capitolo cinque;

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(shoutout a me che sto facendo costanti ricerche sulla gravidanza per rendere la storia più credibile possibile)

Alla fine della settimana in gita, potevano dire di essersi divertiti molto, nonostante i mille pensieri nella testa di ognuno di loro:

Finn e Noah non si parlavano, e se lo facevano, litigavano;

Gaten e Caleb cercavano in tutti i modi di farli riappacificare;

Sadie rassicurava Millie ogni volta che aveva un mental breakdown, e qui ci colleghiamo con cosa occupava la testa di Millie da 7 giorni infernali: la possibile gravidanza.

La stava mandando fuori di testa.

E il fatto che non aveva ancora fatto il test le metteva ancora più ansia: aveva fatto qualche ricerca con Sadie e avevano letto che il risultato era più affidabile la settimana dopo di quella in cui avresti dovuto avere le mestruazioni. Perciò aveva deciso di aspettare e farlo quando arrivava a casa, o il giorno dopo, cosicché sarebbe stata sicura dei risultati.

Quel giorno si svegliarono presto per ripartire verso Vancouver.

Salirono in autobus e Millie si sedette con Caleb, Sadie con Noah e Gaten con Finn.

Una ventina di minuti dopo la partenza, Noah si alzò dal suo posto, spronato da Sadie, e si avvicinò a Gaten.

La professoressa lo rimproverò, dicendogli che non poteva alzarsi mentre l'autobus era in corsa e intimandogli di tornare al suo posto.

Ignorandola, chiese velocemente a Gaten di scambiare i posti, perciò si alzò anche lui. Il disappunto nello sguardo della professoressa era ancora più evidente, vedendo ben due alunni in piedi, ma sospirò facendo finta di nulla quando si risedettero, scambiando però i posti.

Noah era quindi seduto accanto a Finn, che fece finta di nulla.

«Finn?» lo chiamò.

Il ragazzo si girò verso di lui, senza dire niente.

«senti, scusa. So che la tua vita privata non mi riguarda, ma prova a metterti nei miei panni. È di Millie che parliamo, sai che sono sempre stato piuttosto protettivo nei suoi confronti. Quindi diciamo che non è stata la notizia più piacevole che potessi ricevere. È veramente disgustoso, in effetti. È che- è che lei non è come tutte le altre che ti scopi, Finn»

Finn lo sapeva. Se n'era accorto. Era come se avesse sbattuto la testa contro il muro. Non ci capiva più niente quando lei era intorno. Era come se l'avesse stregato, per qualche motivo, eppure non era mai successo con le altre ragazze con cui aveva avuto rapporti. Ma lo negava a se stesso. Non l'avrebbe mai ammesso.

Il modo in cui il loro atteggiamento era cambiato ultimamente, modificando quindi anche il loro rapporto era... inaspettato, ma piacevole.

Alternò lo sguardo tra Noah e la sua mano un paio di volte, poi gliela strinse, ricambiando il  sorriso.

Il resto del gruppo li aveva guardati per tutto il tempo, ma la prima persona su cui si posò lo sguardo di Finn era Millie.

Lei sorrise e gli mimò con il labiale «te l'avevo detto» ,poi gli fece l'occhiolino.

night changes | fillieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora