <Jiro...>.
Dovevo trovare un modo per farli tornare in loro. In tutte le storie che leggo, quando le persone perdono il controllo, i ricordi sono l'unica cosa che li collega alla loro persona. I ricordi sono ciò che hanno costruito la nostra vita e in essi troviamo i legami con gli altri.
Tanto vale provare.
<Kyoka, ti ricordi di me vero> inizio liberandomi dalla sua presa e rimettendomi in piedi. <Sei la prima amica che ho avuto in questo posto. Avevo capito che tra noi c'era un legame dal primo giorno che ci siamo viste>. La ragazza tenta di colpirmi con uno dei suoi jack...non stava funzionando.
<Ricordi quando abbiamo passato la prima serata insieme a suonare e chiacchierare, lo scherzo a Kirishima e Kaminari. Sei tu che mi hai detto del koi no yokan.> Per un momento la vedo indietreggiare, devo scavare più a fondo.
<Quando mi hai portato i dorayaki dopo che sono stata male. Ti sei ricordata che sono il mio dolce preferito> affermo schivandola e prendendola per i polsi.
<Nel momento in cui mi abbracciasti, ho capito quanto sei importante per me. Kyoka sei la mia migliore amica>.
Flashback
<ehi> <ciao> rispose con tono gentile <tu devi essere Kyoka, il professore ha detto che abbiamo le stanze vicino>. <Si, tu ti chiami Hideko, giusto?> annuì a quella domanda <strano, non ti ho mai visto da queste parti> osservò <mi sono trasferita in Gran Bretagna quando avevo cinque anni> risposi <davvero? Com'è là?> domandò <piove molto> dissi sorridendo <beh se ti può consolare qui c'è quasi sempre bel tempo e abbiamo anche la piscina> rispose ricambiando il sorriso, sono davvero tutti in fissa con questa piscina a quanto pare.
<Cambiando argomento, sai suonare qualche strumento?> disse <i miei genitori mi avevano comprato una tastiera e una chitarra per farmi passare il tempo chiusa dentro casa> risposi <perché?> aggiunsi. Eravamo ormai arrivate davanti la sua stanza e lei aprì la porta. <Wow> esclamai con entusiasmo, era colma di strumenti, qualsiasi <mio padre fa il musicista, per questo la mia camera è, beh, piena> spiegò la ragazza <li sai suonare tutti?> chiesi con stupore <praticamente si> rispose con un sorriso <prova la chitarra, prendila è li> aggiunse. La portai a me con la telecinesi <quello è il tuo quirk?!> domandò la ragazza stupita <si> annuì leggermente imbarazzata.
<Fammi indovinare, hai una cotta per Kaminari vero?> dissi ridendo, la ragazza diventò paonazza <n-non è vero> cercò di smentire <e allora perché le tue guance sono più rosse dei capelli di Kirishima?> domandai ironicamente, la ragazza affondò la faccia nel cuscino. <Come hai fatto a scoprirlo?> chiese <beh, diciamo che sono un'ottima osservatrice> risposi <anche tu e Todoroki...> controbatté facendo l'occhiolino <c-ci conosciamo solo da un giorno, anche se...> dissi balbettando <anche se cosa?> si incuriosì la ragazza <diciamo che la prima volta che ci siamo visti i miei occhi è come se avessero brillato> confessai <è il koi no yokan!> disse entusiasta la ragazza. <Koi no che?> domandai <significa premonizione d'amore, è una sensazione che si può avere al primo incontro, anche se in quel momento non provi un vero sentimento per quella persona, siete comunque destinati a stare insieme>
Sentii qualcuno entrare dalla porta, mi affacciai e vidi la figura di Kyoka. <Hideko!> esclamò la ragazza abbracciandomi, rimasi abbastanza sorpresa da quell'abbraccio. Jiro non è una ragazza che mostra spesso affetto, ma non ci pensai due volte a ricambiare il suo gesto. <Come ti senti?> chiese <beh, la testa è un po' indolenzita, ma meglio rispetto a ieri> risposi sorridendo <ne sono felice> disse. <Guarda cosa ti ho portato> aggiunse mostrandomi un sacchetto marrone che poi mi porse. Lo aprii e vidi quattro dorayaki, sorrisi, non tanto per la colazione quanto per il gesto. <Grazie> esclamai abbracciandola.
Di colpo la ragazza lascia la presa e mi abbraccia <mi sei mancata> affermo ricambiando il gesto, <anche tu> risponde.
Adesso dovevo pensare agli altri.
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stay
Fanfiction"mi guardo attorno e vedo quelle dannate pareti soffocanti finché la vista non diventa sempre più appannata e quel freddo bianco non diventa nient'altro che un oscuro e avvolgente nero..." ° ° ° Una stanza bianca in un edificio sconosciuto. Una voc...