CAPITOLO 4

1.1K 72 69
                                    

HINATA’S POV
La mattina è passata così velocemente…troppo velocemente. Di solito le ore sono così lente e noiose, perché oggi mi sono sembrate così rapide? Proprio oggi? Avrei dovuto pranzare con Kageyama, ma se anche la campanella non dovesse collaborare sarei spacciato. Se dovesse scoprirlo…se si unisse a loro? Non riuscirei a sopportarlo.

Cinque minuti alla pausa pranzo, in tutto 6 minuti per correre sul tetto. Con i miei riflessi e velocità ce la potrei fare, ma Yamaguchi? Se lo lasciassi da solo non me lo potrei mai perdonare. No, non posso neanche pensarlo.

Ecco il suono tanto amato da tutti, ma odiato da me. Velocemente afferrai il contenitore del pranzo e filai verso la classe di Yamaguchi, sperando di trovarlo ancora lì.

Il corridoio è sempre più spaventoso, molte persone si girano a guardarmi…fanno paura, tutti. Ognuno ha una propria storia, ognuno uno sguardo diverso, ognuno modi di fare diversi…ognuno ha un proprio presente. Il presente è inteso come oggi, il mio oggi fa schifo. Il mio oggi è tormentato, ma il mio oggi quando inizia male, finisce sempre bene. Dipende dalle persone, ovviamente.

Perché il corridoio di oggi è più affollato del solito? È una mia impressione? No, qualcosa non va. Le persone sono come animali, sono animali…si tengono a debita distanza dal pericolo e dalla paura. Quindi, se qui è popolato…dov’è il pericolo?

Eccola, aula 1-4.
Entrando non notai nessuno, erano usciti tutti. Tranquillità…ormai a quest’ora per me e Yama è raro trovarla.

<<Hinata?>>

Oh…sembrava strano che fosse uscito effettivamente. Mi girai lentamente, come se fossi stato in un film horror. Lo trovai lì, seduto al suo banco infondo a sinistra della classe. L’aria sembrava essersi fatta improvvisamente molto più pesante, per un attimo ebbi anche un vuoto di memoria. Che ci faccio qui? Perché ho corso? Cosa dovevo fare di così importante? Che succede?

Ritornai con lo sguardo alla figura seduta lontano da me…come un colpo di fulmine mi ricordai tutto.

Tsukishima…capiti al momento opportuno.

<<Emm…ciao Tsukishima. Mi sapresti dire dov’è Yamaguchi?>>

Il suo sguardo sembrò essere mutato: da scettico a curioso, con un pizzico di torpore. Lentamente si alzò, facendo leva sulle mani precedentemente poggiate sul banco. Con la stessa lentezza camminò verso di me, fino ad arrivare a una ventina di centimetri di distanza. Ero terribilmente a disagio, in più l’ansia e la fretta non miglioravano la situazione.

<<Perché cerchi Yamaguchi?>>mi chiese con una calma disarmante. Il tono di voce basso, sempre apatico, ma in modo diverso, come se si stesse allarmando per qualcosa e non lo volesse far vedere. La sua maschera questa volta sta fallendo nel suo compito: coprire le sue emozioni.

<<E-ecco…- cercai di trovare una scusa- gli devo restituire…-pensa, veloce! – il portapranzo!>>
Aggrottò la fronte.

<<Il portapranzo? E dov’è? Io vedo solo il tuo.>> il suo tono era sempre più sospettoso, ma non capisco perché. Cosa c’era che non andava? Devo uscire da qui, troverò Yamaguchi da solo.

<<Emm…Oh! L’ho dimenticato in classe! V-vado a prenderlo!>> velocemente feci per girarmi verso la porta, ma fallii miseramente nel mio intento, andando a sbattere contro un’altra figura precedentemente alle mie spalle.
Alzai lo sguardo verso quest’ultima: CHE?! Cosa ci fa qui?!

<<Hinata? Cosa ci fai qui?>> Kageyama aveva lo stesso tono di Tsukishima.

<<S-stavo cercando Yamaguchi>> mi allontanai leggermente, facendo qualche passo indietro.

𝑭𝒐𝒓𝒆𝒗𝒆𝒓 𝑻𝒐𝒈𝒆𝒕𝒉𝒆𝒓 [Hᴀɪᴋʏᴜᴜ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora