Capitolo 22

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Scarlett pov

Apro lentamente gli occhi stiracchiandomi per poi guardare il soffitto, spalanco gli occhi e mi metto seduta "perfetto non sono decisamente nella mia camera" penso guardandomi in torno, la camera ha le pareti le pareti bianche opache ed il soffitto nero con al centro un panello led rettangolare bianco davanti a me c'è una porta finestra con un balcone da cui proviene la poca luce dell'alba, mi giro verso la mia sinistra dove c'è una porta con accanto un armadio nero che occupa la maggior parte dello spazio nella parete ed accanto al letto un comodino sempre nero, mi giro verso destra c'è un'altra porta con una libreria che come l'armadio occupa abbastanza spazio ed accanto a me un altro comodino, giro lo sguardo e vedo che sopra il letto ci sono delle foto circondate da piccole luci, mi guardo notando di essere con la maglietta di qualcun'altro "perfetto" penso passandomi una mano sulla faccia e sdraiandomi sul letto deglutendo

"stai pensando o qualcosa del genere? Devo tornare in bagno? " dice una voce alla mia sinistra, mi rimetto seduta sul letto guardando il proprietario della voce, è lì, con un sorriso divertito, appoggiato con una spalla alla porta e con un solo asciugano legato alla vita "oddio" mormoro sdraiandomi di nuovo sul letto, lui mi raggiunge mettendosi seduto alla mia sinistra "dovevo rimanere in bagno o non volevi proprio vedermi" mi chiede "nessuna delle due solo che pensavo che mi sarei svegliata nel mio letto" dico guardandolo mentre a sua volta anche lui mi guarda "oh be bob mi sembrava il caso visto che eri ubriaca, lo eravate un po' tutti, ma tu, William, quattro e stranamente anche Eric avete alzato un po' troppo il gomito, vi ho dovuto portare ognuno nel proprio letto, ma tu, tu non volevi staccarti da me, mi eri addirittura saltata in braccio, mi dice per poi ridacchiare sull'ultima parte

Se fosse possibile avrei voluto sprofondare anche di più sul cuscino e cambiando argomento cerco di chiedergli "ma mi hai cambia" non mi lascia finire che subito risponde "diciamo di sì" si ferma abbassando il suo sguardo per non guardarmi negli occhi per poi deglutire e ricominciare ad osservarmi "appena sei entrata dalla porta dell'appartamento continuavi a mormorarmi che avevi troppo caldo e sei scesa dalle mie braccia per poi cominciare a guardarti in torno ed arrivare in camera mia e mentre io ti ero andato a prenderti dei vestiti per oggi tu ti sei levata il vestito, i tacchi sei stata anche molto brava devo dire ti sei tolta anche gli orecchini" mi dice ironicamente l'ultima frase per poi continuare "quando sono tornato ti ho trovata mentre saltavi sul mio letto e quando ti avevo chiesto se volevi una mia maglietta per dormire sei saltata giù dal letto aprendo il mio armadio e prendendo una delle mie magliette preferite ed infine per farti addormentare ti ho dovuto accarezzare I capelli con una mano e con l'altra la schiena mentre tu continuavi a fare lo stesso con i miei capelli e con l'altra mano mi accarezzavi il lobo dell'orecchio" sospira "il che in sé è fantastico, però io volevo dormire" finisce per poi alzarsi e andare davanti al suo armadio

Continuo a pensare a tutto ciò che è successo ieri sera e cerco di ricordarmi altre cose inutilmente, sento Derek che si sdraia accanto a me e lo guardo si è messo dei pantaloni della tuta neri restando a petto nudo, lui a sua volta mi sta guardando "dovresti dormire ancora un po' sono le quattro e sei andata a dormire solo due ore fa potrai dormire ancora per quattro ore e mezza poi alle nove dobbiamo essere entrambi giù pronti ad affrontare le nostre paure" dice per poi sbadigliare "aspetta ma se sono andata a dormire due ore fa e tra quattro ore ci dovremmo svegliare perché tu eri a farti una doccia" gli chiedo mentre mi sistemo nel piumone lui si avvicina e mi circonda tra le sue braccia ed io appoggio la testa sul suo petto "non riuscivo a dormire e di solito una doccia calda mi aiuta" mi dice ed io riesco a mormorare solo un "okay" e lui prima di addormentarsi completamente mi sussurra "ti amo bimba" ed io continuo a pensare a questa frase come se l'avessi già sentita
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- la sera prima -

Siamo in una stanza completamente buia, non avevamo acceso nessuna luce, dalla finestra alla mia destra entra la luce della luna, non è molta, ma quanto basta per guardaci negli occhi, le nostre fronti una contro l'altra, le mie braccia circondano il suo collo e le sue mani sono sui miei fianchi "mi dispiace" mi sussurra ad un certo punto mettendo fine al silenzio che regnava nella stanza "di cosa" gli chiedo anch'io sussurrando "questi giorni continuavamo a litigare per cose da niente e nonostante ci vedessimo ogni giorno eravamo entrambi distanti" mi dice sospirando "tranquillo è colpa di entrambi, ma abbiamo appena risolto no" gli dico sorridendo

"Già" lo sento mormorare prima che mi prendesse il mento tra le sue dita e farmi alzare lo sguardo e l'attimo dopo le sue labbra sono sulle mie, chiudo gli occhi avvicinando ulteriormente il mio viso al suo mentre le nostre lingue si intrecciano, sposto la mano che prima era dietro la sua testa sulla sua guancia e lui mi spinge leggermente contro il muro facendomi poggiare ad esso con le spalle spostando le mani dai miei fianchi e portandole sulle mie cosce alzandomi e portandomi alla sua stessa altezza, incrocio le mie gambe alla sua vita e ci stacchiamo per riprendere fiato

lo guardo negli occhi, ma lui riprende a baciarmi per poi passare a lasciare dei piccoli baci sulla clavicola salendo fino ad arrivare collo dove dedica più tempo, continuo a passare una mano tra i suoi capelli mentre lui continua a baciare e mordere un punto poco sotto l'orecchio, gli prendo il volto tra le mani riprendendo a baciarlo "ti amo bimba" mormora sulle mie labbra ed io staccandomi lo guardo negli occhi "ti amo anche io Eric"
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Spalanco gli occhi per poi deglutire

Non è finita per niente bene

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