PREMESSA:
Ragazzi, come è successo con il secondo libro, i primi capitoli possono risultare noiosi, confusionali e privi di azione ma come sapete, devo prima impostare bene la storia, tra qualche capitolo inizierà la vera trama.
Credo che dei tre libri questo sarà quello con più colpi di scena.***
Due settimane più tardi.
Mi sveglio di buon umore come d'altronde faccio da quando sono qui a Los Angeles.
La mia vita sta andando stranamente bene.
L'unico problema è che iniziano a mancarmi gli altri, Cat soprattutto.
E Barbie. Non la vedo da quasi un mese.
Non si sente con nessuno dei ragazzi, gli unici ad avere un contatto con lei sono i suoi genitori.
Ai quali non vuole però dire dove si trova. Cerca di calmarli rassicurandoli di stare bene.
Speriamo stia bene davvero, dovunque lei sia.Per quanto mi manchino i miei amici non posso andarmene da Los Angeles.
Il primo motivo è che ho promesso a mio padre di portare a termine gli affari con Nate.Non guardo più a Nate come a un mio impegno ma piuttosto come ad un amico.
Mi fa piacere la sua compagnia, mi diverto con lui..E poi è la prima persona sana di mente con la quale ho un rapporto più approfondito.
Ha un modo di pensare totalmente razionale e logico a differenza della maggior parte delle persone che frequento, le quali hanno dei problemi mentali gravi, e lo si nota solo dalle cazzate che dicono in qualsiasi circostanza.Si, esatto, parlo soprattutto dei miei amici.
Ad ogni modo, il secondo problema è Chanel.
È in ospedale da 10 giorni.
Ha avuto dei problemi allo stomaco e hanno dovuto farle varie procedure e terapie.
Sta bene ora, ma sta di fatto che è ancora in ospedale.Di conseguenza non potrei mai tornarmene a Miami sapendo che è ancora ricoverata.
Mi alzo, mi faccio una doccia per poi darmi una sistemata.
Proprio mentre scendo le scale vedo la porta aprirsi e mia madre e mio padre entrare con Chanel tra le braccia.Sorrido avvicinandomi a lei:"Ciao principessa, benvenuta a casa."
Lei mi guarda con un viso tristissimo e si appoggia al petto di papà senza degnarmi di uno sguardo:"Grazie." dice soltanto.
Guardo confusa mia madre che mi mima un:"Ti spiego dopo" mentre mio padre dice:"La porto di sopra a riposare."
-"Non sapevo sarebbe tornata a casa oggi." seguo mia madre che sembra esausta e si butta a peso morto sul divano.
-"Non lo sapevamo nemmeno noi. L'hanno deciso poco fa i dottori." spiega.
-"Come sta?"
-"Mm..Bene. Sta bene. Hanno detto che deve soltanto fare degli esami tra qualche giorno."
-"E allora perché aveva quella faccia?" chiedo.
-"Non lo so. Quei 10 giorni in ospedale non le hanno fatto bene.
A quanto pare si è spaventata, non dimentichiamoci che ha solo 3 anni.
Riesci a farla divertire? Sembra essere in depressione, cerca di passare la giornata con lei, io ho delle cose da fare e tra poco esco quindi confido in te."Wow, a quanto pare la depressione è un tratto di famiglia.
Quando i miei escono per fare le loro cose, io raggiungo Chanel nella sua stanza.
È sdraiata con un'espressione imbronciata fissando la parete.
Ah..Che vita dura già a tre anni.