La morte del grunge

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Ho intitolato questa  di miei pensieri la morte del grunge.

Sicuramente il grunge raccolta non è nato con Kurt Cobain o con i Nirvana,e molti non saranno d accordo nel dire che il genere sia morto con lui,ma nessuno tra i veri appassionati di grunge può negare che con la sua morte il genere abbia perso tanto.

Non voglio aggiungere carne al fuoco infinito della discussione sulle circostanze oscure della sua morte,quindi non esprimo una sentenza ma un mio pensiero sul suo eventuale suicidio.

Che Kurt aveva una personalità eccentrica è noto,come è altrettanto noto che avrebbe senza dubbi avuto il coraggio necessario a premerlo,quel grilletto.

Cosa lo avrebbe potuto frenare dunque:

L'amore per la sua terra?

Naaaaa,ripeteva in continuazione di essere venuto su nella terra di boscaioli,zotici ed esaltati vari,sarebbe stata una liberazione.

Possiamo anche estendere il discorso alla bigotta opinione pubblica Americana,che tanto lo criticava per essere il portavoce di una generazione di fannulloni drogati,alcolizzati ed insicuri, senza mai capire che questi erano un prodotto dell educazione impartitagli proprio dall America.

Poteva avere a cuore la sua musica,e se non essa almeno i suoi fan?

Non vedo come,dal momento che negli ultimi anni della sua vita era molto deluso dal fatto che molti iniziavano a seguirlo per moda,proprio lui era diventato il fautore di una moda,era diventato commerciale; al punto che nemmeno la sua musica,quella che gli dava uno scossone superiore a qualsiasi droga potesse prendere,riusciva più a farlo sentire vivo.

Lo rincuorava forse la moglie?

No,no...assolutamente no!

Nel periodo in cui iniziò a drogarsi più pesantemente gli pareva che per la donna da lui tanto amata fosse diventato un peso essere la moglie di Kurt Cobain,che le sue allucinazioni lo portassero a pensare che lei volesse ucciderlo o peggio negargli la cosa più bella della sua vita,sua figlia; a questo proposito non sono convinto che fossero  allucinazioni e congetture di un tossico...almeno non del tutto.

Ma ecco un qualcosa di valido una motivazione plausibile per non schiacciare quel dannatissimo grilletto,sua figlia.

Già,quella figlia che più volte verrà definita la cosa più bella che egli avesse mai fatto.

Ma è anche vero che nella sua fragile psiche potrebbe aver pensato di farle un favore in quel modo,che se non avesse vissuto col peso di essere la figlia di Kurt Cobain avrebbe magari vissuto meglio,magari ancora riuscendo addirittura a trovare quella fantomatica felicità che era stata la dannazione di Kurt,che nel suo capolavoro dice di lei :"I found it hard,it's hard to find".

Insomma purtroppo non sapremo mai cosa gli passo nella testa nell istante in cui sparò,probabilmente, anzi quasi certamente una cosa la fece...si,penso proprio che sorrise; sorrise pensando che lasciava un mondo che era la sua gabbia,d oro ma pur sempre una gabbia, e sorrise anche pensando a tutte le sensazioni,forti,che quel gesto avrebbe suscitato,forti come quelle che ti facevano provare solo i suoi testi.Che poi fosse un grande non vi sono dubbi,dal momento che oggi,a vent'anni da quel tragico giorno,i suoi brani,e con essi anche lui,sono più vivi che mai.

Personalmente da lui ho tratto un solo,grande insegnamento,come as you are people!

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