Colt si raccomandò più volte di tornare a fare affari con lui. Daw si congedò promettendo, prima o poi, che sarebbe tornato.
Poi dovettero occuparsi degli schiavi liberati a cui donarono le ultime monete che avevano.
Ripresero il viaggio nel pomeriggio, tenendosi su strade più trafficate. Daw e lo stesso Lashrael avevano finito di sanare le ferite del corpo del ranger, ma questi era ancora silenzioso e a volte distratto.
La prima sera che si accamparono Daw tirò su la sua barriera magica.
Avevano già cenato e stavano preparando il giaciglio davanti al fuoco che il mezzo Drow aveva acceso. Daw era sulle spine, avrebbe voluto andare oltre le semplici coccole, ma non era sicuro della reazione di Lashrael, così, una volta stesi, provò a baciarlo sulle labbra.*
Accettò lo sfiorarsi delle labbra, ma non accennò di andare oltre.*
Non insistette, comprendendo da subito la rigidità del ranger. I giorni seguenti, viaggiando, cercò di essere delicato e di non imporsi. Ci vuole tempo, si ripeteva.
Finalmente raggiunsero il bosco e la casa di Lashrael.*
I sigilli erano ancora dove li aveva posizionati, segno che non era successo niente, almeno lì. Tirò un sospiro di sollievo. «Bene, Fey'ri, so già che non è il tipo di comodità che preferisci» esordì, «ma cercherò di renderla più vicina ai tuoi gusti.» Doveva più che altro rendere se stesso più vicino ai gusti di Daw, si rendeva conto di essere freddo e incostante e che non aveva motivo di esserlo. «Possiamo provare da capo?» mormorò, senza dare altre spiegazioni.*
«Ti ho già detto che la tua casa mi piace molto, Lashrael, la trovo decisamente comoda, forse mancano un po' di libri, ma rimedierò, se a te sta bene.» Mentre si toglieva il mantello da viaggio chiese. «Provare da capo cosa?»*
«Per i libri puoi trovare spazio senza neanche chiedere» rispose. Per il resto, gli sembrava strano che non si fosse accorto di nulla, o forse voleva evitare dimetterlo a disagio, comunque non riprese il discorso.Si tolse anche lui mantello, casacca e stivali.
*
Una volta che si furono sistemati chiese «Ti va di fare un lungo bagno rilassante?»*
«Volentieri. È da troppo tempo che non ho un contatto come si deve con l'acqua!» Rispose. «Accendo il camino.»*
La grande tinozza gli era mancata. Si immerse nell'acqua calda attendendo che Lashrael si infilasse tra le sue gambe e si appoggiasse al suo petto.*
«Con tutto quello che ho tra i capelli, temo che dovremo cambiare l'acqua più volte.» commentò, entrando nella vasca e accomodandosi appoggiato a Daw.*
«Non è così drammatica la situazione, hai fatto il bagno in quel ruscello proprio ieri.» Gli spostò i capelli e gli baciò la spalla. «Vuoi che domani vada io a North Post e parli con Dyra e Warren? Potrebbero venire a cercarti, ma forse hai bisogno di un po' di tempo prima di rimetterti in azione. Inoltre dovremmo fare provviste, Bàrbero potrebbe avere qualche semplice lavoro per me.»*
Quanto sarebbe riuscito ad andare oltre i semplici baci? Tutte le volte che ci pensava, sentiva nella mente la voce oscena di Rakas: voglio scoparmelo a sangue...Rabbrividì, nonostante l'acqua fosse di una temperatura gradevole.
*
«Ehi, sei con me o sei altrove?» chiese, quando non ottenne risposta, neanche il più piccolo cenno del capo rispetto a ciò che gli aveva chiesto.
Era spesso così. Distante.
Tempo al tempo.*
«Se vai a North Post, cerca pure i tuoi contatti.» Rispose alla domanda precedente. «Io mi farò vivo con Dyra al momento opportuno, non c'è bisogno che sia al corrente dei miei problemi.»
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Strange Story - Daw e Lashrael
FantasyDaw è un Fey'ri e Lashrael un mezzo Drow, due creature improbabili le cui strade si intrecciano casualmente sullo sfondo di una terra fantasy, popolata da umani, elfi, goblin e altri esseri con cui avranno a che fare. Daw e Lashrael sono abituati a...