La musica leggere invade la stanza e accompagna il brusio che riempie la grande sala. Donne in abiti succinti che si accompagnano a uomini benestanti per farsi intestare qualche villa sul mare. Signore di una certa età con le dita piene di anelli più costosi dei vestiti che indossano, vestiti leopardato o perlati o addirittura pellicce che sfoggiano con orgoglio, incuranti della lotta contro le uccisioni degli animali. Sono tutti riuniti lì a chiacchierare delle loro vacanze costose o della borsa di Luis Vuitton appena uscita o a spettegolare sul divorzio di una loro amica, che poi tanto amica non è visto quante cattiverie le dicono alle spalle. Anche sua madre è tra quelle, con in mano un flûte ed in faccia stampato un finto sorriso interessato al discorso dell'uomo davanti a lei. Di certo le starà parlando di una delle sue tante avventure finanziarie, ma la madre di Meredith cerca solo una cosa: un uomo benestante a cui accompagnarsi e al quale sfilare qualche quattrino. Dall'alto della scalinata Meredith li osserva tutti lì, chiusi nella propria finzione, annoiati e disinteressati di tutto e prova pena per loro e per se stessa perché anche lei fra poco scenderà quelle scale per immergersi in quel palco scenico dove tutti recitano la loro noiosa parte, nonostante non lo volesse affatto.
"Mi scusi signorina, ma le volevo dire che lei ha proprio un bel vestito!" esclama una voce alle sue spalle e Meredith si volta velocemente verso la vecchietta che le sta sorridendo bonariamente.
Meredith si passa una mano sulla gomma del vestito, per abbassarla e con un leggero rossore la ringrazia.
La signora le rivolge un sorriso dolce e vorrebbe di nuovo aprir bocca, ma viene interrotta da una voce che "Signora Baskerville ecco a lei la borsetta, l'aveva scordata in camera".
È Niccolò. Meredith lo guarda e lo trova davvero carino in quel completo da lavoro. La camicia bianca gli dona e fa contrasto con la sua pelle abbronzata mentre il papillon è leggermente storto.
Anche Niccolò alza lo sguardo proprio in quel momento e Meredith sente quegli occhi scorrere lungo il suo corpo e trafiggerla. Niccolò è affascinato. Il vestitino che la ragazza indossa è semplice e sobrio, ma è anche molto attillato e fa risaltare i suoi punti forti, come i fianchi e il seno.
"Carina la ragazza, vero?" chiede ingenuamente la donna dando una gomitata a Niccolò che era rimasto con la bocca aperta. La chiude immediatamente e consegna la borsetta alla signora, prima di passarsi una mano dietro al collo e grattarsi imbarazzato la testa.
"S-sì" annuisce con le guance rosse e Meredith arrossisce a sua volta, spostando lo sguardo sulla gente che chiacchiera sotto di lei. Niccolò si schiarisce la gola e "Bene Signora Baskerville, sarà meglio andare. Suo figlio la sta aspettando al bancone del bar" la richiama Niccolò, prendendo la donna sottobraccio per aiutarla a scendere le scale. La donna rivolge un altro sorriso a Meredith per poi lasciarsi condurre dal ragazzo.
Prima di immergersi nella mischia, Niccolò si volta di nuovo e Meredith può giurare di averlo visto lanciare uno sguardo affascinato alle sue gambe scoperte. Poi però la guarda dritta negli occhi e Meredith non riesce a distogliere lo sguardo. Gli occhi di quel ragazzo sono ipnotici. Ma prima che uno dei due possa anche solo accennare un sorriso, sua madre la vede lì, all'inizio della scalinata e la richiama a squarciagola per farsi raggiungere.La serata procede lenta. Meredith è già al terzo bicchiere di champagne, ma neanche l'alcool sembra venirle incontro questa sera. Sua madre le ha presentato quasi tutti gli uomini abbienti presenti sulla Dream&fly e a malapena Meredith ricorda i nomi della metà di questi. L'uomo che però sembra interessare di più a sua madre è proprio quello con cui stava parlando ad inizio serata.
Quell'uomo non è sconosciuto a Meredith. Divorziato tre volte, aveva tutte e tre le mogli che viaggiano su quella nave, ma lui fingeva di non conoscerle ora che era accompagnato dall'ennesima donna rifatta. Era un importante imprenditore e inoltre possedeva una ditta di tinte per navi e aveva una passione smisurata per gli uncini. Molti sostenevano che li collezionasse addirittura, ma a Meredith questo poco importava, ormi era abituata ad annuire e sorridere e a far sembrare di essere interessata a quel discorso sullo scioglimento dei ghiacciai.
"Meredith cara, saresti così gentile da portarci altro champagne?" le domanda con finta cordialità sua madre. Meredith alza gli occhi al cielo, ma accetta così da potersi allontanare da quella sceneggiata per almeno qualche minuto.
Così afferra i bicchieri vuoti di champagne, li poggia sul vassoio del cameriere che le passa accanto e poi si avvia al tavolo degli champagne. Non fa nemmeno finta di cercare quello che piace alla madre, afferra tre calici ed inizia a versare il primo champagne preso completamente a caso.
Dopo pochi secondi qualcuno le si affianca e "Bevi per dimenticare?" le domanda scherzosamente una voce che Meredith sa perfettamente a chi appartiene. Infatti mentre alza il volto per guardarlo, ridacchia e "Se volessi bere per dimenticare mi butterei sul vino rosso, non di certo su uno champagne di bassa qualità"
"Bassa qualità per te! Io uno champagne del genere posso permettermelo una volta all'anno se va bene!" ribatte fintamente piccato Niccolò e Meredith scoppia a ridere per l'ironia che quel ragazzo è sempre in grado di tirar fuori.
