Per l'ansia andai a sbattere contro un ragazzo. Ero di fretta e quella botta mi fece cadere tutti i libri. Guardai l'orologio e pensai : "non ce la farò mai ad entrare in orario. Perfetto, devo farmi riconoscere anche il primo giorno di scuola del liceo".
Il ragazzo si chinò con me per raccogliere i miei libri e mi chiese scusa per quell'incidente. Mi chiese : " posso sapere dove vai così di fretta?"
Io gli risposi in maniera molto scorbutica:" beh sai com'è. È il mio primo giorno di scuola, non vorrei arrivare in ritardo."
Lui mi guardò offeso per quella mia risposta così secca. Quando prese la parola disse:" ma sei sempre così infastidita?". Lo disse con un sorrisetto che mi bloccò. Nessuno mai mi aveva tenuto testa. Perché ora uno sconosciuto si?
Mi accompagnó fino alla mia classe. Restammo in silenzio per tutto il tragitto. Finalmente arrivai ed entrai. Senza salutarlo.
Sentii una voce dire:" beh tu devi essere Ilaria? "
Io mi girai e vidi una donna seduta. Sarebbe stata la mia prof di greco e latino. Pensai "mi sono appena giocata l'anno".
Trovai solo un posto libero,vicino ad una ragazza. Ma non me la calcolai molto. Ero lì a fissare l'orologio quando la prof mi disse " hai già voglia di andare via che fissi quell'orologio da venti minuti ormai?"
Le dissi:" come sa che lo fisso da venti minuti? Anche lei lo stava fissando?"
E tutti risero. Non ci pensò due volte e mi cacciò dalla classe.
Senza insistere uscii. Vidi la bidella che mi chiese cosa fosse successo. Le feci segno con la mano che era meglio non parlarne.
Per fortuna suonò la ricreazione. Mi misi seduta da sola, non conoscevo nessuno. Vedevo ragazzi e ragazzi più grandi di me ridere e scherzare. Ed io lì a fissarli.
Mentre mi dirigevo verso il bagno,vl vidi quel ragazzo con cui mi scontrai quella mattina.
Lo guardai scendere dalle scale. Pensai:" però è davvero carino...ma cosa sto dicendo". Abbassai lo sguardo perché si accorse che lo stavo guardando. E mentre cercavo di tornare in classe sentii qualcuno che mi tirava la manica. Era lui. Mi sorrise e mi disse:" che maleducato, non mi sono neanche presentato stamattina. Beh il mio nome è Samuele"
"Piacere,io sono Ilaria"
"Come sta andando questo primo giorno?"
"Davvero una merda,a te?"
"Vuoi davvero saperlo?"
"Beh se te l'ho chiesto"
"Ho preso tre a greco"
Mi misi a ridere e lui insieme a me.
Quando finimmo di ridere ci guardammo a lungo. Ma mi dovetti subito distogliere da quegli occhi. Non riuscivo a reggere nessuno sguardo. Non più di tanto. Mi disse: "dai facciamo così. Ora ti do il mio numero così nel caso dopo ti scrivo e scacciamo la noia insieme"
Io gli scrissi il mio numero su un foglio e me ne andai perché ormai la ricreazione era finita.
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Caro diario
General FictionAvevo deciso di intraprendere una nuova avventura su questo sito, data la mia spiccata passione per la scrittura, un anno fa. Non sapevo come gestire questo social non avendolo mai usato, ma dopo che iniziai a capire divenne una droga. Non credo sia...