Così alza le mani in segno di resa e si scusa, "Perdonami. Tu invece? Porti i flûte a quell'adorabile signora?"
Niccolò inarca un sopracciglio, finendo di versare lo champagne.
"Adorabile? Quella è completamente fuori di testa"
Meredith corruccia le sopracciglia, "Davvero? È stata davvero carina con me prima"
Niccolò afferra i flûte e le si avvicina ancora di più guardandola negli occhi, "Sei stata fortuna che non abbia iniziato a romperti le palle con la storia della nave infestata" le spiega Niccolò con tono esasperato e lo sguardo allucinato.
Meredith ride per la sua faccia buffa e poi incrocia le braccia, "Nave infestata?"
Niccolò alza gli occhi al cielo, "Sì, è convinta che in questa nave ci sia un fantasma che tormenti le persone solo perché molti anni fa, su questa stessa nave, venne ucciso suo marito"
Meredith spalanca gli occhi, rattristata dalla storia della povera donna, ma comunque incredula sul fatto degli spiriti. Infatti, "E qualcuno le crede?" domanda a Niccolò. Lui fa spallucce, "Certo che no! Secondo te può esserci un fantasma che gira per la nave e tormenta le persone o addirittura le uccide?" le domanda retoricamente, non credendo nemmeno lui stesso alla proprie parole.
Meredith scuote la testa, afferrando anche lei i propri calici e "Certo che no" ridacchia sotto lo sguardo divertito di Niccolò. Ma proprio nel momento in cui entrambi si guardano e si sorridono teneramente, un grido risuona per tutta la sala, al di sopra della musica. Il cantate smette di cantare, i musicisti di suonare e tutti sembrano bloccati, gelati da quel grido.
Una signora esce dai bagni femminili con la faccia bianca come un fazzoletto e le mani tremanti. Le lacrime scorrono sulla sua faccia.
"C'è-c'è," balbetta in preda alla paura, "C'è un cadavere in bagno!" grida con un filo di voce prima di cadere a terra e scoppiare in un pianto frenetico ed agitato. Due uomini della sicurezza della nave si precipita subito verso la donna per aiutarla a sollevarsi mentre la maggior parte dei presenti comincia a fare baccano, muovendosi scompostamente per la sala e i più curiosi osano anche avviarsi vero il bagno per sbirciare.
Niccolò e Meredith si guardano con gli occhi spalancati e posano i flûte sul tavolino.
"Hai sentito anche tu, vero?"
Niccolò annuisce impietrito.
Ad un tratto "La nave è infestata! L'avevo detto io e nessuno voleva credermi! C'è un fantasma che-" è la donna che aveva fatto i complimenti a Meredith che scaglia quelle parole sulla folla, ma viene bruscamente riportata a sedere dal figlio.
"Mamma smettila di farneticare!" le intima l'uomo, scusandosi successivamente con la folla di presenti attirati dalle urla della donna.
Subito dopo prende la parola il capitano della nave, richiedendo silenzio da parte dei presenti.
"Signore e signori, siete pregati di rientrare nelle vostre stanze. Nel frattempo risolveremo presto il problema e tutto tornerà alla normalità. Per fortuna abbiamo un ottimo detective qui sulla nave. Non c'è bisogno di preoccuparsi. Ora rientrate con ordine nelle vostre cabine. Mi scuso anche da parte di tutto lo staff della nave per il disagio. Vi auguro una serena notte e vi assicuro che domani tutto tornerà come prima" li rassicura la calda voce del capitano della Dream&Fly con un sorriso caloroso, ma la preoccupazione è palese sul suo volto. Infatti lascia il microfono frettolosamente in mano al cantante al suo fianco e in fretta e furia si dirige verso la sua cabina dove sicuramente riunirà il vice ufficiale ed i dirigenti della nave per fare il punto della situazione.
"Lo sapevo! Questo sarà un viaggio dell'orrore!" sente mormorare Meredith da una signora al suo fianco che sventola il ventaglio con frenesia mentre si appoggia alla spalla del marito.
Meredith sente la paura scorrerle nelle vene e quando Niccolò le poggia una mano sulla schiena sobbalza, ma accorgendosi che è lui si riassicura e tenta di sorridergli.
Niccolò le si avvicina nel tentativo di tranquillizzarla, "Non preoccuparti, non ci sono fantasmi a bordo" sdrammatizza il ragazzo e Meredith vorrebbe sorridergli, ma non ce la fa. Infatti il suo sguardo spaventato si fissa in quello preoccupato di Niccolò.
"Non sono i fantasmi a spaventarmi," mormora la ragazza prima di deglutire, "C'è stato un omicidio e ciò significa che c'è un assassino a bordo e potrebbe essere chiunque".
———
TAN TAN TANNNNN!
C'è un assassino? Chi sarà?😱🎈
Grazie a voi che leggete!💚
Un bacio a tutti/e!💕
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Un mare dentro//Ultimo.
Fanfiction-STORIA COMPLETATA!- TRAMA: Non era esattamente quello il lavoro dei suoi sogni, ma pur di guadagnare qualche spicciolo per mantenere la madre e i suoi fratelli, Niccolò aveva deciso di barcamenarsi in quell'avventura. La divisa era scomoda, la cami...